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Cinisello, la battaglia della bistecca è servita. La denuncia del ristorante "Il carnefice"
La denuncia del ristorante "Il carnefice"
Cinisello, la battaglia della bistecca è servita
Il titolare Francesco Merla: "Il Comune mi prosciuga e poi mi sabota, piazzando davanti alla mia steak house una griglieria argentina"
di Laura Lana
Cinisello Balsamo, 20 ottobre 2013 - «Nel giro di quattro mesi il Comune mi chiede quasi 9mila euro e poi mi rende difficile lavorare». È lo sfogo di Francesco Merla, titolare del ristorante Il Carnefice, che in questi giorni in via Libertà ha dovuto convivere con le bancarelle del Mercato europeo. Proprio davanti alla sua steak house è stata piazzata una griglieria argentina. «Per stasera (ieri per chi legge, ndr) non ho un tavolo prenotato, nonostante un menù completo a 20 euro, dall’antipasto al dolce. Non dico di non chiamare gli ambulanti. La piazza è sempre vuota, bisogna animarla. Le feste sono apprezzate, ci portano gente. Basterebbe, però, studiare la giusta disposizione degli stand».
Tradotto: la griglieria poteva anche essere spostata un po’ più in là, così da non dar fastidio al ristorante. «È una questione di rispetto per le attività commerciali. Tutte, non solo la mia. I negozianti vanno tutelati, perché presidiano e portano ricchezza al territorio». Anche con le loro tasse. E Merla ne sa qualcosa, perché proprio in questi giorni ha ricevuto i bollettini per pagare le imposte sui rifiuti del ristorante. «La prima rata è arrivata un giorno prima della scadenza del 30 settembre ed era di 3.774 euro. Ora è arrivato il resto: entro il 30 novembre devo versare altrettanto». Quasi 7.600 euro in due tranche.
Ma non è tutto. Perché, da saldare, c’è ancora la tassa sui rifiuti dello scorso anno. «Avevo già pagato 7.200 euro, ma recentemente è arrivato il conguaglio. E ho scoperto che devo dare altri 900 euro».
Un salasso in tempo di crisi, anche per un’attività di 14 anni. «Almeno l’anno scorso c’era la possibilità di rateizzare, così ogni mese pagavo 600 euro. Stavolta, invece, bisogna versare in due tranche. Insomma, sparateci che facciamo prima».
Rifiuti, affitto, utenze, fornitori. E i clienti che sono sempre meno. «Come si fa a resistere? Bella domanda. A Cinisello Balsamo il commercio sta morendo. Con la vecchia Tarsu spendevo 2.800 euro di spazzatura. Ora ho la sala vuota ma pago quasi il triplo. Spero che l’Unione del Commercio faccia qualcosa e il Comune riveda le aliquote per il 2014. Anche se, tra un anno, non so mica quanti alzeranno ancora la saracinesca».
laura.lana@ilgiorno.net