Quando le banche abbassano i limiti di prelievo dei contanti, ovvero il limite di pagamento di transazioni effettuabili in contanti, non vuol dire che, così, l'agenzia delle entrate sommersa dei movimenti di tutti i conti correnti nazionali, possa finalmente monitorare tutte le transazioni, operazione che richiederebbe l'impiego di un milione di posti di lavoro nella mansione di "sorveglianza", bensì che queste benedette "banche" non hanno più molti contanti da dare alla gente.
Per non correre il rischio di dover dire: "Non abbiamo contanti...!", oppure " ...Deve prenotarli tre giorni prima..!.", oppure addirittura "..Glieli prepariamo per la settimana prossima...!" le banche si premuniscono mascherando una vera e propria "terminazione" dei biglietti stampati, dovuta al noto "stop" di dazione di Bce, avvisando la gente che potrà pagare solo attraverso "wire transfert" ovvero trasferimenti di fondi da conto a conto.
I soldi sono finiti e non si vedranno più dunque? No, se acquistassimo subito euro con dollari.
Aprendo nuovi finanziamenti del debito pubblico in dollari, ci troveremmo le casse piene di dollari, coi quali andando ad acquistare euro, ritorneremmo in possesso della moneta circolante e in più, vedremmo abbassare lo spread, perché i nostri titoli non sarebbero acquistati dalla banca Tedesca B.c.e., ma dalla FED. Così facendo non dovendosi impegnare ulteriori EURO-BCE per acquistare i nostri titoli, bensì una terza moneta, i FED-dollari appunto, non ci sarebbe più alcun motivo di apprezzamento dei titoli tedeschi emessi appunto dalla BCE-EURO-BUNDS.
Il difetto del sistema è quindi proprio il fatto che la BCE è una banca TEDESCA e non prettamente federale - europea.
La soluzione sarebbe appunto quella di destituire immediatamente la BCE dalla funzione di banca stampatrice e prestatrice di soldi, e costituire immediatamente una vera banca federale europea magari a Basilea, chiamata per esempio EURO-FED, ma i tempi per tale realizzazione sarebbero troppo lunghi.
Ecco quindi come unica soluzione, rapida e tempestiva, quella di ricorrere ad una banca federale che non aspetta altro che inondarci con un fiume di dollari sapendo che il rischio di svalutazione del dollaro rispetto Euro, non si darebbe per scontato visto che i dollari diventerebbero così preziosi mezzi di scambio, il cui apprezzamento di mercato compenserebbe automaticamente l'ovvio deprezzamento aritmetico del cambio dollaro contro euro.
Che si aspetta dunque? Bravo Monti, con la mossa U.s.a.