domenica 18 dicembre 2011

Napolitano ci vuole sudditi di Bce?


A quanto pare il vecchietto ci consiglia di approvare la manovra del professore.
Ma questo vecchietto, da poco montato sullo scranno degli universitari giuristi napoletani, consigliando loro di barricarsi e difendere la loro independenza dal sistema dei comuni mortali dell'economia reale, ora vuole dimostrare il suo bene placido bona pacis per l'approvazione di una manovra a poco dire sanguinaria per i piccoli e medi produttori di lavoro ovvero autonomi, operai e datori di tasse, che se fosse stata proposta da Berlusconi, sarebbe stato quanto meno linciato.
Ma perché ora le sinistre tacciono? Perché anch'esse acconsentono insieme ai maestri bancari italiani all'unificazione fiscale dell'Italia sotto le grinfie della Germania. Incredibile ma Passera e Bersani sono d'accordo. Vogliono tutti la svendita dei beni italiani, la liberazione dei ladri per la salvezza delle banche-salvadanaio-vuoto e del ministero del Tesoro-stampa-bot-btp-scoperti. Ma non contenti aboliscono l'uso commerciale dei pagamenti in contanti, complicano la vita ai pensionati e agli immigrati, e, dulcis anzi iper malvagis in fundo, trasferiscono l'agenzia delle entrate direttamente in Germania.
Vogliono in una parola favorire l'annessione dell'Italia come stato-schiavo alla Germania stampatrice di soldi e esattrice di tasse attraverso gli sportelli Postali-Svizzero-Tedeschi ed Equitalia-IntesaSanPaolo-tedesca.
Si vede proprio che questo vecchietto, che rappresenta l'universo degli Avvocati e dei Giudici Italiani, e che non conosce neanche minimamente le ragioni delle classi dell'economia reale che devono solo sostenere l'intero sistema, compreso lui, le banche-usuraie-esattrici e i suoi rappresentati giuristi-pescecani-espropriatori, fautori dell'arricchimento indebito dei Tribunali, degli avvocati senza scrupoli e spietati, e dei loro clienti vampiri, e del corrispondente impoverimento-indebito delle aziende e degli agricoltori in difficoltà, che si vedono togliere, con questo sistema, tutti i beni ereditati dalla generazione precedente o quella ancora prima, che ha passato la guerra, i terremoti, ed ha ricostruito l'attuale Italia per consegnarli ai propri figli.
La macchina mangia soldi degli statalisti e giuridici italiani, oltre che aver dimostrato di non aver fatto funzionare bene il sistema conducendolo all'attuale rovina, ora vuole aggrapparsi unicamente alla propria salvezza economica, per mantenere il proprio regime di vita di lusso, lasciando impoverire indebitammente le classi economiche produttive dell'economia reale, ovvero agricoltori, aziende e loro partner-dipendenti.
Ma se si vota no a questa orrida manovra, non lo si deve fare per dare soddisfazione alla Lega che giorni or sono ha pronunciato frasi demenziali non secessive, ma clamorosamente cessionarie del prorpio-nostro territorio a nientemeno che Svizzera, Austria e Baviera ove risiede proprio la Bundesbank che ci ha negato i soldi.
Questi pazzi, che non hanno ancora ritrattato il proprio errore, probabilmente sono proprio convinti di quanto detto alla tv, rivelandosi così, solo ingenui ed inconsapevoli organi di propaganda controllati e strumentalizzati dal potere germanico.
Questo potere germanico, che da sempre ambisce alla conquista dei caldi ed accoglienti lidi marittimi italiani, che considera come facenti parte della penisola degli indigeni bamboccioni da conquistare facilmente, senza neanche la guerra, dopo aver creato dapprima molto tatticamente e molto abilmente l'avamposto Ratzinger, dopo aver occupato silenziosamente per anni il territorio italiano insieme ai Galli di Francia con società commerciali quali Metro, Obi, Wurth, RDB, Nestlè e mille altre tedesche ed ancora Auchan, Leroy Merlin, Renault, Peugeot e mille altre francesi, dopo aver conquistato Poste italiane attraverso le Poste svizzere, ora, facendo fallire le banche, gli esattori e il fisco e Tesoro italiano, intende fare la mossa finale, acquisendo verso gli impotenti e ignari bancari e professori italiani, quali Passera e C. e il buonissimo quanto ignarissimo Prof. Monti, l'intero potere fiscale, monetario e bancario italiano impossessandosi di fatto del'intera Italia, che avrà così definitivamente perso tutto ciò per cui non solo i recenti Partigiani hanno conquistando con la propria resistenza durante le ultime guerre, ma anche Garibaldi, Le Repubbliche marinare, l'impero Romano, e gli Etruschi, dai quali discendo.
Non solo, così, il popolo dei bamboccioni universitari, dimostrerebbe di essere stato un popolo definibile unicamente come inetto, per aver firmato un patto europeo con buoni azionari a prezzo differenziato, ma dimostrerebe anche di essere responsabile ora della sottrazione sia dell'autonomia amministrativa Statale italiana, nonché di tutti i beni pubblici demaniali, di quelli privati ingiustamente pignorati ed in corso di ingiusto pignoramento appartenenti agli italiani impoveriti per causa delle benche maldestre speculatrici, e dell'imposizione fiscale-ipersanzionatoria-esecutiva e dell'intero patrimonio immobiliare statele appartenente a tutto il popolo italiani ovvero sopratutto anche a quella classe dell'economia reale europeo-mediterranea, come la definsice Passera, che continua a sacrificarsi per la propria continuità, e che ha sinora mantenuto le banche e lo Stato degli statalisti, e che sta continuando a farlo, ma che tra poco non lo farà più, prostrata dalla fiscalizzazione tedesca.
Lavoratori e aziende unitevi: non c'è bisogno dell'emblema del sacrificio e della sofferenza che esprime il volto della Fornero per capire che la riforma dell'articolo 18 è la
chiave della rinascita del sistema Italia, che potrebbe ripartire immediatamente solo sancendo la sinergia e l'identificazione dell'appartenenza alla stessa mission produttiva di lavoratori e datori di lavoro e tassee quindi ad un unica classe da unificare e non più da separare per opera degli ormai inutili sindacati e sindacalisti che sono capaci solo di mettersi a capo di una folla e dire che la folla ha sempre ragione, per mantenere così meramente la propria carica elettiva.
Unitevi, perché solo così non ci sarebbe più bisogno dei professori per sancire l'aggravio delle tasse e la liberazione dei ladri, ma potrebbe sancirlo la stessa classe, convertendo i ladri in lavoratori dopo averli formati e scelti, pagandoli a prezzi vantaggiosi anziché importare immigrati, non c'è bisogno dei professori per capire che per rilanciare un'economia bisogna semplicemente dimezzare le spese secondarie come quelle dello stato e dell'iva ed eliminare quelle inutili od eccessive come quelle delle banche o dei giustizialisti, che stanno superando ormai per numero, le stesse popolazioni locali e tra poco le stesse unità immobiliari urbane.
Basterebbe allarsi ai paesi dell'europa del sud come Spagna e Grecia, ritornare temporaneamente a riaffidarsi al buon dollaro per acquistare quanti auro vogliamo - come fanno esattamente i cinesi arrivando in Cordusio con le valigie piene di Juan che cambiano in euro, e poi comprano la casa di nostro nonno- uscendo così finalmente dalle grinfie di Bundesbank e Germania.
Si sa che l'espansione di un'economia si fa unicamente occupando o impossessandosi di beni altrui e per farlo molto facilmente come fanno Banche - e massaggiatrici cinesi- ci sono solo tre modi: con la stampa di denaro facile, con l'occupazione a prezzi minimi o nulli -magari per via della loro messa all'asta a prezzi irrisori- , oppure con l'esproprio brutale per azione giudiziaria.
Quando i Cinesi hanno saputo che il sistema giudiziario-espropriativo-bancario stava creando semplcemente il crollo del settore edilizia e del mercato immobiliare si sono precipitati subito in Italia, per conquistare imediatamente e con facilità quote immobiliari e di mercato con il loro metodo dell'organizzazione che noi non abbiamo.
I ristoranti sono organizzatissimi, come qualunque altra loro iniziativa: i Cinesi sono precisi, noi no.
Perché i professori universitari invece che creare bamboccioni espropriatori dei beni dei loro stessi nonni, non ha creato team di lavoro con organizzazione precisa in tutti i settori?
Se lo avessero fatto non avremmo ereditato la movida degli ubriaconi, drogati, che hanno perso la fiducia in qualsiasi concetto istitutivo italiano, non avremmo ereditato il carrozzone dell'omino che ci conduce nel paese dei balocchi con la pubblicità in tv, col superenalotto & c., ovvero con questa diffusione della modo dei giochi d'azzardo -che altro non è che un perenne tiro a freccette nazionale- deleterio per qualsiasi morale sana, che possa essere sana, solida, resistente alle avversità e di un agenerazione costruttiva di un futuro degno per i propri pronipoti.
E il vecchietto che rappresenta il reggimento dei giustizialisti, ora perché non si rende conto, che con la sua speranza che la manovra si voti, -così beatamente pensando e così beatamente facendo-, non otterrebbe altro che essere ricordato per la propria e per la collettiva infamia storica verso nipoti e posteri, per aver perso addirittura l'amministrazione dello Stato Italiano?
Che qualcuno dei non bamboccioni giustizialisti gli parli subito quindi! Che qualcuno dell'economia reale lo convinca, -non dico la Marcegaglia, che dovrebbe rappresentare tutta l'economia reale italiana ma in realtà non rappresenta assolutamente agricoltori, lavoratori, commercianti e creativi scientifici che hanno come rappresentanti solo fantocci o rappresentanti occulti indegni di qualsiasi rappresentanza- ma almeno qualche medico, qualche farmacista, qualcuno di cui lui si fida insomma.
Così è. Arrivederci.
E.F.

Slider

Cosa sono le P.M.I.

La politica viene costantemente svolta da persone competenti in moltissimi argomenti, ma molto spesso ignare delle realtà delle imprese. Le P.M.I. sono le Piccole e Medie Imprese che sostengono larga parte dell'economia della Società e delle Città.
Senza le P.M.I. non ci sarebbe forse nulla da governare perché non ci sarebbero i fondi necessari a sostenere il bilancio Nazionale ed Europeo. Le P.M.I. costituiscono parte importante dell'economia reale, e senza di loro non sussisterebbero nè grandi Industrie nè banche, nè quindi servizi sociali, organi pubblici, nè Stato. Chi vuole svolgere bene la carriera politica deve conoscere la realtà economica di un'impresa ma spesso crea solo questionari per i commercianti, camere di commercio inefficienti, sistemi di tassazione usurari, complicati e insostenibili, tribunali di giustizia iniqui, e assenza della tutela d'ufficio del credito attivo e passivo delle P.M.I.. Lo scopo di questo sito è riformare la considerazione delle P.M.I. nella classe politica. Se sei un imprenditore con partita i.v.a. qui sei il benvenuto e qui puoi fornire le tue richieste che verranno raccolte in modo sistematico per formare un programma di riforme inderogabili ed urgenti per la tutela della tua realtà lavorativa, che è quella che supporta l'economia di base, ma spesso viene ignorata, sfruttata iniquamente, mortificata, umiliata dalle caste dei poteri forti che restano ignari di questi valori. Facciamo massa critica e attiviamoci per definire le nostre necessità. Cavalchiamo la storia adesso. EF