| | | Non saremo all'inaugurazione di Expo | | Il M5S Lombardia ha declinato l'invito a presenziare agli eventi inaugurali di Expo 2015. "Il MoVimento 5 Stelle, - hanno spiegano i nove portavoce regionali in una missiva - come dimostrato dalle costanti e continue battaglie, fuori e dentro le istituzioni, dalle denunce di sprechi di denaro pubblico, di conflitti d'interesse e di cementificazione isterica, dalla sottolineatura dell'incoerenza di un tema perseguito solo a livello comunicativo e sconfessato dalla scelta dei partner commerciali, non si sente rappresentato da questa manifestazione universale e, pertanto, nessuno dei componenti del gruppo regionale parteciperà agli eventi inaugurali". E aggiungono: "Nonostante la nostra visione critica su questa manifestazione universale, che, per come è stata pensata crediamo fungerà più da imbuto verso la sola Milano e l'anonima area di Rho-Pero piuttosto che da porta d'accesso alle bellezze del nostro paese, ci auguriamo comunque che l'afflusso di visitatori previsto possa realmente tramutarsi in una spinta positiva per il turismo e l'economia di tutti i territori italiani". | | Aziende escluse illegalmente da appalti Expo: arriva la sentenza del TAR | | La sentenza del TAR della Lombardia divulgata questa settimana rivela un'anomalia nell'attribuzione dei poteri all'Anac, col DL 90. Anomalia che abbiamo denunciato, registrando la chiusura delle altre forze politiche, e oggi ne vediamo gli effetti. In tema di Expo, il commissariamento del solo appalto sotto indagine della Procura non è sufficiente a fare un cambio di marcia rispetto a chi ottiene appalti in maniera illecita, e ha generato confusioni giudiziarie. Con quel decreto e con l'attuale Codice contratti pubblici la situazione che si è venuta a verificare ha dell'assurdo. Perché, commissariando il solo appalto, senza estromettere dai lavori l'azienda che ha vinto illegalmente, lo Stato certifica come più conveniente, comunque, il partecipare in maniera scorretta alle gare pubbliche. E di conseguenza l'azienda pulita continuerà a non ottenere quell'appalto, subendo una distorsione della libera concorrenza che premia gli affari sporchi. A poco conta la confisca degli utili per le spese processuali, se poi quelle aziende continuano ad operare in barba a chi ha partecipato in maniera corretta. E così ora Expo dovrà pagare circa 1 milione di euro, soldi pubblici, cioè nostri. Perché non si è riusciti a prevedere, come chiedevamo, che il decreto 90 escludesse dall'appalto l'azienda "toccata" dalla Procura, assegnando con immediatezza al secondo arrivato la titolarità dei lavori? Expo avrebbe potuto estromettere Maltauro, ma senza il passaggio normativo da noi richiesto, l'azienda estromessa avrebbe fatto ricorso e, nel frattempo, in attesa di sentenza, i lavori si sarebbero fermati. E, guardando la questione con gli occhi di chi doveva portare a compimento il cantiere, non si sarebbe arrivati in tempo per Expo. La politica superficiale dei partiti ha sbagliato più volte. Illudendosi di poter realizzare una grande opera con un Codice appalti come quello attuale, con un tasso di corruzione patologico, e non certo fisiologico, e con un Paese che necessitava di tante piccole opere urgenti. Ma ha sbagliato anche e soprattutto cercando di correggere le miopie politiche, pasticciando con interventi legislativi che dimostrano oggi che, ancora, paga di più vincere illegalmente. Quel milione di euro non dovrebbe essere pagato da Expo coi nostri soldi ma dai partiti politici che hanno sempre voluto e osannato l'esposizione universale, senza mai svolgere un reale supporto di controllo della legalità, nemmeno con gli strumenti di sindacato ispettivo che avrebbero consentito un intervento del Governo risolutivo e non "pasticciato". Nell'era in cui nessuno è responsabile di nulla, né di Expo né del dopo Expo, i partiti politici sono i principali colpevoli di questa emorragia di soldi pubblici, incapaci di capire quali sono le reali esigenze del Paese. Paghino i partiti il ricorso vinto dalla seconda in lista. (Silvana Carcano – Portavoce regionale M5S Lombardia) | | Pedemontana: si muove l'unione europea | | La Commissione Europea ha risposto oggi, 23 aprile 2015, all'interrogazione a firma Eleonora Evi, europarlamentare del M5S, sulla defiscalizzazione di Pedemontana. L'interrogazione, in particolare, chiedeva "se la delibera del CIPE, pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale in data 30.1.2015" che ha stanziato a Pedemontana "un contributo pubblico a fondo perduto, necessario per il riequilibrio del piano economico-finanziario, che ammonta a 393 milioni di euro", "sia in linea con le disposizioni applicabili agli aiuti di Stato". Nella risposta di Margrethe Vestager, Commissario UE alla Concorrenza, si legge: "La Commissione ha chiesto informazioni e chiarimenti alle autorità italiane, compresa la delibera del Comitato interministeriale per la programmazione economica (CIPE) del 1º agosto 2014 concernente l'Autostrada Pedemontana. Le informazioni non sono ancora pervenute e, una volta ricevute, esse dovranno essere sottoposte a valutazione dettagliata da parte della Commissione. Pertanto la Commissione non è ancora in grado di stabilire se la misura notificata costituisca un aiuto di Stato ai sensi dell'articolo 107, paragrafo 1, del trattato sul funzionamento dell'Unione europea. Qualora tale misura costituisse aiuto di Stato, la Commissione adotterà le misure necessarie, in linea con le norme sugli aiuti di Stato dell'UE." L'eurodeputata del M5S Eleonora Evi commenta: "Siamo riusciti ad ottenere l'attenzione della Commissione Europea sull'ennesima grande opera inutile del nostro Paese, sottolineando una questione, quella dei finanziamenti pubblici ad un'opera che doveva essere in gran parte pagata dai privati, tutt'altro che secondaria. Ora la Commissione Europea faccia tutti gli approfondimenti del caso e vada fino in fondo per verificare che non si tratti di un aiuto di Stato illecito." Per il consigliere regionale M5S Gianmarco Corbetta, che ha collaborato con Evi alla stesura dell'atto, si tratta di un'ottima notizia: "Il momento della verità per Pedemontana è fissato per gennaio 2016: entro quella data, così stabilisce il Cipe, si dovrà pervenire al "closing finanziario" dell'intera opera ma ad oggi mancano all'appello quasi 5 miliardi di euro ed è davvero irrealistico pensare di riuscire a reperirli: i finanziatori privati hanno già dimostrato di non credere in quest'opera; se entro quella data non si riuscisse ad arrivare il closing, anche la defiscalizzazione verrebbe ritirata. Ma una bocciatura da parte dell'Unione Europea della defiscalizzazione – fortemente voluta da Renzi e Maroni – potrebbe accorciare i tempi di questa lunga agonia finanziaria di Pedemontana, decretando una volta per tutte la parola fine su questa inutile e fallimentare infrastruttura, con buona pace del Ministro Del Rio che ha recentemente mantenuto Pedemontana tra le opere strategiche del nostro Paese. Ora si provveda a realizzare le opere di compensazione ambientale per le tratte già realizzate e a chiudere i cantieri con il minor danno possibile per i cittadini e per il nostro territorio." | | Il Consiglio regionale si è riunito martedì 21 aprile 2015 e ha discusso di: Commercio equo e solidale: bene la legge ma che incoerenza dai partiti dell'Expo. C'è soddisfazione tra le fila del Movimento 5 Stelle della Lombardia per il progetto di legge in favore del riconoscimento e sostegno delle organizzazioni di commercio equo e solidale votato stamattina in all'unanimità dall'aula. "Una soddisfazione doppia per il Movimento 5 Stelle, cofirmatario dell'iniziativa consiliare – dichiara il portavoce Stefano Buffagni – perché il provvedimento nasce da una raccolta firme dei cittadini al di fuori dalle istituzioni. Evidentemente il modus operandi del nostro movimento, che sta riavvicinando le persone alla politica, sta diventando un modello di riferimento. Ci auguriamo che anche altre iniziative che provengono dal "mondo reale" possano essere prese in considerazione e non lasciate nel cassetto ad ammuffire, come sta accadendo a Roma con il provvedimento per la richiesta di un "Parlamento Pulito" e l'abolizione della legge Gasparri già in agenda". Non manca però una visione critica d'insieme. "Ancora una volta i consiglieri di questo Consiglio dimostrano tutta la loro incoerenza nell'attività legislativa, – prosegue il Capogruppo M5S Dario Violi in merito al provvedimento – con la mano sinistra vogliono promuovere il commercio equo e solidale, quindi basato su sostenibilità e filiera corta, quando con la mano destra hanno sostenuto partner commerciali di Expo che nulla hanno a che vedere con il tema della manifestazione "Nutrire il pianeta". Siamo soddisfatti per questo provvedimento perché raccoglie uno dei punti cardine del nostro movimento, purtroppo, grazie all'incoerenza di partiti, questo principio non sarà una priorità per la manifestazione universale ormai alle porte" – conclude Dario Violi. Carrozzieri, risoluzione positiva ma non basta: le lobby delle assicurazioni contano più dei Consigli Regionali. "Come al solito il governo centrale gioca con le parole, parla di libera concorrenza e poi nei fatti va nella direzione opposta". Così Dario Violi, capogruppo del M5S Lombardia, commenta la risoluzione per la tutela del settore dell'autoriparazione, ovvero dei carrozzieri, a cui le lobby delle assicurazioni "impongono" il listino prezzi delle riparazioni, non riuscendo più ad agire in un regime di libero mercato. "Noi abbiamo il dovere di difendere le nostre imprese, – continua Dario Violi – per questo servirebbe un provvedimento ben più forte di una risoluzione che poi viene abbandonata nei cassetti dei palazzi romani dove le regole del gioco le scrivono le lobby." "Purtroppo non è una novità che a Roma le corporazioni contano più dei Consigli Regionali. Infatti il M5S aveva richiesto espressamente ai parlamentari di venire in Commissione qui in Regione per parlare con i carrozzieri e rendersi conto di persona della vessazione che stanno subendo." "Temiamo, ancora una volta, se i parlamentari non raccoglieranno il nostro appello, che questa risoluzione si tramuti in un nulla di fatto, con il governo che volterà le spalle a lavoratori che, in questo sistema, non sono altro che "prestatori di manodopera per le grandi lobby delle assicurazioni". | | III Sanità Lunedì 20 aprile Era programmata una seduta in cui l'assessore alla sanità rispondeva alle ITR depositate dai consiglieri dei vari gruppi. Incontro disdetto all'ultimo minuto. Mercoledì 22 aprile PAR N. 66 "DEFINIZIONE DELLA NUOVA UNITÀ D'OFFERTA SOCIOSANITARIA RESIDENZIALE A BASSA INTENSITÀ ASSISTENZIALE PER LA CRONICITÀ NELL'AREA DELLE DIPENDENZE. INDIVIDUAZIONE DEI REQUISITI SPECIFICI DI ESERCIZIO E DI ACCREDITAMENTO" Tutti i membri della commissione (Paola Macchi per M5S) hanno espresso parere positivo. Nel dibattito che ha anticipato il voto sono state messe in luce considerazioni sulle nuove dipendenze le cosiddette "immateriali" ( come la dipendenza da computer, cibo ect..)e sul fatto di farle rientrare all'interno dei LEA regionali. Su questi argomenti Paola Macchi e Dario Violi depositeranno lunedì una risoluzione in commissione. Doveva seguire: Audizione con Fondazione Maugeri in merito al Piano di ristrutturazione aziendale e all'esposizione debitoria della Fondazione stessa Ma anche questa è stata disdetta all'ultimo minuto. La motivazione è stata quella di: "…concomitanti interlocuzioni subentrate con la Magistratura e la Corte dei Conti, circa la definizione del Piano Industriale, non ancora completo." ( vedi comunicato stampa) IV Attività produttive e occupazione La Commissione si è riunita Giovedì 23 per svolgere ulteriori Audizioni sulla PDA 27 (Indirizzi regionali per il riordino del sistema di diffusione della stampa quotidiana e periodica), per nominare il relatore del PDL 241 (Qualità, innovazione e internazionalizzazione nei sistemi di istruzione, formazione e lavoro in Lombardia), nonché per dar seguito al Gruppo di Lavoro sul PDL 236 (Politiche regionali in materia di turismo e attrattività del territorio Lombardo). La PDA 27, su cui già si erano espresse le organizzazioni sindacali e ANCI, è stata oggetto di ulteriori osservazioni da parte di un importante distributore lombardo di quotidiani e periodici, il quale ha sostanzialmente ribadito quanto espresso dai sindacati con riguardo alle perplessità circa la sostituzione del regime DIA con quello SCIA per l'istituzione di nuove rivendite di quotidiani, le quali – stante la saturazione del mercato – rischierebbero di compromettere ulteriormente la già scarsa redditività di un presidio territoriale per la diffusione della cultura. Al termine dell'audizione si è svolta una seduta congiunta con la Commissione Cultura e Formazione dove l'assessore alla Formazione e Lavoro – Valentina Aprea – ha illustrato i contenuti del PDL 241 sulla riforma dei sistemi di istruzione e formazione, nonché delle politiche attive per il lavoro in Lombardia (su cui, più dettagliatamente, si veda il rapporto della Commissione VIIa). A chiusura dei lavori si è dunque rapidamente aggiornato il GdL sul PDL 236, stabilendo la tabella di marcia per l'esame delle osservazioni raccolte nelle scorse audizioni, cui seguirà il confronto tra i gruppi politici con i propri emendamenti e, dunque, un nuovo ciclo di audizioni sul testo emendato. VII Cultura istruzione formazione comunicazione Alla seduta di giovedì 23 aprile della VII commissione ha partecipato l'assessore Valentina Aprea. L'assessore ha illustrato il pdl di iniziativa del Presidente della Giunta regionale "Qualità innovazione ed internalizzazione nei sistemi di istruzione, formazione e lavoro in Lombardia". Il pdl prevede 4 articoli che vanno a modificare le leggi regionali la n. 19 del 2007 relativa a "Norme sul sistema educativo, di istruzione e formazione della regione Lombardia" e la legge n. 22 del 2006 sul "Il mercato del lavoro in Lombardia". Tra i principali obiettivi che la giunta vuole introdurre con questa legge vi è la diffusione di un nuovo tipo di cultura nel sostenere una forte alleanza sistemica tra scuola e lavoro. Il sistema duale introdotto ne è l'espressione. Viene promossa l'alleanza scuola e mondo del lavoro attraverso lo sviluppo di un sistema educativo che permetta un'integrazione dell'apprendimento in aula con quello in azienda. Nelle prossime sedute della commissione si proseguirà sul tema con le audizioni e le osservazioni che potranno essere presentate dai vari gruppi. Il pdl dovrebbe arrivare in aula nel corso del mese di giugno. | | Ufficio di Presidenza del Consiglio Regionale | | Seduta Ufficio di Presidenza del 20 aprile 2015 (UdP sta per Ufficio di Presidenza; CR per Consiglio Regionale; Dlgs per Decreto Legislativo, LR per Legge Regionale, DL per Decreto Legge; DUP per Delibera di Ufficio di Presidenza, OdG Ordine del Giorno; DSG decreto del Segretario Generale; SG Segretario Generale, il Direttore Generale del Consiglio Regionale; PA Pubblica Amministrazione) Comunicazioni del Presidente (48 pagine di documentazione) 1. Riconoscimenti "Un Consiglio per la buona politica". 2. Verbali del Collegio dei revisori dei conti del 27 marzo, 31 marzo e 2 aprile 2015. 3. Sintesi della sentenza n. 50/2015 della Corte Costituzionale predisposta dal Servizio Assistenza legislativa e legale. Informative e verbale (45 pagine di documentazione) 1. Piano delle ricerche del Consiglio Regionale 2015 2. Sintesi tappa Valchiavenna del CR 3. Eventi istituzionali vari 4. Verbale seduta precedente Delibere (504 pagine di documentazione) 1) Variazione delle previsioni di competenza e di cassa del bilancio di previsione finanziario per gli anni 2015-2016-2017 per il funzionamento del Consiglio regionale, del documento tecnico di accompagnamento e del bilancio finanziario gestionale. Variazione di bilancio molto corposa, con cui si interviene su diversi capitoli di entrata e spesa del bilancio del Consiglio. Non trovando motivazioni tecniche e normative contrarie, Eugenio Casalino, consigliere segretario alla Presidenza del M5S Lombardia, propone voto favorevole alla delibera. 2) Approvazione dello schema di rendiconto del Consiglio regionale per l'esercizio finanziario 2014. Sullo schema di rendiconto 2014 del Consiglio abbiamo approfondito nei dettagli la documentazione molto corposa e complessa e abbiamo chiesto chiarimenti agli uffici su diversi capitoli di entrata e spesa. I chiarimenti ci sono stati forniti, ma resta una posizione molto critica nei confronti di diverse voci di bilancio, una su tutte quella dei patrocini onerosi, che tornano a crescere nel 2014, dopo essersi ridotti nel 2013 (da 318 mila euro a 452 mila). Poi ci sono le spese postali che aumentano da 12 mila euro a quasi 50 mila euro (ma la posta certificata cosa è stata inventata a fare?), le trasmissioni radio-tv che aumentano da 2 mila a 20 mila euro, e una quota di avanzo di bilancio restituita alla Giunta pari a 7 milioni e 800 mila euro. Davvero una cifra eccessiva, che denota scarsissima capacità di programmazione nella gestione del bilancio. Ad esempio, le spese di funzionamento (c.d. facility, che comprendono servizi di portierato, vigilanza, pulizia, facchinaggio, traslochi e supporto al funzionamento degli uffici, manutenzione immobili, impianti, apparati di rete e telefonici, utenze varie) sono state stimate a inizio anno in 5 milioni e 680 mila euro, a consuntivo riscontriamo invece una spesa di poco più di 3 milioni di euro, quasi la metà della spesa prevista. Tutte motivazioni che giustificano il voto contrario sulla delibera di Eugenio Casalino, consigliere segretario alla Presidenza del M5S Lombardia. 3) Approvazione delle missioni valutative 2015 promosse dalle Commissioni consiliari e dal Comitato Paritetico di Controllo e Valutazione, ai sensi dell'art. 111, comma 2, del Regolamento generale del Consiglio regionale. Con questa delibera si propone di autorizzare tre missioni valutative già approvate dal Comitato Paritetico di Controllo e Valutazione: "Le misure regionali per l'internazionalizzazione delle imprese: esperienze e risultati", "Esiti degli incentivi per l'insediamento di giovani agricoltori", "Il sostegno al reinserimento sociale e lavorativo dei detenuti in Lombardia". Le missioni valutative vengono affidate ad Eupolis con una spesa di 75 mila euro. Obiettivo di queste missioni è quello di valutare gli effetti delle leggi regionali e di individuare adeguate misure correttive. Per quanto verificato con le missioni già svolte sulle misure di sostegno all'acquisto della prima casa e sulla legge relativa al consumo di suolo, con la formula della ricerca affidata ad enti esterni non si può dire che l'obiettivo venga raggiunto perchè rimangono evidenti le criticità. Sulla materia c'è ampia bibliografia dove viene specificamente espresso che le valutazioni devono coinvolgere direttamente gli interessati possibilmente senza intermediari, inoltre il risultato di queste missioni non ha un effetto pratico sulle leggi che potrebbe risultare anche dirompente. Il M5S Lombardia andrà ad evidenziare il problema intanto astenendoci dal votare la delibera. 4) Pubblicazione ai sensi dell'art. 19 della legge regionale 4 dicembre 2009, n. 25, dei dati relativi alle nomine e alle designazioni di competenza del Consiglio regionale effettuate nell'anno 2014, della situazione patrimoniale e dei redditi dei soggetti nominati o designati, nonché degli incarichi cessati nel medesimo anno. Presa d'atto. Voto favorevole di Eugenio Casalino, consigliere segretario alla presidenza di M5S Lombardia. 5) Realizzazione della mostra espositiva in occasione del settantesimo Anniversario della Liberazione. La mostra si terrà in Consiglio dal 28 aprile al 14 maggio. Costo previsto circa 2.000 euro. Voto favorevole di Eugenio Casalino, consigliere segretario alla presidenza di M5S Lombardia.. 6) Autorizzazione all'utilizzo del marchio istituzionale del Consiglio regionale da parte del Gruppo Anonimo genitori onlus per l'evento "In 500 ad Castrum Leonis" che si terrà domenica 26 aprile 2015 a Castelleone (CR)". Presa d'atto. Voto favorevole di Eugenio Casalino, consigliere segretario alla presidenza di M5S Lombardia. Seguono 2 delibere di concessione di patrocinio gratuito e 3 di patrocinio oneroso, astenuto sulle prime e contrario sulle seconde come da nostra presa di posizione generale sui patrocini. Totale 597 pagine di documentazione analizzate. | | | | | | | |