venerdì 12 giugno 2015

La settimana del Movimento 5 Stelle della Lombardia - 5-12 giugno 2015

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5-12 giugno 2015
In questo numero
 

In evidenza

Il consigliere Antonio Saggese, della Lista Maroni, ha chiesto formalmente la sospensione del convegno organizzato dal Movimento 5 Stelle della Lombardia che ospiterà e darà parola in Regione agli omosessuali e alle famiglie monoparentali venerdì 19 giugno prossimo.

"Siamo allibiti: la Lista Maroni pretende, con una lettera alla Presidenza del Consiglio regionale, di sospendere un convegno che mette al centro del dibattito istituzionale la dignità di tutte le famiglie nella richiesta di uguaglianza e diritti. E' un gesto grave: vorrebbero impedire alle famiglie omosessuali e monoparentali di avere voce. Ciò va contro ogni garanzia costituzionale", così Iolanda Nanni, consigliere regionale del Movimento 5 Stelle Lombardia e organizzatrice del convegno.

E aggiunge: "Dopo aver escluso, a gennaio, gli omosessuali e le famiglie monoparentali da un convegno che hanno organizzato a sostegno della famiglia tradizionale, l'unica che esiste nei loro orizzonti limitati, ora pretendono di tappare la bocca a chi rivendica il matrimonio egualitario e il sostegno delle istituzioni".

"Le ragioni che accampa Saggese per chiedere la sospensione del nostro convegno sono ridicole e strumentali.  Si parlerà anche di famiglie monoparentali con il contributo dell'Associazione SmALLfamilies, e quindi parleremo, di madri sole con figli e padri soli con figli. Forse il consigliere Saggese se l'è presa perché, fra i relatori, non c'è la sua Associazione di padri separati, ma visto che noi abbiamo a cuore i diritti dei padri ex-coniugati e quelli dei padri che fanno parte di famiglie di fatto, abbiamo reputato opportuno invitare un'altra associazione che fosse più rappresentativa dei diritti di tutte le famiglie monoparentali. E troviamo una caduta di stile che Saggese strumentalizzi il nostro convegno per farsi pubblicità con accuse infondate, rendendosi ridicolo agli occhi degli stessi padri separati. ", conclude Nanni.

L'inutile demagogia di Maroni sui migranti

L'invito di Maroni ai Prefetti di sospendere le assegnazioni dei profughi nei Comuni lombardi, oltre che illegittimo èinutile: solo oggi 500 persone arriveranno da Reggio Calabria, è la solita propaganda sulla pelle dei cittadini e di queste persone in difficoltà. Peraltro è proprio Maroni tra gli artefici di una politica interna che ha lasciato in mano alle mafie la gestione di barconi e centri di accoglienza. Siamo al trionfo della demagogia, giusto per raggranellare qualche voto alle elezioni di domenica. Certo sull'assegnazione dei permessi temporanei la politica può fare la sua parte agendo per velocizzare le Prefetture che devono essere messe in condizione di valutare in modo celere chi ha diritto o meno all'accoglienza. Il problema immigrazione va poi governato a livello europeo dove Renzi e Mogherini hanno dato ampio sfoggio della loro totale incapacità quali membri del governo più debole d'Europa. Dario Violi, capogruppo del Movimento 5 Stelle della Lombardia.

Vitttoria M5S: pronta una legge regionale antimafia

Una grande vittoria per la legalità, una grande soddisfazione per il M5S Lombardia che raccoglie i frutti di un lungo lavoro. Oggi la Commissione Regionale Antimafia, in seduta congiunta con la Commissione Affari Istituzionali, ha approvato all'unanimità il progetto di legge anticriminalità organizzata di stampo mafioso. Il testo approvato, che andrà in aula il 16 giugno, nasce dalla spinta determinata e costante del M5S sul tema. Il progetto di legge, che ha come relatrice la nostra portavoce Silvana Carcano, è stato depositato a luglio 2014 ed è stato discusso per mesi all'interno di un gruppo di lavoro dedicato. I suoi contenuti, oggi approvati all'unanimità, dimostrano che lavorare con competenza, serietà e trasparenza ripaga e offre un grande servizio ai cittadini. L'accordo unanime raggiunto oggi con la nuova legge, nata da un lungo dibattito e dal deposito di altri due pdl, è la prova che si può fare politica in maniera seria e non ideologica.

Per mesi il Movimento 5 Stelle Lombardia ha lavorato affinché la Regione si dotasse di una legge di contrasto alle mafie. E' evidente che, prima di ogni cosa, bisogna fermare le mafie e rendere puliti e trasparenti i controlli, le nomine e gli appalti. Il nostro progetto di legge contiene numerose novità, ma ciò che più conta è che Regione Lombardia abbia alzato l'asticella della legalità con lo strumento della legge. Certo, non si sconfiggono le mafie solo con le leggi, bisogna poi continuare col fiato sul collo affinché queste leggi abbiano valore concreto. E noi lo faremo.

Per scrivere il progetto di legge ci  siamo consultati con magistrati, docenti, forze dell'ordine e associazioni per la legalità: chi più di loro poteva aiutarci a scovare, nelle pieghe del diritto regionale, degli strumenti realmente efficaci?

La Lombardia è una regione d'insediamento storico delle organizzazioni mafiose: da decenni ospita e accoglie, in forme e in misure diverse, tutte le più importanti, che vi si sono stabilite non solo per le molte possibilità di arricchimento, attraverso investimenti nelle attività legali (grandi opere, imprese, locali notturni) e illegali, ma anche a causa della scarsa resistenza ambientale. La mafia uccide l'economia. La nostra battaglia contro la criminalità organizzata non si fermerà certo il 16 giugno, dopo l'auspicata approvazione in Aula, anzi, inizierà proprio con questa legge, grazie ai nuovi strumenti che avremo a disposizione: abbiamo in campo un importante lavoro antimafia di cui la legge è solo una parte. Agiremo poi su tutti gli altri campi. Questa legge offrirà alla Regione nuovi strumenti. Non aspetteremo un giorno in più per usarli!

Reddito di cittadinanza: la nostra proposta convince la Lombardia

#RedditoDiCittadinanza in Lombardia: dal programma M5S ai fatti
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#RedditoDiCittadinanza: la nostra proposta ha convinto Maroni
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Se porti nelle istituzioni i veri problemi delle persone, nessun partito potrà più voltare lo sguardo dall'altra parte.  Questo è quello che ha fatto il MoVimento 5 Stelle con il Reddito di Cittadinanza in Lombardia che è entrato nell'agenda politica dell'amministrazione regionale, tant'è che Maroni oggi verrà in Consiglio Regionale per un primo confronto con l'aula.

Meglio tardi che mai, perché la nostra proposta di legge è stata depositata ufficialmente in commissione oltre un anno fa.  Intanto, mentre i partiti litigano su come chiamarlo e su come prendersi il merito (come se la gente non sapesse a chi appartiene questa battaglia) noi abbiamo approfondito e delineato, insieme ai portavoce M5S a Bruxelles, i fondi europei che permetterebbero di finanziare l'intervento.

Il Reddito di Cittadinanza, non sarà una misura assistenzialista ma un mix di politiche attive del lavoro e sostegno al reddito volte a favorire l'inclusione sociale,  destinato a tutte quelle persone che vivono sotto la soglia di povertà. Uno strumento strutturato che integra l'utilizzo di diversi fondi sociali europei e regionali  per perseguire quattro obiettivi essenziali del Fondo Sociale Europeo: il sostegno al reddito e all'affitto, la formazione e gli LSU (Lavori socialmente utili), l'inclusione sociale e la lotta alla povertà.

Il sostegno viene strutturato e modulato in base alle caratteristiche del beneficiario, attingendo da un determinato fondo di riferimento. In questo modo la pensione di un anziano, a cui non serve fare formazione, verrebbe integrata con i fondi regionali prevedendo sconti per i superticket sanitari; i fondi europei verrebbero trasferiti ai giovani ed i disoccupati per le attività di formazione e per i lavori socialmente utili, producendo effetti "terapeutici" anche sull'economia reale e aumentando la domanda interna.

Quale sarebbe l'effetto di questa manovra? Una comunità senza esclusi che sopravvive e lavora.

Per questo a noi non interessa se Maroni lo vuole chiamare "reddito di inclusione sociale", "dote unica persona" o "reddito di emergenza", l'importante è che si dia al più presto una risposta alle richieste di aiuto dei cittadini lombardi in difficoltà.

Il MoVimento 5 Stelle è entrato nelle istituzioni con lo scopo di non lasciare nessuno indietro, e per raggiungere questo obiettivo è pronto a discutere sin da ora con tutte le forze in regione, perché come abbiamo sempre detto, le buone proposte non hanno colore politico.

I portavoce del M5S Lombardia

Expo: Chi inquina deve pagare

PAGA CHI INQUINA - Le bonifiche di Expo non sono a carico dei cittadini
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Il gruppo di lavoro del Movimento 5 Stelle Lombardia impegnato sul tema del "Dopo Expo", in particolare sulle bonifiche, ha fatto centro! Per circa 8 mesi abbiamo chiesto documenti tramite accesso agli atti,  studiato tutte le carte ricevute, abbiamo fatto audizioni e interrogazioni per avere risposte istituzionali alle nostre domande: eppure niente, anche Arexpo e Regione non parevano interessati a sciogliere i nostri dubbi e la nebbia rimaneva fitta.

Sono o non sono stati bonificati i terreni Expo? E se sono stati bonificati, chi ha pagato o pagherà per quelle bonifiche? Visto che la legge parla chiaro, "chi inquina paga"! Dunque i proprietari privati iniziali, Fondazione Fiera e Cabassi in particolar modo, hanno bonificato i terreni prima di venderli ad Arexpo? Il peccato originale di Expo su chi sta ricadendo? E, infine, e soprattutto, i cittadini sono stati tutelati o qualcuno, zitto zitto, ha messo, o vuole ancora mettere, le mani nelle loro tasche?

Ora, grazie alla nostra tenacia, alla disciplina allo studio, la nebbia è stata diradata. Settimana scorsa, dopo aver studiato gli ultimi dati arrivati, per noi il quadro era definitivamente chiaro: ci sono costi aggiuntivi di bonifiche ambientali dei terreni Expo per circa 18 milioni di euro, e nell'incontro di giovedì scorso con l'ingegner Molaioni, responsabile dei lavori dei cantieri di Expo 2015, pur con la riserva di fare ulteriori verifiche all'interno della società Expo, abbiamo avuto conferma dei nostri ragionamenti. Ora, se nessuna forza politica si fosse presa la briga di studiare per l'interesse dei cittadini, rischiavamo che quei soldi venissero chiesti ai contribuenti. Invece i costi aggiuntivi devono essere sostenuti dai privati e dagli ex proprietari di quei terreni!

A questi soggetti devono essere addebitati, sia  i 6 mln di euro stimati da MM (non tutti trattenuti negli atti di compravendita), sia gli ulteriori 18 mln di euro circa di costi aggiuntivi emersi durante i lavori di cantiere e provati da numerosi atti ufficiali, come gli atti di sottomissione di CMC e Mantovani, società vincitrici rispettivamente degli appalti "rimozione delle interferenze" e "realizzazione piastra", e sia i costi di bonifica, di cui attendiamo ancora una quantificazione,  che saranno necessari alla fine dell'evento espositivo per rendere  parte di quei terreni a destinazione d'uso residenziale e verde.

Ora Expo porterà in consiglio d'amministrazione il tema delle bonifiche, grazie al nostro lavoro e alla nostra insistenza. La questione su cui continueremo ad essere pressanti è la tempistica entro la quale Expo attiverà la richiesta di rimborso ad Arexpo per permettere a quest'ultima di rivalersi nei confronti dei proprietari iniziali. Inoltre chiederemo alMinistro Martina, che ha delega in tema Expo e dopo Expo e che tanto si sta adoperando affinché quelle aree non tornino al degrado, di riceverci per mostrargli tutti quei passaggi documentali e necessari affinché quei milioni di euro vengano pagati dai privati e non dai contribuenti italiani.

Questo è quanto ha compreso un gruppo di persone, attivisti a 5 stelle, in maniera totalmente gratuita, impegnandosi dopo la loro giornata lavorativa, animate solo da buona volontà, desiderio di messa a disposizione e condivisione delle loro competenze, senso di responsabilità verso un amato e gravemente ferito Paese. Solo questa unione e caparbietà nel raggiungimento dell'obiettivo, tra attivisti e portavoce, ha portato a questo importantissimo risultato. Quando si dice che l'unione fa la forza, beh, si sottintende che la partecipazione attiva allora fa la forza al quadrato. Anzi, fa veder le stelle!

I portavoce del M5S Lombardia

Altre notizie

Consiglio regionale

Il Consiglio regionale si è riunito martedì 9 giugno per discutere di atti di indirizzo e controllo. Tra gli altri si è discusso di:
 
Sì alla mozione urgente M5S a favore di studenti disabili sensoriali. A conclusione dei lavori del Consiglio regionale lombardo di ieri (9 giugno 2015) è stata approvata all'unanimità una mozione urgente proposta dal Movimento 5 stelle che sollecita la giunta ad occuparsi di un problema che potrebbe presentarsi per 4650 studenti lombardi disabili all'apertura del nuovo anno scolastico. Paola Macchi, prima firmataria della mozione spiega: "Ci siamo fatti portavoce di un appello lanciato da alcune associazioni su un problema molto grave creato da una non chiara attribuzione di funzioni da parte della legge Del Rio. In questo periodo dell'anno infatti le famiglie degli studenti disabili si sono sempre recate nei comuni di residenza per presentare le domande di attivazione del servizio di assistenza alla comunicazione per alunni disabili di ogni ordine scolastico e di assistenza educativa e trasporto per gli alunni con disabilità sensoriali delle scuole superiori. Quest'anno però hanno avuto un'amara sorpresa: la legge Del Rio non assegna in modo chiaro questa competenza, definita " non fondamentale" ad alcun ente". "Stiamo assistendo – continua Macchi – ad uno scarico reciproco di responsabilità e i comuni non ricevono le domande. Da questo punto di vista è eclatante il caso di Milano che ha mandato una lettera ai genitori per dire che la competenza ora è della Città Metropolitana, seguita però da un'altra lettera della Città Metropolitana che afferma che nessuno ha attribuito loro questa competenza. La regione dal canto suo , dopo essersi incontrata con Anci e Upl ha inviato una lettera al Ministero perché faccia chiarezza". "La nostra mozione interviene a rafforzare la richiesta della Regione al Ministro perché si impegni in prima persona a risolvere il più velocemente possibile la questione, varando anche un provvedimento per garantire il servizio almeno fino alla fine del 2015. Crediamo che sia un preciso dovere degli amministratori pubblici fare in modo di evitare che a fare le spese di una norma approssimativa siano studenti e famiglie che già devono affrontare i disagi quotidiani che comporta la disabilità assicurando loro il diritto di poter frequentare la scuola come qualsiasi altro ragazzo", conclude Macchi. VIDEO

Expo, diritto al cibo per tutti: sì alla mozione di M5S Lombardia. Il M5S Lombardia ha chiesto alla Giunta Regionale con una mozione, che è stata approvata, di esperire qualsiasi azione utile per migliorare la "Carta di Milano" su temi che meritano riflessione e approfondimento come gli EPA, il Land e Water grabbing, il diritto all'acqua potabile pubblica che non vada incontro a privatizzazioni, gli OGM, il forte utilizzo di pesticidi, l'utilizzo di terreni per coltivazioni destinate a diventare biocarburanti, la finanza etica applicata all'agroalimentare nella direzione di eliminare la speculazione, l'obesità soprattutto quella infantile, le conseguenze, ambientali e sulla salute che comporta un eccessivo consumo di carne, il sostegno a colture tradizionali lavorate con metodi naturali, sostenibili e biologici e l'attenzione all'etichettatura dei prodotti. Nella mozione anche la richiesta che Expo tratti in materia più approfondita i temi della sostenibilità del cibo, dell'educazione alimentare, del superamento del paradosso del cibo. Per Giampietro Maccabiani, consigliere del Movimento 5 Stelle della Lombardia: "La Carta di Milano rischia di non essere sufficientemente incisiva, e rappresenta un documento di intenti che non affronta in modo approfondito alcune tematiche importanti e nodi essenziali del superamento di quel paradosso legato all'accesso al cibo che la Carta si prefigge di superare. Expo, per parte sua deve trattare in maniera ancor più approfondita i temi della sostenibilità del cibo, dell'educazione alimentare, del superamento del paradosso del cibo". Silvana Carcano, consigliere del M5S Lombardia, aggiunge: "La Carta di Milano è un work in progress, non comprendiamo l'indole rinunciataria di Ambrosoli e apprezziamo tutti i contributi delle altre forze politiche che hanno permesso di mantenere vivo il dibattito su temi cosi importanti. Confidiamo ora sul fatto che Expo possa prendere a cuore maggiormente le tematiche che abbiamo portato in consiglio regionale e che non sono state approfondite a dovere". VIDEO

La Lombardia ha un segretario generale in conflitto di interesse. Nel corso del consiglio regionale della Lombardia di questa mattina, l'Assessore Garavaglia ha risposto a un'interrogazione del Movimento 5 Stelle della Lombardia sui possibili conflitti di interesse dell'Avv. Giuseppe Bonomi nominato recentemente Segretario Generale della Presidenza di Regione Lombardia. La nomina di Bonomi risulta inopportuna a causa dei contratti di consulenza in essere con aziende del settore trasporto sul tema handling, e l'assessore, in risposta alla nostra interrogazione, ha confermato che effettivamente l'avvocato Bonomi ha una collaborazione a progetto con un emolumento al di sotto del 25% dell'emolumento che riceve dalla regione. Il rapporto non sarebbe vincolato e terminerà il 31 dicembre e, stando alla legislazione, non risulterebbero elementi ostativi alla nomina. E' evidente che la collaborazione esterna a regione dell'avvocato, che ha cambiato formulazione, è stata sistemata in modo da poter rientrare nelle pieghe regolamentari. Resta una situazione spiacevole con una carica regionale apicale  di un ente istituzionale a contratto per altri. Di chi farà gli interessi Bonomi?". Stefano Buffagni – M5S Lombardia

Call Center Telecom Italia. Sospendere il piano di riorganizzazione del comparto dei call center e aprire un tavolo di confronto territoriale con Regione Lombardia, istituzionali locali e parti sociali. E' la richiesta contenuta nella risoluzione approvata oggi all'unanimità dal Consiglio regionale e rivolta ai vertici di Telecom, già incontrati in audizione in Commissione Attività produttive. La Consigliere Iolanda Nanni (M5S) ha stigmatizzato il ruolo dei sindacati nella gestione della vertenza.

Compensazioni Seveso: no a logiche di scambio.  "Sulla soluzione dei problemi del Seveso rifiutiamo ogni forma di logica di scambio con opere compensative come proponeva la mozione del Partito Democratico discussa in aula del consiglio regionale lo scorso 9 giugno. Non possiamo comprare i cittadini promettendo loro alberi e verde intorno ad un'opera impattante come le vasche di laminazione che non trovano alcun consenso locale. La logica degli 'appaltoni' e delle grandi opere pubbliche sulle quali speculare non ci appartiene e, in tempi non sospetti, abbiamo presentato le nostre proposte sul Seveso come una mozione urgente che non è stata discussa dal Consiglio regionale", così Eugenio Casalino, consigliere regionale del Movimento 5 Stelle della Lombardia. "Tra le priorità individuate dal movimento per la messa in sicurezza del Seveso: il contrasto all'impermeabilizzazione dei suoli nel bacino di fiume e l'incentivazione alla deimpermeabilizzazione.  Sono poi da prevedere e incentivare  azioni per ridurre l'inquinamento delle acque", così Eugenio Casalino motiva il voto contrario del M5S Lombardia a una mozione del PD che sosteneva la necessità di opere compensatorie per le vasche di laminazione del Seveso nel Comune di Senago.

Ilspa, dopo sollecito di M5S Lombardia riaperto il bando per il direttore generale. "La nomina del direttore generale di Infrastrutture Lombarde, vacante dall'arresto di Giulio Rognoni del marzo 2014, è ferma da più un anno. I partiti temporeggiano perché non riescono ad accordarsi su di una delicata poltrona che andrebbe occupata da una persona incorruttibile, competente e capace. Con il nostro sollecito alla Giunta regionale sarà riaperto il bando per trovare finalmente un direttore generale a Ilspa. Va poi sostenuta la fusione di Ilspa con Arca per una razionalizzazione delle partecipate anche nell'ottica del contenimento dei costi", così Stefano Buffagni, consigliere regionale del Movimento 5 Stelle, a commento dell'interpellanza del M5S presentata e discussa in Consiglio regionale questa  mattina.

Commissioni Consiliari

 

III Sanità

In Commissione Sanità è stato comunicato che scadrà lunedì 15 a mezzogiorno il termine per la presentazione dei sub emendamenti al maxi emendamento della Giunta sul testo della riforma sanitaria. La discussione in Aula del progetto di legge 228 "Evoluzione del sistema socio-sanitario lombardo" è stata posta in calendario dalla Conferenza dei capigruppo per i giorni 14,15 e 16 luglio.

IV Attività produttive e occupazione

La IV Commissione ha affrontato in audizione la situazione della Call&Call di Cinisello, che rischia la chiusura dal 30 giugno con la conseguente perdita di 186 posti di lavoro. Erano presenti la proprietà, le rappresentanze sindacali, rappresentanti del Comune di Cinisello e della Città Metropolitana. I contratti di solidarietà scadranno il 30 giugno e dal 10 aprile 2015 è attiva la procedura di mobilità. Un possibile salvagente sarebbe la modifica dell'inquadramento Inps dei lavoratori da "servizi" (cosa che oggi preclude la possibilità di accedere agli ammortizzatori ordinari) a "industria", con la possibilità di accedere alle varie forme di cassaintegrazione. Stefano Buffagni, Consigliere del Movimento 5 Stelle Lombardia, ha evidenziato che "Inps dia rapidamente seguito alla richiesta. Non possiamo permetterci di perdere altri posti di lavoro in Lombardia e vanno difese queste realtà sul nostro territorio". 
La Commissione Attività ha poi approvato a maggioranza il progetto di legge che, una volta licenziato dal Consiglio regionale, normerà in maniera più stringete le cosiddette "cessioni a fini solidaristici", ovvero le vendite di fiori (fattispecie citata esplicitamente), manufatti o altra oggettistica per sostenere raccolte fondi benefiche. Il provvedimento integra la legge regionale 2 del 2010.
I Comuni dovranno dotarsi di un regolamento per la concessione degli spazi e pianificare gli eventi in maniera sistematica, oltre a garantire distanze dalle attività commerciali stabili in modo da non dare adito a forme di concorrenza sleale. 

VI Ambiente e protezione civile

-  Audizione congiunta della Commissione VI "Ambiente e Protezione civile" e della Commissione speciale "Rapporti tra Lombardia, Confederazione elvetica e Province autonome"  con la Provincia di Como in merito all'adozione con la Confederazione Elvetica di un accordo quadro avente ad oggetto il trattamento dei materiali inerti. Chiedono controlli alle dogane e un sistema di video sorveglianza sui valichi.

- Audizione con la DG ambiente sulla situazione del fiume Seveso. E emerso che lo stato chimico del fiume oscilla tra buono e non buono ma lo stato ecologico va dal cattivo al non sufficiente. Per la riqualificazione ambientale del fiume potrebbero servire circa 100 milioni di euro ma il dato è probabilmente sottostimato. Uno dei principali problemi sono gli ATO che sono in mano non al gestore unico ma a più gestori e che non hanno ancora una tariffa. <questo non permette di avere una stima precisa degli interventi necessari (depurazione, completamento rete fognaria, drenaggio urbano). Il secondo aspetto riguarda la laminazione delle piene del fiume. Sono previsti numerosi interventi tramite vasche (una a Milano nel parco Nord, una a Senago, una a Varedo, una a Paderno Dugnano, una a Lentate sul Seveso). Lo stato stanzia 100 milioni di euro per questi interventi ma la delibera del CIPE che dovrebbe renderli effettivi e permettere un crono programma non è ancora in vigore. Oltre alle vasche serve però sancire anche il principio della invarianza idraulica e serve una legge, il cui testo dovrebbe essere in fase di redazione in Giunta.

VII Cultura istruzione formazione comunicazione

Parere favorevole, a maggioranza, della Commissione Cultura alla delibera della Giunta sui criteri e le modalità di assegnazione della "Dote Sport". Il provvedimento prevede una dotazione di 1 milione di euro per i bambini dai 6 ai 13 anni e 1,5 milioni per i ragazzi dai 14 ai 17 anni.

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VIII Agricoltura montagna foreste parchi

- Espresso i parere sul pdl 223 Riforma del sistema delle autonomie della Regione con un emendamento che prevede il passaggio della vigilanza  iittico - venatoria alla Regione tramite gli STER, mantenendo il personale oggi in carico alle province che ha già esperienza sul territorio. - Votato il pdl sugli orti urbani (prima firma PD). Passato all'unanimità. Accolti alcuni emendamenti di M5S, spicca quello che cambia la dicitura "Orti di Expo" in "Orti di Lombardia", al fine che tali progetti non siano legati solo ad Expo ma siano consolidati sul territorio lombardo nel tempo.

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Commissione speciale Antimafia

Una grande vittoria per la legalità, una grande soddisfazione per il M5S Lombardia che raccoglie i frutti di un lungo lavoro. Oggi la Commissione Regionale Antimafia, in seduta congiunta con la Commissione Affari Istituzionali, ha approvato all'unanimità il progetto di legge anticriminalità organizzata di stampo mafioso. Il testo approvato, che andrà in aula il 16 giugno, nasce dalla spinta determinata e costante del M5S sul tema. Il progetto di legge, che ha come relatrice la nostra portavoce Silvana Carcano, è stato depositato a luglio 2014 ed è stato discusso per mesi all'interno di un gruppo di lavoro dedicato. I suoi contenuti, oggi approvati all'unanimità, dimostrano che lavorare con competenza, serietà e trasparenza ripaga e offre un grande servizio ai cittadini. L'accordo unanime raggiunto oggi con la nuova legge, nata da un lungo dibattito e dal deposito di altri due pdl, è la prova che si può fare politica in maniera seria e non ideologica.  Per mesi il Movimento 5 Stelle Lombardia ha lavorato affinché la Regione si dotasse di una legge di contrasto alle mafie. E' evidente che, prima di ogni cosa, bisogna fermare le mafie e rendere puliti e trasparenti i controlli, le nomine e gli appalti. Il nostro progetto di legge contiene numerose novità, ma ciò che più conta è che Regione Lombardia abbia alzato l'asticella della legalità con lo strumento della legge. Certo, non si sconfiggono le mafie solo con le leggi, bisogna poi continuare col fiato sul collo affinché queste leggi abbiano valore concreto. E noi lo faremo. Per scrivere il progetto di legge ci  siamo consultati con magistrati, docenti, forze dell'ordine e associazioni per la legalità: chi più di loro poteva aiutarci a scovare, nelle pieghe del diritto regionale, degli strumenti realmente efficaci? La Lombardia è una regione d'insediamento storico delle organizzazioni mafiose: da decenni ospita e accoglie, in forme e in misure diverse, tutte le più importanti, che vi si sono stabilite non solo per le molte possibilità di arricchimento, attraverso investimenti nelle attività legali (grandi opere, imprese, locali notturni) e illegali, ma anche a causa della scarsa resistenza ambientale. La mafia uccide l'economia. La nostra battaglia contro la criminalità organizzata non si fermerà certo il 16 giugno, dopo l'auspicata approvazione in Aula, anzi, inizierà proprio con questa legge, grazie ai nuovi strumenti che avremo a disposizione: abbiamo in campo un importante lavoro antimafia di cui la legge è solo una parte. Agiremo poi su tutti gli altri campi. Questa legge offrirà alla Regione nuovi strumenti. Non aspetteremo un giorno in più per usarli!

 

Ufficio di Presidenza del Consiglio Regionale

Seduta Ufficio di Presidenza dell'8 giugno 2015

(UdP sta per Ufficio di Presidenza; CR per Consiglio Regionale; Dlgs per Decreto Legislativo, LR per Legge Regionale, DL per Decreto Legge; DUP per Delibera di Ufficio di Presidenza, OdG Ordine del Giorno; DSG Decreto del Segretario Generale; SG Segretario Generale, il Direttore Generale del Consiglio Regionale; PA Pubblica Amministrazione; PO Posizione Organizzativa)

Comunicazioni del Presidente (335 pagine di documentazione)

1. Parere del Collegio dei Revisori dei Conti sullo schema di rendiconto della gestione 2014 del Consiglio regionale
2. Lettera dell'Assessore Sala sull'utilizzo dello spazio Pianeta Lombardia presso EXPO
3. Richiesta Cons. Alessandro Sala di partecipazione ad evento istituzionale a Brescia
4. Deliberazione Corte dei Conti in merito alla spesa per il personale degli Enti territoriali
5. Deliberazione Corte dei Conti in merito agli aspetti ordinamentali e ai riflessi finanziari del riordino delle province

Informative varie (29 pagine)

1. Rendiconti 2012 gruppi consiliari: relazione del Collegio dei Revisori e adempimenti conseguenti
2. Contratto ANSA/Consiglio Regionale: ipotesi nuovo contratto
3. Lettera cons. Violi su progetto di legge semplificazione 
4. Richiesta copie volumetto Statuto e Costituzione da parte del Comune di Inverigo
5. Tappa Franciacorta iniziativa "100 tappe"
6. Forum mondiale Assemblee legislative: prima bozza programma

Verbale seduta precedente (7 pagine di documentazione)

Delibere (96 pagine di documentazione)

1) Definizione dei criteri per la predisposizione dei bandi relativi allo svolgimento dei tirocini e attività di ricerca presso le strutture del Consiglio regionale per l'anno 2016 nonché dello schema di convenzione con Eupolis Lombardia - Approvazione in via definitiva a seguito del parere della VII Commissione consiliare. 

Con questa delibera vengono approvati i criteri per i bandi di selezione dei tirocini e attività di ricerca previsti nel 2016. Voto favorevole di Eugenio Casalino, consigliere del M5S Lombardia e segretario alla Presidenza del Consiglio regionale.

2) Autorizzazione al Garante per l'Infanzia e l'Adolescenza per lo svolgimento della missione a Roma il 10 giugno 2015 per partecipare all'incontro tra i Garanti regionali e i Procuratori della Repubblica presso i Tribunali per i minorenni. 

Con questa delibera si autorizza una missione istituzionale del Garante per l'Infanzia. Voto favorevole di Eugenio Casalino, consigliere del M5S Lombardia e segretario alla Presidenza del Consiglio regionale.

3) Revoca della deliberazione dell'Ufficio di Presidenza 8 settembre 2014 n. 312 'Concessione di patrocinio con contributo del Consiglio regionale all'iniziativa "Arci Corti Film Festival 2^ edizione 2014-2015" organizzata dal Circolo Arci Milan Noeuva di Milano, in programma dal 20 settembre 2014 al 20 febbraio 2015'. 

Revoca del patrocinio concesso in quanto l'iniziativa non è stata organizzata. Voto favorevole di Eugenio Casalino, consigliere del M5S Lombardia e segretario alla Presidenza del Consiglio regionale.

4) Revoca della deliberazione dell'Ufficio di Presidenza 19 maggio 2014 n. 190 'Concessione di patrocinio con contributo del Consiglio regionale alla premiazione del "Torneo al castello", in programma il 2 giugno 2014'. 

5) Revoca della deliberazione dell'Ufficio di Presidenza 13 ottobre 2014 n. 373 'Concessione di patrocinio con contributo del Consiglio regionale all'iniziativa 'Mostra antologica e monografica del critico d'arte giornalista bresciano "Luciano Spiazzi", in programma da novembre a dicembre 2014'. 

Revoca dei patrocini concessi in quanto non sono state rendicontate le iniziative svolte. Voto favorevole di Eugenio Casalino, consigliere del M5S Lombardia e segretario alla Presidenza del Consiglio regionale.

Seguono due delibere di concessione di patrocinio gratuito e una di patrocinio oneroso, Casalino si è astenuto sui primi e ha votato contro ai secondi, come da presa di posizione generale sui patrocini. 

Totale 467 pagine di documentazione.

Eventi

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Cosa sono le P.M.I.

La politica viene costantemente svolta da persone competenti in moltissimi argomenti, ma molto spesso ignare delle realtà delle imprese. Le P.M.I. sono le Piccole e Medie Imprese che sostengono larga parte dell'economia della Società e delle Città.
Senza le P.M.I. non ci sarebbe forse nulla da governare perché non ci sarebbero i fondi necessari a sostenere il bilancio Nazionale ed Europeo. Le P.M.I. costituiscono parte importante dell'economia reale, e senza di loro non sussisterebbero nè grandi Industrie nè banche, nè quindi servizi sociali, organi pubblici, nè Stato. Chi vuole svolgere bene la carriera politica deve conoscere la realtà economica di un'impresa ma spesso crea solo questionari per i commercianti, camere di commercio inefficienti, sistemi di tassazione usurari, complicati e insostenibili, tribunali di giustizia iniqui, e assenza della tutela d'ufficio del credito attivo e passivo delle P.M.I.. Lo scopo di questo sito è riformare la considerazione delle P.M.I. nella classe politica. Se sei un imprenditore con partita i.v.a. qui sei il benvenuto e qui puoi fornire le tue richieste che verranno raccolte in modo sistematico per formare un programma di riforme inderogabili ed urgenti per la tutela della tua realtà lavorativa, che è quella che supporta l'economia di base, ma spesso viene ignorata, sfruttata iniquamente, mortificata, umiliata dalle caste dei poteri forti che restano ignari di questi valori. Facciamo massa critica e attiviamoci per definire le nostre necessità. Cavalchiamo la storia adesso. EF