Requisiti essenziali degli assessori a 5
Stelle
di
Ermanno Faccio
Proposta di discussione con i giovani per l'indivudazione dei nuovi punti etici e logici che il nuovo amministratore pubblico deve osservare per l'espletamento del suo incarico in un periodo di crisi
Da leggere prima di sostenere il colloquio di selezione
Per
assumere l’incarico di sedere intorno al sindaco o al governatore secondo i
criteri a 5 stelle, bisogna assumere un atteggiamento di consapevolezza
globale.
Essendo
le 5 Stelle tutte elementi chiave per rilanciare il nostro futuro economico
basato sulla riduzione degli sprechi, la prevenzione della imminente crisi
energetica tradizionale mondiale, l’indipendenza economica democratica sugli
elementi naturali di base come l’acqua, e sul reddito di cittadinanza, ed
infine il nuovo modo di fare politica basato sull’onestà reale, la garanzia
della giustizia democratica ampiamente rappresentata, la garanzia di una
tassazione sostenibile e di una politica del sostegno delle aziende e dei
lavoratori che lavorano nelle medesime,
la trasparenza assoluta di tutte le transazioni, la comunicazione indipendente
e condivisa in tempo reale, l’istruzione
gratuita on line, è innanzitutto necessario che il candidato assessore dimostri
di aver ben compreso l’importanza della consapevolezza globale del
funzionamento contemporaneo di tutti questi punti, in funzione delle proprie
scelte e decisioni delibarative.
Si
sa che il concetto di cassa sarà quello dominante in tutto il mandato, ovvero
per ogni decisione presa ci dovranno essere le risorse di cassa necessarie.
Pioveranno
numerose richieste di fermare la chiusura di questo apparato o quell’apparato
al fine di salvare i posti di lavoro.
Ma
la competenza primaria che viene chiesta al nuovo assessore non sarà soltanto
quella di rispondere si o no a questo tipo di domande, bensì sarà quella di
saper rispondere il sì per salvare, riorganizzare, reindirizzare l’entità
lavorativa da dismettere per ragioni di cassa, ed indicare un progetto basato
sui criteri gestionali previsti dalle cinque stelle, svolto in collaborazione e consulenza on line
di tutti i gruppi s Stelle territoriali, comunali, regionali o nazionali
competenti e interessati che in rete potranno condividere le osservazioni o le
votazioni sulla delibera richiesta, che fornisca le risorse e le autonomie
gestionali necessarie per riorganizzare il futuro dei lavoratori, impiegati,
funzionari a rischio di chiusura, sia che si tratti di strutture pubbliche che
di strutture private.
L’economia
attuale per le PMI è al minimo storico, e serve solo un piccolo abbrivio, un
alito di vento per mantenerla sulla
rotta. Se non si comprendono le modalità con cui generare questo abbrivio si
corre il rischio di creare l’ulteriore blocco totale che coinvolgerà presto
anche le ultime grandi strutture produttive, e quindi lo stato, con la
conseguente impossibilità totale a mantenere gli attuali apparati costosi e
sregolati.
Il
taglio dei costi serve al risparmio urgente e necessario per creare la
provvista per pagare il mese di stipendi.
Il
taglio drastico dei costi di bilancio sarà al’ordine del giorno per poter
favorire la condivisione della pagnotta quotidiana.
Ecco
perché proposte del tipo “votiamo l’emendamento per dire no alla chiusura della
tal struttura” non possa essere presa così alla leggera dal lavoro di un
assessore a 5 stelle che invece di firmare uno sterile si o no deve avanzare un
progetto di salvataggio sostenibile attraverso i punti previsti dalle 5 stelle,
e garantirne la sostenibilità ecologica e quindi economica.
La
sesta grande stella dei 5 Stelle, è infatti l’onestà: si deve saper lavorare con poco, con
veramente poco, quasi con niente.
Perché
non è vero che non abbiamo niente: abbiamo al contrario moltissimo solo che
fino a ieri lo si è sprecato o non ci si è accontentati.
Certo
se tutti si ostinano a voler fare per forza lavori da laureati, lavori presso
uffici pubblici, lavori presso istituti bancari, o lavori presso organi
pubblici, o di giustizia o ad alta remunerazione, elevata sicurezza
contrattuale, e rinunciamo all’umiltà collettiva di volersi attivare collettivamente
per risolvere i problemi, allora per gli ostinati del lusso, ormai scomparso,
non ci sarà speranza.
Solo
gli umili e gli onesti sopravviveranno.
La
corsa alla carriera partitica è anch’essa orami giunta al termine, e la
deliberazione collettiva democratica è alle porte.
L’assessore
a 5 Stelle, che conosce questo deve lavorare esclusivamente in questi termini
innovativi e ristrutturativi di un sistema che ormai sta soppravvivendo sulle proprie ormai già difficilmente
eliminabili macerie.
Non
è nascondendo le rovine, le macerie, gli scheletri, o tantomeno la monnezza,
prendendo questi residui con la forza e occultandoli dentro ad una discarica
che si risanerà l’Italia, ma è soltanto scoprendole e rivalutandole, facendole
riutilizzare al meglio da tutti coloro che, ora sedendo su queste macerie,
gridano governo ladro vogliamo giustizia.
Chi
ha creato le macerie, la crisi, la monnezza, le discariche abusive, le accise
insostenibili sui costi energetici asfissiando e avvilendo cittadini e PMI, ora
deve rispondere dei propri fatti, non con processi farsa decennali e condanne
irrisorie o assoluzioni per prescrizione, ma con intervento immediato di una
magistratura cittadina attiva, ovvero da una giunta di assessori, che siano
autorizzati innanzitutto, a compiere un progetto riformatore e ad assegnare
un’attività ristrutturatrice dei danni esistenti ad opera propri delle
strutture che ora piangono la perdita del proprio posto di lavoro pur avendo
contribuito direttamente od ìndirettamente sino ad oggi alla sua distruzione e
alla sua perdita.
Quindi
vogliamo degli assessori a 5 stelle che siano dei ristrutturatori e dei
risanatori dell’esistente, non dei semplici deliberatori di aspirazione delle
risorse di cassa e dell’emergenza contingente.
Assessore
a 5 stelle non significa spenditore di risorse al disopra della sostenibilità
di bilancio ma moltiplicatore dell’utilità e della redditività di quelle
esistenti