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giovedì 15 dicembre 2011

Impossibilità a pagare i meccanismi esponenziali di Equitalia


L'impossibilità a pagare i meccanismi esponenziali di Equitalia è dovuta alla reale pratica di usura che i fiscalisti statali applicano illegalmente sullo stesso popolo italiano.

La rivolta che sta avvenendo in Sardegna ormai paralizzata da equitalia, ove una persona che doveva pagare 8000 euro, si trova a doverne pagare 65000, è basata sullo statuto speciale della regione che sancisce che se una legge dello Stato danneggia l'isola, la popolazione sarda può chiederne revisione.

La regola sarda di auto determinazione contro le leggi e i regolamenti ipersanzionatori ingiusti, deve essere estesa di diritto a tutto il territorio, che avendo di fatto pari diritto alla popolazione sarda, non si veda perché non debba poter chiedere le stesse revisioni dei regolamenti di Equitalia che stanno chiedendo giustamente i sardi.

La legge sull'usura è una legge dello Stato e va applicata dallo Stato stesso verso quei dirigenti del fisco e degli enti impositori, controllati dalla piovra bancaria, che non li rispettano.

Iper burocrazia e iper fiscalismo azionato da enti impositori a controllo bancario, sono le vera piovra italiana, che mille volta debellata dalle insurrezioni e dalle lotte popolari, civili, movimentali antimafia, mille volte rinasce come facente parte del vero e proprio dna dell' homo-statalisticus italiano.

Mafia e burocrazia sono sinonimi che affliggono di fatto perennemente la possibilità di raggiungere la vera democrazia.

Anche l'iper giustizialismo esecutivo, quindi derivato dall'iper fiscalismo e dall'iper sanzionismo italiani, costituisce quindi una branchia della piovra-mafia-burocratica, che paralizza e paralizzerà sempre qualsiasi sistema economico per alimentare e cibare se stesso, sfruttando la stoica classe dal dna "produttivo-reale".

Il concetto di classe politica dominante, e sudditanza dipendente si estende quindi ora al potere fiscalista dato in gestione alla piovra statale-bancaria, che agisce usurariamente contro la classe produttiva della economia reale costituita dai lavoratori e dai datori del prodotto industriale, creativo, artigianale, commerciale italiano, perennemente e confusamente mal rappresentati da un solo ente chiamato confindustria, che difatto supera e copre tutte le voci delle camere dell' industria e del commercio, nonché tutti i sindacati dei lavoratori aziendali italiani.

Il sindacalismo è di fatto superato, per la presa di coscienza che un lavoratore non è un ente sociale a se stante ma deve considerarsi come parte integrante dell'azienda produttiva in cui presta la propria opera umana, senza distinguersi dal proprio datore, che in realtà ne è proprio co-dipendente, iper responsabilizzato, e iper-sfruttato dal sistema fiscale-bancario.

Il fenomeno della presa di consapevolezza della necessità di accettare fattivamente di far parte dell'azienda per la quale si lavora, al fine di affrontare e superare l'attuale crisi mondiale recessionista, e ben rappresentato ed emblematizzato dalle recenti e ben note determinazioni Fiat-Marchionne.

L'unione dei concetti istituzionali produttivi reali composti da lavoratore per l'economia reale e datore di prodotto reale, è l'unica chiave che possa risolvere la disputa e la propria autodifesa contro le eccessive pretese fisco-statali, azionate dalle banche-esattrici, per l'alimentazione dell'homo-politicus, ai danni dell'homo-economicus.

Ecco spiegata la vera situazione politica, sociale, corporativa, lavorativa, fiscale, sanzionativo, e bancaria italiana.

Solo la presa di conoscenza della vera sostanza di questi meccanismi può portare ciascuna classe sociale ad individuare propriamente da che parte stare e da che parte schierarsi.

Ad ulteriore semplificazione esplicativa si ritorni pure al concetto di Caino e Abele, ovvero dell'homo economicus, e dell'homo politicus originari: l'uno che lavorava i campi e produceva per l'economia reale e l'altro che era specializzato nella conduzione di greggi e di pecore, attività proprio assimilabile all'attività dei conduttori politici, agli statalisti, ai fiscalisti, che conducono le "pecore popolari" e periodicamente le "mungono" e le "tosano" abbondantemente per carpirne i frutti necessari al proprio sostentamento sino anche al proprio bisogno innato di lusso sociale.

Ora, finche gli "abeli" mungevano le pecore e gli animali o tenevano le Messe ai Cristiani, andava tutto anche bene, ma ora che questa classe dell'"Homo ducis" vuole esagerare e addirittura mettersi a mungere, tosare, espropriare, rovinare non animali ma lo stesso "homo economicus" cioè l'uomo Caino che lavora per produrre fisicamente i beni reali che supportano l'economia reale, bene allora si è arrivati al punto che quest'ultimo, come le lezioni sui "corsi e ricorsi" insegnano, giunga ad un punto di esasperazione tale, da rivoluzionare il sistema gestito dai soggetti aguzzini, giungendo alle recenti azioni di cronaca relativi ai primi invii di pacchi bomba nei tribunali e nelle sedi di equitalia, a dimostrazione del proprio stato di esasperazione proprio come Caino, protempore, si è comportato contro "Abele lo sfruttatore".

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Tutti i giornalisti che si scandalizzano perché ci sono migliaia di autonomi, di commercianti, di imprenditori che dichiarano meno dei propri operai non devono gridare allo scandalo dell'evasione ma devono rendersi conto che tutte queste dichiarazioni basse sono vere e reali, e manifestamente dichiaranti il proprio stato di eroicità sociale, che pur di mantenere il proprio nome, il proprio orgoglio conduttivo aziendale, per la propria stoicità innata, resistono come martiri per mantenere i propri dipendenti, la propria azienda, il proprio nome, ormai da diversi anni, togliendosi qualsiasi lusso, rinunciando a tutti gli investimenti programmati, rinunciando persino al proprio stipendio, e rovinando persino la propria famiglia e vita privata, per la sola colpa di non conoscere altro che la propria essenza di autosufficienza derivata dalla cultura agricola ereditata dai propri avi, al proprio status di autonomia sociale storicamente pagante, mai pagato o mantenuto da qualunque aiuto statale, o da chicchessia, perché con dna produttivamente reale e non sfruttante, non rappresentato efficacemente da alcuna associazione, camera di commercio, lobby, o partito politico, perché questa classe sociale, non è naturalmente costituita da politici.

E.F.

Fwd: COME SI STA ATTIVANDO L'UNIONE FISCALE EUROPEA








Deutsch telekom sta pubblicizzando l'acquisizione gratuita da parte del popolo tedesco dello spazio di 25 gb per archiviazione dei document aziendali e sopratutto... Fiscali!.


Con questa mossa la locomotiva europea dà l'esempio di come si potrebbero convincere le persone ad inviare, ricevere ed archiviare fatture, lettere, e documenti fiscalmente rilevanti presso uno spazio centralizzato, condizione ideale quest'ultima per realizzare la tanto ambita unione fiscale europea.


L'Italia invece cosa sta facendo? Nulla. Impone a malapena la email certificata, ma come al solito, senza strutturarne la "digestione" bensì sancendone l'imposizione senza una formula che sia conveniente e quindi convincente ed attraente per la gente che deve aderire a questo servizio ad utilità prettamente legale e fiscale.


Altre iniziative? Solo banca intesa e unicredit, e poche altre che a breve vareranno le "fatture bancarie" nuovo servizio che presto danneggerà tutte piccole le software house per alimentare solo le grosse quali sap, zucchetti, osra tutte d'accordo con l'agenzia delle entrate, al fine di favorire la centralizzazione bancaria italiana, propedeutica allunione fiscale europea.


Previsioni di ennesimi flop sociali, "a mille" quindi? Staremo a vedere come reagirà la Buona Marcegaglia, ormai unica leader, forse impropria, delle realtà industriali-artigianali-commerciali italiane, datori e dipendenti compresi, che non hanno altri rappresentanti di spicco atti a prendere le loro difese-ragioni di categoria.


E.F.





Guarda la traduzione dal il sito tedesco 








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domenica 11 dicembre 2011

Allarme liquidità


Quando le banche abbassano i limiti di prelievo dei contanti, ovvero il limite di pagamento di transazioni effettuabili in contanti, non vuol dire che, così, l'agenzia delle entrate sommersa dei movimenti di tutti i conti correnti nazionali, possa finalmente monitorare tutte le transazioni, operazione che richiederebbe l'impiego di un milione di posti di lavoro nella mansione di "sorveglianza", bensì che queste benedette "banche" non hanno più molti contanti da dare alla gente.





Per non correre il rischio di dover dire: "Non abbiamo contanti...!", oppure " ...Deve prenotarli tre giorni prima..!.", oppure addirittura "..Glieli prepariamo per la settimana prossima...!" le banche si premuniscono mascherando una vera e propria "terminazione" dei biglietti stampati, dovuta al noto "stop" di dazione di Bce, avvisando la gente che potrà pagare solo attraverso "wire transfert" ovvero trasferimenti di fondi da conto a conto.





I soldi sono finiti e non si vedranno più dunque? No, se acquistassimo subito euro con dollari.





Aprendo nuovi finanziamenti del debito pubblico in dollari, ci troveremmo le casse piene di dollari, coi quali andando ad acquistare euro, ritorneremmo in possesso della moneta circolante e in più, vedremmo abbassare lo spread, perché i nostri titoli non sarebbero acquistati dalla banca Tedesca B.c.e., ma dalla FED. Così facendo non dovendosi impegnare ulteriori EURO-BCE per acquistare i nostri titoli, bensì una terza moneta, i FED-dollari appunto, non ci sarebbe più alcun motivo di apprezzamento dei titoli tedeschi emessi appunto dalla BCE-EURO-BUNDS.





Il difetto del sistema è quindi proprio il fatto che la BCE è una banca TEDESCA e non prettamente federale - europea.





La soluzione sarebbe appunto quella di destituire immediatamente la BCE dalla funzione di banca stampatrice e prestatrice di soldi, e costituire immediatamente una vera banca federale europea magari a Basilea, chiamata per esempio EURO-FED, ma i tempi per tale realizzazione sarebbero troppo lunghi.





Ecco quindi come unica soluzione, rapida e tempestiva, quella di ricorrere ad una banca federale che non aspetta altro che inondarci con un fiume di dollari sapendo che il rischio di svalutazione del dollaro rispetto Euro, non si darebbe per scontato visto che i dollari diventerebbero così  preziosi mezzi di scambio, il cui apprezzamento di mercato compenserebbe automaticamente l'ovvio deprezzamento aritmetico del cambio dollaro contro euro.





Che si aspetta dunque? Bravo Monti, con la mossa U.s.a.

lunedì 5 dicembre 2011

MONTI, TREMONTI, QUATTROMONTI: ABBASSO FRANCOFORTE, VIVA OBAMA


L'Italia è un paese ricco, forte, e determinato nel non essere suddiviso, vilipeso, sfruttato, né tanto meno ceduto allo straniero.




L'invenzione dell'Euro, non può essere stata sottoscritta, con patto di prezzo differenziato delle azioni dei singoli soci, addirittura del 500% l'uno dall'altro come sta accadendo tra Germania e Italia, tant'è che lo stesso Prodi, firmatario, anch'egli sta insorgendo esternando pubblicamente la sua disapprovazione per il comportamento della Germania.




Noi fallimentari? Questo il timore e il monito di Monti? E da quale creditore saremmo azionati? Dalla Germania o dalla Francia che hanno debiti superiori ai nostro? O dal Regno Unito che è addirittura rimasto fuori dall'Europa? O forse verso l'America che non ci ha chiesto ufficialmente mai nulla, detenendo le sue basi Nato presso di noi?




Abbiamo le Alpi, siamo ricchi di acqua ed energia.




Tutti vogliono prendere il nostro territorio, Tedeschi e Francesi per primi, questa è l'unica verità.




Ed ora i giochi si svelano. L'ideologo della Lega, si starà rivoltando nella tomba. I leghisti hanno oggi ipotizzato di autocedersi ad un'unica macro-regione composta da Baviera, Svizzera, Austria, anziché rispettare l'idea secessionista originaria ovvero quella di cedere il poprio territorio a se stessi, in qualità di Padani.




Quindi la Lega è morta, perché nessun italiano aderirà mai a questo progetto folle di smembramento del territorio Italiano-Padano, perché va bene secedersi, ma mai cedersi allo straniero.




Nello stesso veneto di Zaia e di Tosi, le migliaia di discendenti dei partigiani che hanno difeso l'Italia dai tedeschi, ora ripudieranno i leaders leghisti non secessionisti ma folli cessionisti.




Tornando a Monti, bravo professore e quindi inetto pratico, non gli si può attribuire una grande genialità nel aver adottato la soluzione della moltiplicazione delle tasse, che anche un malfattore di strada, o un brigante, o la stessa mafia avrebbe saputo escogitare aumentando il pizzo alle proprie vittime.




Da un pool come il suo ci si sarebbe aspettati qualcosa di intelligente, intangibile per la gente, ma sorprendentemente efficace a livello di risultato.




Invece niente. Solo decimazioni di pensioni, e moltiplicazioni di tasse che creeranno solo aumento dei costi e quindi fuga degli investimenti e diminuzione delle produzioni e quindi dei posti di lavoro italiani.




Un governo forte avrebbe al contrario dovuto dimezzare iva, irpef, e spese statali, e così facendo avrebbe attratto tutti i capitali del mondo verso di noi, anziché respingerli definitivamente. Altro che rientro dei capitali scudati.




Quindi niente di forte, debolezza assoluta, spavento per gli spauracchi paventati dai tedeschi.




In un momento in cui le imprese, avrebbero voluto sentirsi sollevare dalle tasse, dalle sanzioni, dalle cartelle, ricongiungere alle fonti di finanziamento fisiologico, ecco che il governo dei bancari, senza nessun programma chiaro pronunciato da Passera, che in occasione della conferenza stampa ha dimostrato una gran confusione di esposizione, una mancanza assoluta di descrizione di un solo particolare del proprio programma, da bravo bancario, ovvero da grande ignoratore delle esigenze di una qualsiasi impresa reale, posto a capo del programma dello sviluppo economico, non ha saputo far altro che promettere agevolazioni a chi aumenterà il capitale in azienda, a chi si accorperà, ovvero a chi accrescerà l'ingrassamento delle banche, ormai definibili come inutili remore letali per ogni struttura economica reale.




Brava la Ministra della previdenza e del pianto, che ha saputo commuovere i giornalisti con la rivelazione del proprio complesso psicologico di avversione alle costrizioni verso il sacrificio, maturato, chissà, in tutta la sua vita, come i segni sul suo volto, inclementi, rivelano.




Il ministro "Topolino", poi,  che dopo aver corretto tutti i suoi colleghi ,non ha saputo aggiungere una nota di programma del suo ministero, fa pensare.




Il ministro con la "eee" come intercalare di ogni sua frase, ha infine dimostrato un'aporia, un'impersonalità cadaverica tale, da far impensierire chiunque circa la mancanza assoluta di umanità che lo accompagna nella cooperazione con questo governo.




Beh, male che vada, abbiamo sempre la carta di Obama da spendere. Che pensare, meglio un'Europa sotto la Merkel e il suo schiavo ignavo Monti, oppure un'alleanza immediata con Spagna, Irlanda, Grecia e una spremuta di dollari di Obama, anziché euro di Francoforte, come finanziamento per la ripresa, in un'Europa del sud, forte, fiera e sopratutto reale?




Aspetto i vostri commenti




E.F.

martedì 18 ottobre 2011

COSA MANCA A QUESTO PAESE


Per fermare soddisfare gli indignados e i giovani che si trovano senza passato né futuro,  potrebbero essere sufficenti i suggerimenti di alcune regole urgenti come quelle in seguito proposte.

Chi vuole collaborare invii il suo post con i suggerimenti da valutare e pubblicare per organizzare una grande discussione propositiva urgente:



GIUSTIZIA




  1. Potenziamento degli istituti di giustizia e di p.s. di un esponente pubblico sempre presente dalla ricezione denuncia alla ricezione istanza, alla trattazione di udienza, alla formazione della sentenza, composto di un collegio rappresentativo delle classi sociali peculiari in causa, nominato dalle stesse.



Quando una persona subisce un sopruso da un esponente di p.s., o dall'amministrazione pubblica, si sente ora perduto e senza possibilità di scampo o vittoria alcuna. Gli amministratori pubblici sono una classe sociale a parte che non può mai interpretare le esigenze della cittadinanza, dal momento stesso in cui entra nella casta degli eletti. L'inserimenti di "tribuni democratici" nei commissariati, nelle procure e nei tribunali è l'unica forma di garanzia della tutela del singolo o della singola classe. Si formino liste di rappresentanti di classe per ciascuna classe economico politica sociale e si costituiscano i modi e i termini di contatto immediato in caso di richiesta.





ISTRUZIONE






  1. Potenziamento della meritocrazia nazionale a seguito di risultati scientifici e tecnologici di eccellenza.


 Trattenere cervelli nel territorio nazionale, premiare i meritevoli, tutelarli come classe sociale importante, premiarli, e premiare le aziende che adottano le nuove scoperte e le nuove tecnologie inventate istituendo un fondo per la scienza, la tecnologia e l'investimento applicativo.





NATALITA'





Introduzione del premio  per le famiglie che fanno tre o quattro figli, con decimazione della fiscalità sui genitori sino al raggiungimento del sesto anno di età.





FISCALITA'





Introduzione della tasse unica del 15 per cento al massimo sui beni mobili e immobili.


Riduzione dell'iva al 15 per cento su tutto senza agevolazioni o riduzioni di sorta.


Introduzione della dichiarazione obbligatoria attraverso la fatturazione mobiliare e immobilare bancaria. 


Introduzione del divieto di tassare uno stesso bene immobile o mobile per più di un asola volta, e per una percentuale complessiva superiore alla tassa unica.


Abrogazione delle tasse illogiche come irap e introduzione della delitto di eccesso di persecuzione legislativa, fiscale, e sanzionatoria da parte dell'amministrazione pubblica verso il singolo, attraverso procedure che volgono al depauperamento usurante della persona.


Introduzione del'impignorabilità della prima casa di una persona da qualsiasi ente privato o pubblico.


... omissis





   


sabato 3 settembre 2011

Salin, unico economista lucidamente sintetico







Pascal Salin











Pascal Salin è professore di economia presso l' U niversità di Parigi - Dauphine. È autore, tra cui , di liberalismo (Paris, Odile Jacob, 2000).







Partecipazione agli utili, questa grande illusione ( n ° 289 -  15 Maggio 2011)

Il fallimento di uno Stato liberale non abbastanza   ( n. 260 - 15 ottobre 2008)

Il fallimento dello Stato regolamentazione   ( n. 260 - 15 ottobre 2008)

Pascal Salin concorrenza, delle pensioni e la valuta   ( n. 256 - 15 maggio 2008)

La "indipendente" giornalisti ( n. 254 -  15 marzo 200 8 )

Un caso di terrorismo intellettuale: l'offensiva contro un pannello di aggregazione di Economia   n. 205 -  10 dicembre 2006 )

Omaggio a Milton Friedman e Lord Harris   n. 204 -  3 dicembre 200 6 )

Perché dobbiamo rimuovere le ISF, questa tassa ingiusta e distruttiva   nessuno 97 -  15 ottobre 200 6 )

La tassa di successione è una tassa iniqua   nessuno 91 -  3 settembre 200 6 ) 

Il declino della CPE indebolisce le istituzioni  
n ° 1 76 -  23 aprile 200 6 ) 

Fermate le uccisioni! Lettera aperta a tutti i partiti politici  
nessuno 57 -  15 agosto 200 5 ) 

I benefici di nessuna vittoria  
nessuno 55 -  15 giugno 200 5 ) 

aumentare i profitti: non c'è niente da condividere!  
n. 1 53 -  15 aprile 200 5 ) 

L'immigrazione in una società libera
   ( nessuno 51 -  15 febbraio 200 5 ) 

La Salvate il soldato
 Bolkestein !   ( n ° 1 51 -  15 febbraio 200 5 ) 

Il ritorno triste di politiche industriali
   ( non 1 50 -  15 gennaio 200 5 ) 

L'illusione di "Iva sociale"
   ( n. 14 9 - 15 d é dicembre 2004)

immorale e dannosa: la tassazione delle eredità ( N. 147 - 15 ottobre 2004)

Tesi di ATTAC confutate ( n. 143 - 15 giugno 2004)

la coesione sociale vero e falso ( n. 141   - 15 aprile 2004)

Il mito di trasparenza imposti ( n. 132   - 8 Novembre 2003)

Intelligenza: attenzione l'illusione collettivista ( n. 129   - 27 Set 2003)

a Cancun: l' arte benefici del libero commercio ( n. 128   - 13 settembre 2003)

Le contraddizioni della politica di bilancio ( n. 127   - 16 agosto 2003)

L'illusione di arbitro dello Stato ( n. 126   - 19 Lug 2003)

Una valutazione economica, un anno dopo la rielezione di Chirac ( n. 124   - 10 maggio 2003)

ha inibito la crescita ( n. 123   - 12 aprile 2003)

Corporate Governance: Il mito di Indipendenza ( n. 122   - 29 marzo 2003)

Pascal Salin sul ​​liberalismo - intervista ( N. 119   - 15 febbraio 2003)

Dobbiamo umanizzare la globalizzazione? ( n. 117   - 18 gennaio 2003)

Dovremmo dimenticare il patto di stabilità? ( N. 114   - 23 novembre 2002)

Perché dobbiamo tagliare le tasse ( n. 109   - 14 settembre 2002)

Il capitalismo è in crisi? ( n. 107   - 3 agosto 2002)

Francia: p hy non provare con un altro la politica? ( n. 101   - 30 marzo 2002)

neo-liberismo non esiste! ( n. 98   - 16 febbraio 2002)

Stabilire il pluralismo nell'insegnamento di economia ( n. 69 - 14 ottobre 2000)




sabato 27 agosto 2011

L'uomo volerà sopra la propria avidità..Charlie Chaplin


Charlie Chaplin afferma che l'uomo si ribellerà ai propri difetti di avidità e mancanza di sentimento effetti della società evoluta


Sono incazzato nero e tutto questo non lo accettero più rai uno


Rai uno pubblica il trailer di un fil che calza la situazione presente in Europa..

guarda il trailer

lunedì 22 agosto 2011

corri corri..


corrrere non sempre fa bene alla salute..

lunedì 8 agosto 2011

Bresciaoggi.it - Notizie, Cronaca, Sport, Cultura su Brescia e Provincia


Bresciaoggi.it - Notizie, Cronaca, Sport, Cultura su Brescia e Provincia




Bossi, sarà stato non professionale, avrà messo in crisi gli amministratori locali, ma la sua frase:


""Abbiamo messo un freno ad Equitalia, perché, cari Berlusconi e Tremonti, chi non paga non è un delinquente, ma solo uno che si trova in difficoltà. Una volta una donna mi ha rincorso per dirmi che le avevano sequestrato la casa: questo non era mai capitato, nemmeno con la sinistra, ed è anche per questo che abbiamo perso le ultime elezioni a Milano»."" è assolutamente veritiera e certa.





Ben venga quindi questo appello anti bancari falliti, pro cittadini incazzati, che rievoca la soluzione adottata dai marchesati italiani nel 500 contro gli aguzzini prestatori di denaro: Azzeramento del debito. Punto e basta.

http://notiziariointernazionale.blogspot.com/


sabato 6 agosto 2011

NON ASSEMBLEE MA RICATTI


Non assemblee, ma ricatti. I politici italiani secondo Belpietro non lavorano attraverso il sistema della riunione trasparente e della votazione, bensì con il sistema della maggioranza occulta, degli accordi segreti, e dei ricatti coattivi. Niente di più vero. Niente di più rispecchiante l'animo dell'Homo Italicus l'inventore della Mafia, Ndrangheta, Camorra, ma anche di tutte le associazioni occulte e pubbliche con le quali tendono a creare un nuovo cartello non appena se ne è appena varato uno. E' un sistema che gli psicologi potrebbero definire "sindrome della doppia personalità" o della "violenza passiva". E' notorio infatti che quando si fa un'assemblea e una maggioranza risicata vince la votazione, la minoranza democraticamente deve accettare la sconfitta, ed accettare totalmente la delibera dei vincitori. Ma è anche notorio che se i vincitori, non tengono presente neanche una delle richieste dell'opposizione, quest'ultima, seppur perdente, cercherà per tutta la vita di uscire dalla trappola dell'assemblea cercando consensi altrove e in altri modi. E' naturale e umano. Quindi la mafia e gli Italiani, sono naturali ed umani?

mercoledì 29 giugno 2011

Mediazione creditizia: quali garanzie per l'utente?





PRESTITI














ANSA.it


(ANSA) - CATANIA, 29 GIU - - Le circa 900 imprese associate a InterconfidiMed, consorzio fidi 107 siciliano di matrice confindustriale, si impegnano a non tenere rapporti con la criminalita' organizzata, a non subire ricatti o richieste estorsive ea ...







La Gazzetta di Lucca


La risposta della nostra struttura Centro Fidi, però, è stata all'altezza della situazione, in quanto è riuscita a fornire un aiuto prezioso a tante aziende nel risolvere particolari problemi con gli istituti bancari. L'anno passato ha visto le aziende ...







Ferrara 24ore


L'assessore provinciale alle Politiche industriali e Attività produttive, Carlotta Gaiani, ha presentato un'iniziativa di sostegno ai consorzi fidi e cooperative di garanzia, voluta dalla Provincia e con il coinvolgimento di tutti i ventisei Comuni del ...








BariSera


Fidi Puglia si arricchisce di questo nuovo marchio di qualità e acquisisce tutti i requisiti per l'iscrizione nell'elenco generale degli intermediatori finanziari di questo tipo. Stamattina, in una gremita sala giunta della Camera di Commercio di Bari, ...


















venerdì 24 giugno 2011

ITALIA PAGA IL 5,5 DI INTERESSI SUL PROPRIO DEBITO?












In una riunione al caffè aziendale oggi è venuta fuori questa pensata:





Scusate popolo italiano, ma perche' paghiamo il 5,2% di interessi come popolo italiano? ma facciamo usura a noi stessi? il costo del denaro in bce e' il tre! e in Giappone lo "o" !!! azzeriamo il delta di almeno il due per cento che intascano le banche centrali stampatrici di denari e creditrici del nostro Stato...





Applicando tale percentuale di risparmio sul totale dei debiti degli stati che in totale sommano nel 2008 circa 39T€ SU 57,7 T€ DI PIL MONDIALE TOTALE, tutti i cittadini mondiali risparmierebbero circa  1,2487 T€ all'anno, cioè tutti gli stati risparimerebbero una cifra paria a quasi tutto il debito italiano.





Ma veniamo al caso nostro: La situazione itlaiana.





Suddividendo tale cifra tra le poche banche mondiali stampatrici di soldi quali le bce, fed, icbc, boj, boi, bob, buk, bur ecc. e in ipotesi che fossimo debitori verso tutte, potremmo proporre loro di far guadagnare a ciascuna circa 150 G€ a ciascuna, pari a cinque manovre da 30 miliardi in un solo anno...





Qualora invece fossimo debitori solo verso bce o poche altre banche esse si vedrebbe sollevate nel farsi richiedere dal consorzio di tutte le banche mondiali l'equiquota di debito pil italiano poiché tale operazione costituirebbe un vero e proprio consolidamento patrimoniale.





Perché tutte le banche mondiali dovrebbero assumersi un equiquota di debito pil di uno stato?

Per tanti motivi tra cui: stabilità globale, relazioni diplomatiche, riduzione del debito,  nuove convenzioni commerciali, perequazione del rischio globale.. ecc.





L'operazione potrebbe venire finanziata da Boj, che al momento avendo gi mediante riassunzione al due per cento del nostro intero debito rilasciando i bonifici a saldo alle banche creditrici...





La Boj guadagnarebbe il 2% di interessi che gli pagheremmo noi per ogni anno e così facendo aiuteremmo il Giappone che attualmente chiede solo lo 0% per gli impieghi il proprio capitale....

(forse è per questo che sono il primo paese indebitato al mondo, sia in percentuale che in valore assoluto?)





Noi risparmieremmo un bel 3,2% su 1,5 T€ ovvero 48G€ all'anno ovvero una manovra..





Convenzionandoci con i Giapponesi subito toglieremmo il nostro debito dalla BCE di Francoforte, da Buk, e da Fed o da qalunque altra lo avessimo azzerandolo...





E speriamo che non arrivino altri tsunami: in tal caso facciamo un contratto che in caso di terremoti i Japans possano trasferirsi tutti da noi come ospiti d'onore... tanto ci stanno.





Adottiamo un popolo, paghiamo tutti i nostri debiti subito, e diventiamo coi nuovi soci il primo pil d'Europa.





I Giapponesi non ci stanno? allora teniamoci i cinesi e facciamolo con b.o.c tanto li abbiamo gia' adottati!!





(Tremonti: per questa consulenza vogliamo subito un prestito d'onore aziendale a tasso 3% fisso per trent'anni di 600 K€ da investire nell'expo 2015 con la mia azienda)







DEBITI DEI PAESI









SLTS..., E.F.










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Cosa sono le P.M.I.

La politica viene costantemente svolta da persone competenti in moltissimi argomenti, ma molto spesso ignare delle realtà delle imprese. Le P.M.I. sono le Piccole e Medie Imprese che sostengono larga parte dell'economia della Società e delle Città.
Senza le P.M.I. non ci sarebbe forse nulla da governare perché non ci sarebbero i fondi necessari a sostenere il bilancio Nazionale ed Europeo. Le P.M.I. costituiscono parte importante dell'economia reale, e senza di loro non sussisterebbero nè grandi Industrie nè banche, nè quindi servizi sociali, organi pubblici, nè Stato. Chi vuole svolgere bene la carriera politica deve conoscere la realtà economica di un'impresa ma spesso crea solo questionari per i commercianti, camere di commercio inefficienti, sistemi di tassazione usurari, complicati e insostenibili, tribunali di giustizia iniqui, e assenza della tutela d'ufficio del credito attivo e passivo delle P.M.I.. Lo scopo di questo sito è riformare la considerazione delle P.M.I. nella classe politica. Se sei un imprenditore con partita i.v.a. qui sei il benvenuto e qui puoi fornire le tue richieste che verranno raccolte in modo sistematico per formare un programma di riforme inderogabili ed urgenti per la tutela della tua realtà lavorativa, che è quella che supporta l'economia di base, ma spesso viene ignorata, sfruttata iniquamente, mortificata, umiliata dalle caste dei poteri forti che restano ignari di questi valori. Facciamo massa critica e attiviamoci per definire le nostre necessità. Cavalchiamo la storia adesso. EF