martedì 21 gennaio 2014

progetto nma


Questo articolo vuole essere 
un' idea, una proposta, una sfida sicuramente d
ura, difficile ed impegnativa, ma non impossibile, a condizione che le forze
in campo riescano a cooperare ed abbiano la volontà sia di costruire qualcosa d
i veramente innovativo (vista la grandezza della posta in gioco), sia di avere un
a visione del futuro diversa, slegata e scissa dalla normale amministrazione
di una città di 70.000 abitanti....

Partiamo dal presupposto che, analizzando le varie realtà del settore raccolta dei rifiuti del Nord Milano, Nord Milano Ambiente (che chiameremo d'ora in avanti NMA per comodità, N.d.r.) sembra essere una tra le meglio organizzate ed operative, con discreti mezzi di raccolta, discreta organizzazione e metodo; una grande pecca, secondo noi, resta, tuttavia, la scarsa trasparenza. Come qualsiasi cosa al mondo, anche NMA è migliorabile ma, a nostro avviso, la base di partenza per sviluppare un percorso di crescita e sviluppo c'e' ed è p
urtroppo nella nostra città, l' Amministrazione ed il Consiglio Comunale p
recedenti, hanno deciso di alienare il 40% della società NMA che, lo r
icordiamo, è una società privata a capitale pubblico che si occupa della r
accolta rifiuti cittadina. Insieme alla decisione di alienare una quota di proprietà pari al 40% si è anche fatto un ulteriore distinguo: il 10% di NMA verrà ceduto ad una cooperativa s
ociale. Su questo punto, per il momento, non sussistono problemi ma ci r
iserviamo di analizzarlo più nel dettaglio nei prossimi mesi.

Il problema grave, secondo noi, è legato all' alienazione del 30% della società; n
on entriamo nella diatriba legata alla scelta ed alla effettiva necessità di c
ompiere tale alienazione (questione, purtroppo, già decisa e quindi non
modificabile o assoggettabile al nostro modo di vedere), ma possiamo almeno
suggerire, descrivendola, la nostra proposta, in modo da affiancare ed aiutare
l'attuale Amministrazione nel momento in cui quest' ultima volesse affrontare, a
nche insieme a noi, un percorso del genere.


Come detto in precedenza, la NMA di Cinisello Balsamo è una delle società
dell' area Nord Milano che, forse, meglio funziona nel proprio settore di
competenza; la gestione della parte "differenziata facile" (carta, vetro, plastica)
funziona relativamente bene e, secondo il nostro punto di vista, resta comunque migliorabile, come tutto. Per "migliorabile" intendiamo che può essere sviluppata ed affinata, gestita in modo più trasparente e manageriale, dando conto del proprio operato sia all' Amministrazione ed al Consiglio, sia ai cittadini (che, ricordiamo, sono i VERI proprietari della società).

E' inoltre migliorabile anche dal punto di vista gestionale, ovvero in tutta q
uella serie di azioni, decisioni ed altro atte a creare, sviluppare e cementare s
inergie con aziende "clienti", sarebbe a dire quelle aziende che utilizzano e c
omprano il prodotto rifiuto come materia prima per le loro lavorazioni.

Sarebbe auspicabile, quindi, rivedere tutta questa serie di sinergie, con il fine
di ottimizzare le risorse e, se possibile, tendere ad un abbassamento delle tariffe e delle tasse che gravano sui cittadini, in quanto fruitori del servizio di raccolta. In sintesi, questa ottimizzazione sarebbe, a nostro parere, fattibile senza grossi problemi, dal momento che NMA dispone di una discreta base di partenza su cui iniziare a lavorare.

Il grande passo da valutare, studiare e mettere in cantiere e' la gestione della
restante parte della raccolta rifiuti; è in questo campo che si deve giocare la partita più dura e difficile, ma senz'altro altamente motivante e intrigante.

A tal proposito, le domande da porre e da porsi sono molteplici.

  • Cosa si intende con precisione per "socio smaltitore"?
  • Potete farci un esempio chiaro e di dominio pubblico?
  • Un "bruciatore"? CORE? AMSA?
  • Per favore no, non facciamo questo sbaglio !!!
  • Vogliamo pensare ad un socio smaltitore DIVERSO da un socio bruciatore?
  • Vogliamo pensare ad un "compostatore" come socio?
  • Vogliamo farlo noi stessi?
Guardiamo oltre, non fermiamoci al presente! Prendiamo anche in c
onsiderazione il fatto che Regione Lombardia ha appena decretato la d
ismissione degli inceneritori sul suolo regionale.

Allora, iniziamo a pensare diversamente; iniziamo a pensare ad un socio "compostatore" come partner della crescita verde della nostra città, ad un socio che non bruci, che non avveleni, ma che crei posti di lavoro verdi, nel solco di una vera "Green Economy".

Sappiamo benissimo che, trasformando una società privata a capitale pubblico
(come l' attuale NMA) in società mista, si da la possibilità alla società stessa di
espandere il proprio business al di fuori dei confini cittadini; bene, anzi ottimo!

Proporre questo tipo di servizio anche alle altre amministrazioni confinanti, 
creare una rete di gestione dei rifiuti ambientalmente sostenibile, dare vita e v
oce ad un progetto lungimirante e futurista, è senza dubbio difficile, ma non a
bbiamo sotto gli occhi l' esperienza italiana di Vedelago in questo settore: ce
rto è che si tratta di un paese grande forse meno di un decimo della nostra c
ittà ma che, probabilmente, possiede un decimo delle nostre risorse. 
C'è anche un' altra città che riesce a differenziare ed a riutilizzare l' 81%
dei propri rifiuti: si tratta di San Francisco, in California, e questa mi pare
decisamente MOLTO più grande di Cinisello Balsamo!
Prendiamo in considerazione le loro esperienze, le loro scelte e, nei limiti
del possibile, miglioriamo la loro struttura, adattandola alla nostra realtà:
creiamoci un abito "su misura". 

E, se questo non fosse fattibile per la sola nostra città, si potrebbe pensare di
formare un consorzio intercomunale; un insieme di città (per esempio Cinisello
Balsamo, Sesto San Giovanni, Cusano Milanino, Cormano ecc.) che, attraverso
una struttura del genere, crea posti di lavoro "green"!
Da più anni e da più parti ho sentito dire che il Nord Milano è ritenuto una
fucina importante sul piano politico nazionale, una fabbrica di idee e di
innovazioni politico/gestionali che vengono prese come esempio da molte parti. 

Questo è il momento di mettere sul tavolo un progetto come quello appena
descritto, di far vedere che non si tratta solo di "voci", ma che queste vengono
seguite dai fatti; che siamo persone che riescono a guardare al di la del proprio
naso, persone che vogliono creare il proprio futuro e non subirlo.
Come detto più volte ed in varie occasioni, molti di noi non sono responsabili
della situazione attuale, della negatività della nostra società ed, in particolare,
della nostra città, ma tutti insieme possiamo essere i responsabili del suo
cambiamento e del suo miglioramento. Su queste basi e con queste finalità ci si può tranquillamente sedere attorno al tavolo ovale presente in aula consigliare e dare vita ad un progetto che renderà tutti noi fieri ed orgogliosi di svolgere il compito che i cittadini ci hanno assegnato per mezzo del loro voto. 

Noi siamo pronti a giocare questa partita, e voi?
Massimiliano Povia


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