lunedì 29 aprile 2013

Requisiti degli amministratori a 5 Stelle


Requisiti essenziali degli assessori a 5 Stelle
di Ermanno Faccio

Proposta di discussione con i giovani per l'indivudazione dei nuovi punti etici e logici che il nuovo amministratore pubblico deve osservare per l'espletamento del suo incarico in un periodo di crisi

Da leggere prima di sostenere il colloquio di selezione

Per assumere l’incarico di sedere intorno al sindaco o al governatore secondo i criteri a 5 stelle, bisogna assumere un atteggiamento di consapevolezza globale.

Essendo le 5 Stelle tutte elementi chiave per rilanciare il nostro futuro economico basato sulla riduzione degli sprechi, la prevenzione della imminente crisi energetica tradizionale mondiale, l’indipendenza economica democratica sugli elementi naturali di base come l’acqua, e sul reddito di cittadinanza, ed infine il nuovo modo di fare politica basato sull’onestà reale, la garanzia della giustizia democratica ampiamente rappresentata, la garanzia di una tassazione sostenibile e di una politica del sostegno delle aziende e dei lavoratori che lavorano nelle  medesime, la trasparenza assoluta di tutte le transazioni, la comunicazione indipendente e condivisa in tempo reale,  l’istruzione gratuita on line, è innanzitutto necessario che il candidato assessore dimostri di aver ben compreso l’importanza della consapevolezza globale del funzionamento contemporaneo di tutti questi punti, in funzione delle proprie scelte e decisioni delibarative.

Si sa che il concetto di cassa sarà quello dominante in tutto il mandato, ovvero per ogni decisione presa ci dovranno essere le risorse di cassa necessarie.

Pioveranno numerose richieste di fermare la chiusura di questo apparato o quell’apparato al fine di salvare i posti di lavoro.

Ma la competenza primaria che viene chiesta al nuovo assessore non sarà soltanto quella di rispondere si o no a questo tipo di domande, bensì sarà quella di saper rispondere il sì per salvare, riorganizzare, reindirizzare l’entità lavorativa da dismettere per ragioni di cassa, ed indicare un progetto basato sui criteri gestionali previsti dalle cinque stelle,  svolto in collaborazione e consulenza on line di tutti i gruppi s Stelle territoriali, comunali, regionali o nazionali competenti e interessati che in rete potranno condividere le osservazioni o le votazioni sulla delibera richiesta, che fornisca le risorse e le autonomie gestionali necessarie per riorganizzare il futuro dei lavoratori, impiegati, funzionari a rischio di chiusura, sia che si tratti di strutture pubbliche che di strutture private.

L’economia attuale per le PMI è al minimo storico, e serve solo un piccolo abbrivio, un alito di vento per  mantenerla sulla rotta. Se non si comprendono le modalità con cui generare questo abbrivio si corre il rischio di creare l’ulteriore blocco totale che coinvolgerà presto anche le ultime grandi strutture produttive, e quindi lo stato, con la conseguente impossibilità totale a mantenere gli attuali apparati costosi e sregolati.

Il taglio dei costi serve al risparmio urgente e necessario per creare la provvista per pagare il mese di stipendi.
Il taglio drastico dei costi di bilancio sarà al’ordine del giorno per poter favorire la condivisione della pagnotta quotidiana.

Ecco perché proposte del tipo “votiamo l’emendamento per dire no alla chiusura della tal struttura” non possa essere presa così alla leggera dal lavoro di un assessore a 5 stelle che invece di firmare uno sterile si o no deve avanzare un progetto di salvataggio sostenibile attraverso i punti previsti dalle 5 stelle, e garantirne la sostenibilità ecologica e quindi economica.

La sesta grande stella dei 5 Stelle, è infatti l’onestà:  si deve saper lavorare con poco, con veramente poco, quasi con niente.

Perché non è vero che non abbiamo niente: abbiamo al contrario moltissimo solo che fino a ieri lo si è sprecato o non ci si è accontentati.

Certo se tutti si ostinano a voler fare per forza lavori da laureati, lavori presso uffici pubblici, lavori presso istituti bancari, o lavori presso organi pubblici, o di giustizia o ad alta remunerazione, elevata sicurezza contrattuale, e rinunciamo all’umiltà collettiva di volersi attivare collettivamente per risolvere i problemi, allora per gli ostinati del lusso, ormai scomparso, non ci sarà speranza.

Solo gli umili e gli onesti sopravviveranno. 

La corsa alla carriera partitica è anch’essa orami giunta al termine, e la deliberazione collettiva democratica è alle porte.

L’assessore a 5 Stelle, che conosce questo deve lavorare esclusivamente in questi termini innovativi e ristrutturativi di un sistema che ormai sta soppravvivendo  sulle proprie ormai già difficilmente eliminabili macerie.

Non è nascondendo le rovine, le macerie, gli scheletri, o tantomeno la monnezza, prendendo questi residui con la forza e occultandoli dentro ad una discarica che si risanerà l’Italia, ma è soltanto scoprendole e rivalutandole, facendole riutilizzare al meglio da tutti coloro che, ora sedendo su queste macerie, gridano governo ladro vogliamo giustizia.

Chi ha creato le macerie, la crisi, la monnezza, le discariche abusive, le accise insostenibili sui costi energetici asfissiando e avvilendo cittadini e PMI, ora deve rispondere dei propri fatti, non con processi farsa decennali e condanne irrisorie o assoluzioni per prescrizione, ma con intervento immediato di una magistratura cittadina attiva, ovvero da una giunta di assessori, che siano autorizzati innanzitutto, a compiere un progetto riformatore e ad assegnare un’attività ristrutturatrice dei danni esistenti ad opera propri delle strutture che ora piangono la perdita del proprio posto di lavoro pur avendo contribuito direttamente od ìndirettamente sino ad oggi alla sua distruzione e alla sua perdita.

Quindi vogliamo degli assessori a 5 stelle che siano dei ristrutturatori e dei risanatori dell’esistente, non dei semplici deliberatori di aspirazione delle risorse di cassa e dell’emergenza contingente.

Assessore a 5 stelle non significa spenditore di risorse al disopra della sostenibilità di bilancio ma moltiplicatore dell’utilità e della redditività di quelle esistenti 

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