Caro Travaglio, un nome non italiano no grazie.
Io voglio e Voto EMMA BONINO perché:
- E' una donna
- Discende da padre commerciante di legname
- E' una delle figure più influenti del radicalismo liberale italiano dell'età repubblicana.
- E' stata Vicepresidente del Senato della Repubblica
- E' divenuta presidente del Partito Radicale Transnazionale
- E' Commissario europeo
- Partecipò da Commissario europeo alla Commissione Santer che dovette dimettersi per uno scandalo di abuso di soldi
- I Radicali possono essere accusati di tutto, tranne che di avere rubato.
- La Bonino è stata favorevole a tutte e tre le guerre anche se prima della Guerra in Iraq, aveva proposto un percorso per le dimissioni di Saddam Hussein,
- La Bonino è contro l’indipendenza della Magistratura, è contro l’obbligatorietà dell’azione penale.
- Recentemente ha chiesto una norma per punire i magistrati dei loro errori, anche in sede disciplinare, anche quando l’errore non è un errore, ma è semplicemente che tu hai preso una decisione e che il giudice successivo ha ribaltato perché si è fatto un’altra convinzione rispetto alla tua.
- Ha conosciuto i componenti del Gruppo Bilderberg, se li conosci li eviti
- Nel maggio 1991 è la prima firmataria di una mozione che, dopo essere stata approvata dalla Camera dei deputati, impegna il governo ad impedire la proliferazione delle armi non convenzionali e in particolare delle mine antiuomo.
- Tra il 1980 e il 1981, oltre a promuovere diverse campagne per i referendum e per i diritti civili nell'Europa dell'Est, comincia a lavorare per l'istituzione di una Corte penale Internazionale, oggi arrivata a compimento.
- Nel 1981 Emma Bonino promuove un appello contro lo sterminio per fame e contribuisce a fondare l’associazione Food and Disarmement International, con lo scopo di coordinare le attività e le iniziative d’informazione internazionale su questo fronte, di cui dopo qualche anno diventerà segretario. In tale veste nel 1986 organizza un Convegno Internazionale che lancia il "Manifesto dei Capi di Stato contro lo sterminio per fame e in difesa del diritto alla vita e della vita del diritto". Nello stesso anno, in occasione di un incontro ufficiale con Papa Giovanni Paolo II, illustra in Vaticano le iniziative per combattere la fame.
- Nel gennaio 1987 manifesta a Varsavia contro la dittatura comunista del generale Jaruzelski e in favore di Solidarnosc. Viene arrestata ed espulsa dalla Polonia.
- Nel 1989 diviene presidente del Partito Radicale Transnazionale, carica che ricopre fino al 1993.
- Nel novembre 1990, per denunciare la legge degli USA che richiede la prescrizione medica per la vendita di siringhe, si fa arrestare a New York, città in cui si trovano 175.000 tossicodipendenti, mentre distribuisce siringhe sterili.
- Nel maggio 1991 è la prima firmataria di una mozione che, dopo essere stata approvata dalla Camera dei deputati, impegna il governo ad impedire la proliferazione delle armi non convenzionali e in particolare delle mine antiuomo.
- Nel 1993 promuove una campagna a favore dell'istituzione del Tribunale Penale Internazionale per l'ex-Jugoslavia, consegnando al Segretario Generale delle Nazioni Unite Boutros Boutros-Ghali un appello firmato da 25.000 persone in tutto il mondo.
- Nel 1993 è tra le persone che fondano Non c’è Pace Senza Giustizia. Con tale associazione si dà l’obiettivo di sostenere l’attività del Tribunale ad hoc sulla ex Jugoslavia e di promuovere la creazione di una Corte Penale Internazionale permanente, competente ad accertare e giudicare nel mondo intero “i crimini contro l’umanità, crimini di guerra e genocidio”.
- Sempre nel 1993 incontra il Dalai Lama e con lui tiene una conferenza stampa per il lancio di una mobilitazione per i diritti e la libertà del popolo tibetano e per la democrazia in Cina.
- Nello stesso anno diventa segretario del Partito Radicale.
- Nel 1994 viene nominata capo della delegazione del Governo Italiano all'Assemblea Generale delle Nazioni Uniteper l'iniziativa della "Moratoria sulla Pena di morte".
- Il 5 marzo 2007 la Rosa nel Pugno ribadisce la sua convinzione dell'inutilità di quella parte della strategia di Arlacchi che prevede di pagare i contadini per aiutarli ad abbandonare l'oppio per passare ad altre colture, e rilancia proponendo (con l'appoggio di altre forze politiche) che il governo italiano avvii un programma sperimentale per l'acquisto dell'oppio afgano, per utilizzarlo nella produzione di farmaci per la terapia del dolore[
- Marzo 1999, assieme al resto della Commissione Santer, si è dimessa, per le accuse di frode e malgestione nei confronti del commissario Edith Cresson, che, rifiutandosi di dimettersi, costrinse l'intera Commissione a una dimissione collettiva. Il rapporto dei "saggi", tuttavia, conteneva critiche al comportamento di numerosi commissari, inclusa la stessa Bonino.
- Le accuse a Emma Bonino e al suo predecessore ricadevano in cinque aree:
Ritardi della Commissione nell'affrontare i problemi connessi con ECHO.
Interventi dei Commissari e dei loro gabinetti per alterare il corso delle indagini.
Mancata informazione del Parlamento europeo.
Possibili favoritismi nell'ambito delle attività di ECHO.
In effetti la situazione del personale era poi tornata alla normalità pochi mesi dopo l'incarico alla Bonino, quando nuovo personale venne regolarmente integrato, mentre per gli altri punti la sua gestione non fece nulla.
- Nel dicembre 2001, in seguito all'insuccesso della sua lista alle elezioni politiche italiane, si trasferisce al Cairo con l'obiettivo di studiare la lingua e la cultura araba. Inaugura nel marzo 2003 una rassegna quotidiana di stampa araba, in onda su Radio Radicale.
- Nello stesso periodo inaugura la campagna contro le mutilazioni genitali femminili, intitolata “StopFgm”, per dare appoggio e visibilità internazionali alla lotta combattuta da decenni dalle donne africane.
- Nel novembre 2002, in rappresentanza del governo italiano, Emma Bonino partecipa a Seoul alla seconda conferenza ministeriale della “Community of Democracies”, un’unione di Stati che si sono dati l’obiettivo di lavorare per la creazione di una “Organizzazione Mondiale della Democrazia”, al fine di rafforzare le libertà civili e politiche nel mondo.
- Nel gennaio 2004 organizza a Sana'a, con l'organizzazione non governativa "Non c'è Pace Senza Giustizia", la prima “Conferenza Intergovernativa Regionale su Democrazia, Diritti Umani e sul ruolo della Corte Penale Internazionale”, un'assoluta novità per un paese arabo.
- Nel 2004 viene rieletta al Parlamento Europeo per la "Lista Bonino", iscrivendosi al gruppo dell'Alleanza dei Democratici e Liberali per l'Europa.
- Nel 2005 torna in Afghanistan in veste ufficiale, questa volta come Capo delegazione della Missione degli osservatori elettorali dell’Unione europea alle elezioni parlamentari e provinciali.
- ino al 2006 rimane membro della Commissione per gli affari esteri; della Commissione per i bilanci; della Sottocommissione per i diritti dell'uomo; della Delegazione alla commissione parlamentare mista UE-Turchia; della Delegazione all'Assemblea parlamentare Euromediterranea; vicepresidente della Delegazione per le relazioni con i paesi del Mashreq.
EF :-)