venerdì 6 marzo 2015

La settimana del Movimento 5 Stelle Lombardia - 27 febbraio - 6 marzo 2015

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27 febbraio|6 marzo 2015
In questo numero
 

In evidenza

Lo scorso dicembre avevamo denunciato che la Regione Lombardia avrebbe speso 240 mila euro per mantenere l'eliporto di Palazzo Lombardia, un ecomostro inutilizzabile simbolo della delirio di onnipotenza di Formigoni. La settimana scorsa la Giunta Regionale ha dato mandato a Infrastrutture Lombarde per la gestione e manutenzione dell'elisuperficie di proprietà regionale per "ripristinare la piena operatività all'impianto, al fine di assicurarne l'adeguata valorizzazione" riconoscendo a "ILSPA l'importo massimo di €. 129.295,60 per lo svolgimento delle attività".

Corte dei Conti: in Lombardia la corruzione amministrativa è una calamità

"Siamo soddisfatti del lavoro Corte della Corte dei Conti che va sostenuto e con tutti i mezzi. Siamo anche soddisfatti per il riconoscimento meritorio, nella Relazione del Procuratore regionale Antonio Caruso  "della frequenza di segnalazioni da parte di privati o consiglieri di minoranza". Ci siamo rivolti in più occasioni alla Corte trovando terreno fertile. I dati diffusi sono però indecenti e confermano, ancora una volta, l'ampiezza dei fenomeni di corruzione e concussione nella pubblica amministrazione in Lombardia. Il malcostume e la corruzione dilagano e per i cittadini lombardi tutto questo rappresenta un grande costo sociale ed economico. E' importante la prevenzione a partire dagli enti locali dove si insinuano fenomeni corruttivi diffusi", così Andrea Fiasconaro, capogruppo del Movimento 5 Stelle della Lombardia.

"Dall'altra parte  – continua – non basta l'ennesima promessa di Maroni che ha confermo il suo impegno e quello della Giunta per una gestione finanziaria, di Regione Lombardia, all'insegna della legalità, della trasparenza, dell'integrità e dell'etica pubblica. Non basta: la Regione deve perseguire il malcostume al suo interno".

Stefano Buffagni, consigliere del Movimento 5 Stelle della Lombardia, conclude: "Maroni traduca le parole in fatti e sull'osceno scandalo dei rimborsi pazzi agli ex consiglieri, una contestazione da 1.375.884,13 euro, porti la Regione a costituirsi parte civile contro gli ex politici che hanno usato risorse pubbliche per fini privati".

Le intercettazioni imbarazzanti dell'Assessore Sala

Il Movimento 5 Stelle della Lombardia ha chiesto formalmenteoggi al presidente del Consiglio regionale Raffaele Cattaneo che l'Assessore alla Casa, Housing sociale, Expo 2015 e Internazionalizzazione delle imprese Fabrizio Sala venga a riferire in aula alla prima seduta del consiglio regionale.  Una conversazione telefonica del 2010 riportata da L'Espresso tra lo stesso Sala e Angelo Narducci, imprenditore edile condannato a gennaio in primo grado ad un anno e quattro mesi per false bonifiche avvenute sul territorio dellaProvincia di Monza e Brianza, rivelerebbe che tra i presunti beneficiari dei "favori" resi da Narducci possa esserci anche l'Assessore. 
Per Gianmarco Corbetta, consigliere del Movimento 5 Stelle della Lombardia, "Sala deve chiarire al prossimo Consiglio regionale utile, il 10 marzo, la sua posizione, al fine di garantire la massima trasparenza nei confronti dei cittadini da parte di chi amministra la Regione Lombardia. Nell'intercettazione riportata da "L'Espresso" Il costruttore gli dice: "Devo darti un mucchio di soldi per quel conto che mi avevi aperto lì" e Sala e ripete sei volte: "Hai ragione". Questa vicenda è molto seria e non può rimanere relegata alle pagine di un giornale senza un chiarimento in sede istituzionale. Su quelle parole occorre fugare ogni dubbio. Nel caso le spiegazioni non dovessero essere convincenti, chiederemo a gran voce le dimissioni dell'Assessore".
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Il buco nero di Aler Milano

E' stata presentata lunedì in seduta pubblica la relazione finale della Commissione di Inchiesta di Regione Lombardia sul dissesto finanziario di ALER Milano, commissione di cui sono componenti anche due Consiglieri regionali M5S: Iolanda Nanni ed Eugenio Casalino.

Il M5S Lombardia rivendica il suo apporto sostanziale ed essenziale nella stesura della relazione, alla quale ha contribuito sin da subito attraverso la richiesta (che è stata recepita) di suddividere le cause del dissesto finanziario in due macrocategorie: cause "esogene" (cioè "fattori esterni" assimilabili a tutte le ALER lombarde) ed "esogene" ("fattori interni", cioè tipici dell'ALER Milano e direttamente correlati alla gestione di ALER MILANO).

Il M5S Lombardia ha poi focalizzato la propria disamina sulle c.d. cause "endogene", cioè le cause del dissesto direttamente correlate alla gestione interna di ALER Milano e delle sue partecipate, nonché correlate all'

espletamento (o mancato espletamento) da parte di Regione Lombardia della sua legittima funzione di indirizzo, coordinamento e controllo dell'ente.

Ed è proprio grazie al recepimento delle nostre plurime integrazioni/osservazioni, che si sono potute ben evidenziare gravi criticità alla base del dissesto finanziario di ALER Milano: un'azienda in cui è mancata una gestione diligente da "buon padre di famiglia".

Fra i fattori che hanno determinato l'abnorme dissestola mala gestione finanziaria, la sottoscrizione di "titoli tossici" (contratti derivati) che hanno provocato perdite milionarie, le disastrose speculazioni edilizie avviate con "azzardo" pur conoscendo la grave situazione dell'ente, la mancata manutenzione del patrimonio immobiliareavviato ormai verso un degrado stimabile in oltre un miliardo e duecento milioni di euro (dati Due Diligence BDO), lasubalternità del Consiglio di Amministrazione rispetto al Direttore Generale, nonché la subalternità di ALER stessa rispetto a Regione (nonostante ALER sia formalmente, ma non di fatto, autonoma e indipendente rispetto alla politica), la mancanza di efficaci controlli regionali nonostante le relazioni del collegio dei Sindaci di ALER MI stessa nonché della controllata ASSET segnalassero criticità già da anni, la mancata costituzione di un Fondo pensioni integrativo per il quale ALER ha contratto un mutuo di 30 milioni di euro, la contorta gestione del personale, il gioco di scatole cinesi fra ALER Milano e le sue aziende partecipate a partire da ASSET, le incongruenze e le zone d'ombra nei bilanci di ALER Milano, nonché le incongruenze e riclassificazioni di voci di bilancio ALER Milano/Asset che non coincidono e che, per il futuro, andrebbero rese oggetto di una riconciliazione puntuale pianificata.

Al riguardo, la Consigliera regionale M5S Iolanda Nanni dichiara: "Durante lo svolgimento della Commissione di inchiesta regionale su ALER Milano, molti degli auditi, che – non dimentichiamolo – sono parte in causa nel dissesto dell'azienda, hanno cercato di scaricare la responsabilità dei problemi finanziari aziendali sulla morosità e sulle occupazioni abusive, nell'evidente tentativo di mettere in secondo piano le responsabilità dei vertici ALER MI nonché di Regione Lombardia. Si sono tuttavia "scordati" di evidenziare che una parte di quella morosità che adducevano a causa del dissesto finanziario è direttamente correlata a una grave inefficienza aziendale (cfr. Corte dei Conti, due diligence BDO, Relazione 2012 del Politecnico di Milano)

Il contributo del M5S alla relazione finale della Commissione è consistito precisamente nell'evidenziare, al contrario, che oltre alla morosità anche la mala-gestione finanziaria, imputabile ai vertici aziendali, nonché la cattiva politica, sia nella fase di indirizzo sia nella fase di controllo, hanno giocato un ruolo nell'attuale dissesto finanziario, a nostro giudizio un ruolo preponderante.

Per facilitare la comprensione del contributo del M5S alla relazione finale, abbiamo allegato copia della relazione stessa con evidenziati tutti i passaggi inseriti grazie a nostre integrazioni: in tal modo si potrà cogliere, a colpo d'occhio, oltre che da una attenta lettura, il ruolo svolto dal M5S. Aggiungo che tutte le nostre integrazioni al lavoro della Commissione non sono il frutto di mere speculazioni politiche, bensì di un lavoro di analisi interamente basato e suffragato dai documenti: bilanci, relazioni dei collegi sindacali, delibere della Corte dei Conti, due diligence BDO e relazione EUPOLIS, verbali delle audizioni. Ognuna delle nostre denunce è suffragata da prove documentali non opinabili.

Le nostre conclusioni sono che la morosità ha giocato un ruolo marginale nel dissesto di ALER Milano, la cui responsabilità principale è dovuta alla mala-gestione sia organizzativa che finanziaria.

Sul lato organizzativo, abbiamo un'azienda che negli ultimi dieci anni ha creato un gioco di scatole cinesi con aziende partecipate controllate da ALER MI stessa che operavano con logiche speculative, attraverso scelte che presentavano in nuce un alto rischio imprenditoriale (e un forte rischio legato alla effettiva realizzazione) a partire da ASSET, logiche peraltro rivelatesi fallimentari, basti citare ad esempio il PRU di Pieve Emanuele, cofinanziato per decine di milioni di euro, ad oggi non realizzato per cui non vi è evidenza di come siano state impiegate le ingenti risorse finanziarie investite.

ASSET inoltre è un'azienda che rischia il fallimento, come segnalato già da anni dal Collegio dei revisori dei contisenza che ALER ad oggi abbia intrapreso alcuna azione cautelativa a riguardo.

Grazie alle analisi del M5S Lombardia ed alle domande poste agli auditi, abbiamo infatti riscontrato che, non solo ALER Milano non è intervenuta di fronte al dissesto finanziario della controllata ASSET, ma negli anni ha continuato a fornire garanzie su tutti i mutui e debiti contratti da ASSET, che ammontano attualmente a 145 milioni di euro! In caso di un probabile se non certo fallimento di ASSET, ALER Milano si troverà quindi a doverne garantire l'intera esposizione finanziaria! Al riguardo è importante sottolineare che di fronte ai bilanci disastrosi di ASSET mai e poi mai gli istituti di credito avrebbero concesso nuovi prestiti ad ASSET stessa in mancanza della garanzia di ALER Milano: ci chiediamo se questa sia una governance saggia e previdente. A pochi anni dalla sua creazione, ASSET ha bilanci insostenibili e lascerà quasi sicuramente ad ALER Milano un'eredità di 145 milioni di euro di debiti il cui costo finale ricadrà sui cittadini.

ASSET è solo il caso più eclatante, ma non l'unico, sulla mala gestione finanziaria. Un altro buco nero evidenziato grazie alle nostre integrazioni è costituito dai titoli tossici (contratti derivati) stipulati da ALER e che hanno prodotto ogni anno e continuano incessantemente a produrre costanti perdite in bilancio per svariati milioni di euro. Non solo, la due diligence BDO ha evidenziato che questi titoli tossici provocheranno perdite finanziarie milionarie anche nei prossimi anni, consigliandone quindi la risoluzione contrattuale. Ciò nonostante, e nonostante il fatto che anche nelle audizioni della Commissione di inchiesta regionale, abbiamo sottoposto ai passati ed attuali vertici ALER domande sull'opportunità di chiudere i contratti derivati, ALER non ha predisposto ad oggi nessun piano di rientro dai titoli tossici e nessuna risposta positiva ci è stata data in tal senso. Che senso ha se ALER Milano commissiona, pagandoli, rapporti e relazioni per avere indicazioni su come perseguire una buona gestione e raddrizzare le storture, se poi ignora le risultanze di tali relazioni e rapporti?

Anche i rapporti della Corte dei Conti, da noi accuratamente vagliati, segnalano l'anomalia di ALER Milano rispetto alle ALER delle altre Provincie lombarde: infatti la Provincia di Milano, rispetto a tutte le altre Provincie lombarde, ha indicatori molto bassi nella performance della gestione dell'edilizia pubblica. In particolare, i molti contratti di quartiere stipulati in Provincia di Milano risultano quasi tutti non ultimati, con ingenti investimenti stanziati ma non ancora utilizzatiTale situazione si verifica in modalità così rilevante solo in Provincia di Milano, per cui è lecito chiedersi se sia dovuta a una mera casualità oppure anche in questo caso a mala gestione.

Quindi abbiamo una situazione in cui, a partire quanto meno dal 2004, ALER Milano azzarda l'idea di attivare tutta una serie di Contratti di Quartiere e programmi c.d. "complessi" per importi finanziari enormi, in parte finanziati da ALER stessa con la sottoscrizione di una serie di mutui, in parte co-finanziati da Regione Lombardia o dal Governo centrale –un enorme fiume di danaro pubblico -, e a distanza di anni, molti di tali progetti risultano non ancora ultimati ed anzi in quelle aree si è assistito a un progressivo ulteriore degrado rispetto allo stato in cui si trovavano all'atto della pianificazione. Programmi redatti, per stessa ammissione dell'ex DG ALER Milano, in tutta fretta perché "bisogna raccogliere l'acqua quando piove", programmi che presentavano in nuce un alto rischio di imprenditorialità e scarse possibilità di realizzazione, non certo per la crisi in atto ma per la stesse criticità legate all'azienda ALER MILANO.

Al contempo, mentre ALER si indebitava per la realizzazione di tutti questi progetti dagli esiti finali non ancora verificabili e quantomeno dubbi, il patrimonio immobiliare ALER si avviava ad un progressivo degrado per mancate manutenzioni sia ordinarie che straordinarieIl valore complessivo di tale degrado è stimato dalla due diligence BDO in oltre un miliardo e duecento milioni di euro: una cifra da capogiro. Chi pagherà il risanamento di questo degrado miliardario? Perché ALER Milano negli ultimi 15 anni invece di procedere ad una programmazione coerente, complessiva ed organica di manutenzione del patrimonio immobiliare, si è gettata a capofitto in operazioni immobiliari rischiose e dagli esiti dubbi? Cosa può pensare un cittadino che veda la piana desolata di edifici degradati e abbandonati di Pieve Emanuele, dove avrebbero dovuto costruire un quartiere residenziale di cui non c'è la minima traccia, mentre al contempo il patrimonio ALER esistente versa in una situazione di indecente degrado? Cosa dovrebbero pensare quelle famiglie di cittadini onesti ma bisognosi che non possono accedere all'edilizia pubblica perché migliaia di alloggi ERP non sono accessibili in quanto non a norma? Dovrebbero forse pensare che il diritto alla casa viene dopo gli appetiti speculativi, che gli alloggi non sono stati messi a norma e quindi agibili perché ingenti finanziamenti sono andati altrove, vale a dire in speculazioni fallimentari che hanno peraltro ingenerato un continuo ulteriore indebitamento?

Questi sono solo i punti principali delle numerose integrazioni alla relazione finale della Commissione di Inchiesta: anche solo da questi brevi cenni risulta evidente che esistono enormi responsabilità politiche in capo a Regione Lombardianonché altrettante gravi responsabilità sulla gestione aziendale in capo ai dei vertici ALER MILANO e delle sue partecipate, in particolare ASSET. Si tratta di un'esposizione finanziaria pesantissima, che indubbiamentesi poteva evitare.

Speculazioni immobiliari Chi ripagherà i cittadini ora?

E' sicuramente necessaria una immediata riformulazione radicale della governance di ALER Milano, che deve assolutamente essere sottratta alla spartizione partitocratica e affidata al merito e alle competenze, inoltre va radicalmente rivisto lo statuto e le finalità dell'azienda, che non possono ricomprendere la speculazione finanziaria e immobiliare e che invece dovrebbero essere esclusivamente rivolte al diritto alla casa e alle reali esigenze della cittadinanza".

A seguito della riforma 2013, come proposto dal progetto di legge presentato dal M5S Lombardia, sono stati soppressi i consigli d'amministrazione, ma non sono stati introdotti meccanismi di controllo e bilanciamento dello strapotere affidato ai Direttori Generali. Bisogna pertanto intervenire nuovamente e più efficacemente, come proposto dal M5S Lombardia, già nel 2013 per introdurre un sistema di governance in grado di evitare simili sprechi di danaro pubblico che comportano ricadute gravissime principalmente sulle categorie deboli dei cittadini, quelle che oggi – anche a causa di questo grave dissesto ALER Milano – non riescono più accedere al diritto all'abitazione.

Altre notizie

Consiglio regionale

Il Consiglio regionale ha discusso numerose mozioni, interpellanze e interrogazioni. Ecco, in estrema sintesi, il lavoro di M5S Lombardia. 

Graduatorie concorsi e mobilità ASL. Il Consiglio regionale lombardo ha discusso un'interrogazione del M5S all'Assessore alla Sanità sul tema delle graduatorie dei concorsi pubblici e della mobilità nelle aziende sanitarie. Con l'interrogazione abbiamo chiesto conto della delibera della Giunta che avrebbe dovuto prevedere lo scorrimento delle graduatorie dei concorsi pubblici delle aziende sanitarie. La Regione Lombardia ha inserito, con una delibera, un vincolo che penalizza quei lavoratori precari che sono in graduatoria e aspettano da tempo una stabilizzazione del proprio ruolo. Si tratta di professionisti che hanno già lavorato o lavorano nelle ASL e negli ospedali lombardi e che dopo anni di lavoro serio vedono sfumare l'inserimento lavorativo per un interpretazione allegra di una normativa nazionale da parte della regione. Sono convinto che la Giunta debba cancellare quel punto della delibera. Per l'Assessore regionale alla Sanità non è ravvisabile un meccanismo di proroga o di deroghe al regime ordinario e non è accoglibile la richiesta di cancellazione della delibera perché si ritiene che le aziende sanitarie non risultino soggette a limitazione delle assunzioni. Non soddisfatto della risposta. Nutro dei dubbi sulla correttezza della delibera e mi riservo un'ulteriore verifica presso gli uffici legali. Stiamo prendendo in giro molti lavoratori precari che dovevano essere stabilizzati, mentre la Lombardia decide di far pagare ai dipendenti gli sprechi della sanità. Dario Violi, consigliere del Movimento 5 Stelle della Lombardia

Asl Lecco, sospesi i prelievi a domicilioDal 30 settembre 2014 l'ASL di Lecco ha sospeso i prelievi ematici domiciliari a chi non risulta invalido al 100% con indennità di accompagnamento. La denuncia è contenuta in un question time di Dario Violi (M5S), che ha chiesto chiarimenti all'Assessore alla Famiglia e Solidarietà sociale, Maria Cristina Cantù e  perché si è creato simile disservizio e tanto disagio per categorie deboli.

Alla interpellanza ha risposto non l'assessore Mantovani, ma Maria Cristina Cantù, assessore alla Famiglia, solidarietà sociale e volontariato. "Non mi risulta esistano agli atti lamentele da parte degli utenti" ha precisato l'assessore. "Tutto nasce da una polemica 'frutto di fantasia di stampa'. Comunque la mia visione delle cose è che i risparmi non debbano essere fatti a spese delle prestazioni".

Replica Dario Violi: "Noi siamo stati a Lecco e abbiamo parlato con ammalati in attesa dei prelievi. È possibile che ad Asl e assessorato certi problemi non risultino, ma a noi sì". VIDEO

Poste, i presidi vanno mantenuti. Il M5S Lombardia ha votato a favore di una risoluzione approvata dal Consiglio regionale per fermare il piano di ristrutturazione delle Poste tesa a scongiurare il taglio dei servizi in Lombardia, e aprire un tavolo regionale per studiare nuovi strumenti operativi insieme a sindacati, associazioni di consumatori e istituzioni territoriali.

Abbiamo già affrontato il problema dei disservizi delle poste con una interrogazione ma la situazione si sta rapidamente deteriorando. Per il M5S va assolutamente mantenuta un'offerta capillare sul territorio. Lo smantellamento della rete, oltre a un boomerang, danneggia le comunità locali soprattutto nei centri periferici e montani e la popolazione anziana. Altro che chiudere le poste, in Lombardia è necessario migliorare e rafforzare il servizio ai cittadini.

Probabilmente il Governo Renzi vuole svendere anche le poste e per aumentarne il valore sulla carta chiude gli uffici.

E' una speculazione ignobile, un insulto per i cittadini, che per anni, con le tasse hanno investito nel patrimonio pubblico che viene messo in  vendita per coprire buchi di breve periodo.  La Regione deve scongiurare con tutti i mezzi che ha a disposizione la chiusura degli uffici. Stefano Buffagni – Consigliere regionale del Movimento 5 Stelle della Lombardia VIDEO

Sì alla consulta regionale del latte. Sì alla consulta regionale del latte ma ci teniamo a chiedere che la regione usi tutto il suo peso politico per riportare al centro dell'attenzione delle politiche agricole l'agricoltore. E' infatti necessario contrastare il peso economico che hanno le grandi industrie di trasformazione e di distribuzione e che la fanno da padrone nel settore. E' ora che regione Lombardia si schieri convintamente dalla parte degli agricoltori e non delle multinazionali", così Giampietro Maccabiani, consigliere regionale del M5S Lombardia, commenta l'approvazione, con il voto favorevole del Movimento, di una mozione che istituisce in Lombardia la consulta regionale del latte nel caso il tavolo nazionale non vada a buon fine. Silvana Carcano, consigliere di M5S, aggiunge:: "Le grandi multinazionali devono aver sempre minor peso nelle politiche regionali, gli agricoltori sono i garanti e i protettori della nostra terra e non possono essere ostaggio di primi acquirenti come Lactalis. Alle parole devono seguire i fatti, non come è successo settimana scorsa, durante l'evento in cui il Ministro Martina, proponendo un'agricoltura sana, si è presentato ai giovani agricoltori con progetti proposti da multinazionali come McDonald's". VIDEO VIDEO1

SagreLa seduta del Consiglio che ha esaminato, e approvato con l'astensione del Movimento 5 Stelle della Lombardia, la 'Proposta di risoluzione in materia di somministrazione temporanea in occasione di sagre e fiere'.

Dario Violi, consigliere regionale del Movimento 5 Stelle, motiva l'astensione: «è da più di una legislatura che si discute del danno arrecato a piccole e medie imprese, soprattutto del comparto del commercio e alle sagre sane che reinvestono i proventi sul territorio, dalla proliferazione selvaggia di sagre e altri eventi eno-gastronomici, troppo spesso organizzati con finalità lucrative da soggetti che si avvalgono di normative agevolate per effettuare una vera e propria concorrenza sleale, peraltro mettendo a repentaglio la salute dei cittadini.

Eppure, dopo tutti questi mesi, dopo tanti progetti di legge depositati e incontri con i soggetti interessati, tutto quello che il Consiglio regionale è riuscito a emanare è un mero atto d'indirizzo politico, privo di qualunque efficacia cogente».

La maggioranza  anziché ammettere la mancanza di una reale volontà politica per disciplinare una problematica a tutti evidente ma su cui insistono forti interessi economici (spesso da parte di realtà associative vicine ai partiti), preferisce rimandare, ovviamente a dopo la prossima stagione estiva, qualunque tentativo di soluzione, limitandosi a chiedere alla Giunta l'istituzione di un calendario preventivo degli eventi, vincolante "per quanto possibile" e a sbandierare il tutto come un grande successo»; «ma noi non ci stiamo, non ci prestiamo a questi giochetti fatti alle spalle dei pubblici esercizi lombardi che non meritano certo, dopo il danno, anche la beffa». VIDEO

Commissioni Consiliari

 

III Sanità

Lunedì  2 marzo AUDIZIONI
Sono continuate  le audizioni in merito alla riforma sociosanitaria. 
Sono aumentate le richieste.
Sono 90  le realtà che chiedono di poter esprimere le proprie idee sulla riforma sanitaria..
Mercoledì 4 marzo E' stato votato il programma di lavoro della Commissione Europea.
La parte di competenza della commissione era veramente esigua. Il M5S si è astenuto con dichiarazione di voto da parte del consigliere Violi.


 

IV Attività produttive e occupazione

Giovedì 5 Marzo, la Commissione IV ha anzitutto avviato il Gruppo di Lavoro sul nuovo Testo Unico sul Turismo (PDL 236), illustrando per sommi capi il contenuto della proposta di Legge depositata dalla Giunta, che sarà nostra cura esaminare più attentamente in vista dei prossimi incontri tra i gruppi politici, nonché del confronto con i soggetti interessati. Così si esprime, sul tema, il nostro portavoce Stefano Buffagni: «Il Turismo è uno dei pochi settori economici che è riuscito a crescere nonostante la crisi, anche grazie allo sviluppo delle presenze estere; per incentivare questa crescita è fondamentale che Regione Lombardia trasformi la propria azione da quella di soggetto pianificatore centralizzato a quella di stimolatore d'iniziative che, partendo dal territorio, trovino nella Giunta e nel Consiglio una cabina di regia che sappia coordinarle anche in vista di un'azione sinergica nei confronti dei mercati internazionali, esercitando un costante monitoraggio sulle risorse coinvolte al fine di assicurarne l'uso ottimale».
A seguire audizione con ANCI, CONFCOMMERCIO e CONFESERCENTI sul tema dei mercatini degli "hobbisti", che si vorrebbe disciplinare col PDL 170. Il nostro portavoce, Dario Violi – da sempre sensibile alla tematica della tutela delle piccole imprese – condivide le posizioni espresse dalle associazioni di categoria sul tema: «certo, la mancanza di controlli da parte dei Comuni può rendere anche la migliore delle norme inefficace, ma questo non significa che il Legislatore regionale debba arrendersi e non disciplinare un settore dove troppi soggetti svolgono attività d'impresa in forma abusiva, a danno non solo di imprenditori e consumatori, ma anche di coloro che effettivamente svolgono un'onesta attività no-profit. Si tratta, però, di una questione che deve essere affrontata nel suo complesso, attraverso una riforma complessiva del Testo Unico sul commercio che affronti l'intera tematica: dai mercati hobbisitici, alle vendite di beneficienza, alle sagre; occorre infatti garantire una soluzione unitaria per problematiche analoghe, mentre – purtroppo – constatiamo che la maggioranza intende intervenire solo laddove non esistono conflitti d'interesse, continuando invece a rimandare su tematiche più complesse e preoccupanti come quella delle sagre selvagge e dei mercati abusivi». 
                Nella seduta successiva, anche alla luce di quanto sopra, si è così deciso di rimandare la discussione sul PDL 209, in tema di vendite di beneficienza, mettendo invece ai voti il parere sul programma di lavoro della Commissione europea per l'anno 2015: provvedimento che è stato approvato dai commissari accogliendo alcuni nostri contributi (specie con riferimento alla necessità di promuovere presso le istituzioni europee la tutela delle micro, piccole e medie imprese, nonché alla pari esigenza di informare il consiglio in merito al Trattato per il commercio transatlantico in discussione proprio in questi mesi a Bruxelles), ma sul quale abbiamo deciso di astenerci, per lanciare un messaggio con riguardo all'inadeguato coinvolgimento del Consiglio sulle tematiche europee dove – invece – sarebbe necessaria una partecipazione più attiva al fine di influenza la fase ascendente del processo decisionale europeo.

 

VI Ambiente e protezione civile

- Audizioni in merito al piano cave di Bergamo. Tutti i cavatori che si sono visti stralciare ATE (ambiti territoriali estrattivi) interi o parte di essi dopo la procedura di VAS postuma, stanno venendo in commissione a chiedere di reinserire tutto quanto stralciato. La discussione del provvedimento è rimandata.
- Si è votato poi il pdl n. 237  "Legge europea regionale 2015" Ovvero disposizioni per l'adempimento degli obblighi della Regione Lombardia derivanti dall'appartenenza dell'Italia all'Unione Europea. M5S favorevole, il pdl va a sanare alcuni articoli di leggi approvati l'anno scorso (in materia di cave e sistema idrico) che erano stati impugnati dal CDM.

VII Cultura istruzione formazione comunicazione

Giovedì 5 marzo si è riunita la VII commissione. Nella riunione è stato illustrato e votato il Piano di Comunicazione e Promozione 2015 contenuto nell'allegato A della DGR n.  3078 del 2015.
Tra gli obiettivi del piano vi è quello di rendere la comunicazione delle iniziative regionali più accessibile al cittadino. Si segnala la  previsione della messa on line del nuovo  portale suddiviso in tre canali di consultazione 1) Servizi e Informazioni (si propone una navigazione per tre target prioritari "cittadini" "imprese" "enti" e "operatori"ed è finalizzato a fornire agli utenti le informazioni di servizio fondamentali; 2) canale Istituzione contiene le informazioni legate ai temi della programmazione, della finanza, dell'organizzazione interna delle Direzioni e delle sedi territoriali; 3) canale Scopri la Lombardia, uno spazio dedicato a far conoscere e valorizzare eccellenze e territori della Lombardia, in un ottica di promozione dell'attrattività e dell'offerta turistica e culturale. I consiglieri del M5S hanno espresso voto contrario al piano Comunicazione e Promozione 2015.
Altro argomento trattato nella seduta è stato la presa d'atto di quanto indicato nella DGR. 2969 /2014: "Valutazioni in merito al monitoraggio degli atti di indirizzo relativo al I° semestre 2014".

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VIII Agricoltura montagna foreste parchi

-Gruppo di lavoro sulla modifica delle normativa sulla raccolta funghi, dopo il "pasticcio " della Lega. Si nella direzione del rilascio di un tesserino da parte delle Unioni di Comuni o Comunità Montane.
-relazione dell'assessore Fava sullo stato di attuazione del PSR. Non ci sono grossi aggiornamenti rispetto a quanto già comunicato alla commissione a gennaio. Il  PSR rischia di non essere approvato in tempi utili e il rischio è quello di rimanere scoperti per tutto il 2015. 
-relazione dell'assessore Fava sul tema latte: approvata la mozione di martedì (firma Lega) per aprire il tavolo regionale sulla consulta del latte. Dall'anno prossimo non ci sarà più il regime delle quote, l'assessore ha fatto notare che purtroppo quest'anno molti allevatori hanno sforato e dunque arriveranno le multe. 
- relazione dell'assessore Fava sul pdl 223 "riordino delle funzioni attribuite alle province". L'assessorato vuole dare in capo a regione le funzioni, in materia di agricoltura, ora in capo alle province. Temono che diversamente ci si possa trovare scoperti a livello di personale dedicato. Proteste del PD in merito.
- Si è poi votato il DOC 6 "PROGRAMMA DI LAVORO DELLA COMMISSIONE EUROPEA ANNO 2015", M5S astenuto (non c'è stata dichiarazione di voto).
- Sono state relazionate la REL 32 e 33 sulla conformità regionale al diritto europeo e sulla partecipazione di regione alle politiche europee. E' emerso che, nonostante le procedure di infrazione UE aperte e le delibere annullate dal Governo sul tema degli uccelli catturati ai fini di richiamo per la caccia, Regione Lombardia intende perseverare nel produrre atti, in deroga alla Direttive UE esistenti, che probabilmente saranno impugnati o saranno oggetto di nuove infrazioni.

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Commissione speciale Riordino delle autonomie locali

La Commissione speciale si è riunita Mercoledì 4 in seduta congiunta con la Commissione II, votando all'unanimità sui Progetti di Legge relativi al mutamento di confini di alcuni Comuni, nonché all'indizione di un referendum consultivo per la fusione dei Comuni di Corteolona e Genzone, in provincia di Pavia.
A seguire, audizione sul Progetto di Legge n. 223 (Riforma del sistema delle autonomie della Regione in attuazione della Legge 56/2014, relativa alle disposizioni sulle città metropolitane, sulle province, sulle unioni e fusioni di Comuni), con l'intervento dell'Assessore all'Economia, Crescita e Semplificazione – Massimo Garavaglia – del Sottosegretario alle Riforme istituzionali, agli enti locali, alle sedi territoriali e alla programmazione – Daniele Nava – nonché del Sottosegretario ai rapporti con il Consiglio regionale, alla Macroregione alpina (EUSALP), ai quattro motori per l'Europa e alla programmazione negoziata – Ugo Parolo. Il PDL in esame prevede la riconferma alle Province delle stesse competenze attuali, fatta eccezione per quelle relative all'agricoltura, foreste, caccia e pesca, che sono state avocate a livello Regionale, salvo che con riguardo alla Città Metropolitana di Milano e alla Provincia di Sondrio.
Quanto detto dimostra la campagna demagogica condotta dal Governo Renzi e dai suoi predecessori sulle Province, spacciando per un taglio dei costi della politica la riassegnazione dei dipendenti di queste ultime a Comuni e Regioni che – oltre a farsi carico del nuovo organico – dovranno peraltro coprire i costi dei tagli ai trasferimenti dello Stato verso tutti gli enti locali; taglio con cui, sostanzialmente, si sono finanziate politiche come quella degli "80 euro", grazie alle quali Renzi si è garantito una vittoria elettorale facendosi beffe dei cittadini, chiamati a ripagare il conto attraverso l'inevitabile aumento dei contributi locali per garantire servizi gestiti dalle Province quali scuole, strade e assistenza ai disabili.

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Commissione speciale Carceri


I componenti la commissione si sono recati per una visita all'Istituto Minorile "Beccaria" di Milano Attualmente sono 43 le persone ospitate, maschi che hanno un'età che varia dai 14 ai 25 anni. La permanenza in genere è attorno ai tre- quattro mesi. In alcuni casi si arriva a una detenzione di tre anni. Sono attivi diversi laboratori: panificio/pasticceria, falegnameria ect… per dare poi un futuro e una collocazione lavorativa al termine della detenzione.

Ufficio di Presidenza del Consiglio Regionale

Seduta Ufficio di Presidenza del 4 Marzo 2015

(UdP sta per Ufficio di Presidenza; CR per Consiglio Regionale; Dlgs per Decreto Legislativo, LR per Legge Regionale, DL per Decreto Legge; DUP per Delibera di Ufficio di Presidenza, OdG Ordine del Giorno; DSG decreto del Segretario Generale; SG Segretario Generale, il Direttore Generale del Consiglio Regionale; PA Pubblica Amministrazione; PO Posizione Organizzativa)

Comunicazioni del Presidente (53 pagine di documentazione)

1. Monitoraggio atti di indirizzo;
2. Richiesta parere legale di un consigliere;
3. Verbali Collegio dei Revisori dei Conti;
4. Pubblicità dei compensi agli organi di indirizzo politico;
5. Ricorsi di ex consiglieri alla Corte dei Conti;
6. Deliberazione del Consiglio comunale di Melzo in merito alla legge regionale sul consumo di suolo.

Note informative e verbale seduta precedente (185 pagine di documentazione)

1. Relazione sulla proposta di deliberazione "Piano degli indicatori e dei risultati attesi di bilancio del consiglio regionale per il 2015-16-17";
2. Informativa in tema di incarichi a soggetti in quiescenza;
3. Causa di lavoro di ex dipendente di gruppo consiliare;
4. La verifica dello stato di attuazione delle leggi regionali – esiti 2014 e criteri 2015;
5. Programmi dei seminari per i consiglieri regionali;
6. Nota dell'ufficio legislativo sulle funzioni di indirizzo e controllo del consiglio regionale;
7. Impugnazione da parte del governo della LR 35/2014;
8. Lettera del Gruppo M5S al Presidente del CR in ordine alla mancata applicazione del regolamento in materia di disciplina degli interventi;
9. Eventi istituzionali vari..

Delibere (107 pagine di documentazione)

1) Disposizioni attuative dell'art. 6, comma 2, della legge regionale 24 giugno 2013, n. 3, in materia di riduzione dei costi della politica (rilevazione e accertamento delle presenze e delle assenze). Approvazione definitiva a seguito dell'acquisizione del parere della Giunta regionale. 

La delibera era stata rinviata dalla seduta precedente e la posizione non cambia. Questa delibera viene riproposta dopo l'acquisizione del parere favorevole della Giunta. La posizione rimane quella espressa con post del 13 dicembre 2013. Proporrò la firma in UdP come nelle commissioni, per attestare la presenza e la trattenuta per assenza sulla seconda commissione prioritaria come per la prima. Se non vengono accettate queste proposte voto di astensione di M5S.


2) Variazione delle previsioni di competenza e di cassa del bilancio di previsione finanziario per gli anni 2015 – 2016 - 2017 e del bilancio finanziario gestionale per il funzionamento della CALRE e l'organizzazione dell'assemblea annuale plenaria. Autorizzazione all'effettuazione delle spese per missioni. 

La delibera era stata rinviata dalla seduta precedente e la posizione non cambia. Vedi post del 13 febbraio 2015.

3) Determinazioni per la valutazione della performance organizzativa e individuale dei dirigenti – anno 2014. 

Non siamo d'accordo sulla proposta di valutazione così come presentata. Abbiamo chiesto alcuni chiarimenti agli uffici. In particolare non concordiamo sulla valutazione di alcuni obiettivi che risultano raggiunti. Il tema è importante perché poi incide sulla quantificazione dei premi ai dirigenti, oggetto di molte polemiche sui giornali per tutte le regioni negli ultimi tempi. Valuteremo la posizione di voto a seguito delle risposte ricevute.

4) Presa d'atto del mutamento di denominazione della componente politica "POPOLARI PER L'ITALIA" in "FUXIA PEOPLE, MARIA TERESA BALDINI", in seno al Gruppo consiliare Misto. 

La consigliera in questione richiede che venga cambiata la denominazione della componente in "FUXIA PEOPLE, MARIA TERESA BALDINI", la stessa denominazione che aveva la sua lista civica quando si era presentata nel 2012 alle amministrative di Forte dei Marmi. Metterò a verbale che mi sembra una scelta opinabile. Presa d'atto. Voto favorevole di M5S.

5) Autorizzazione all'utilizzo del marchio istituzionale del Consiglio regionale da parte del Gruppo Consiliare Maroni Presidente per il convegno "Banche Popolari e sviluppo del territorio: passato, presente e futuro alla luce della riforma approvata dal Consiglio dei Ministri" organizzato dal Consigliere regionale Antonio Saggese, che si terrà il 13 marzo 2015 a Milano presso la sede del Consiglio regionale, Palazzo Pirelli, Auditorium Giorgio Gaber. 

Presa d'atto. Voto favorevole di M5S Lombardia.

Seguono 2 delibere di concessione di patrocinio oneroso, contrario come da nostra presa di posizione generale sui patrocini.

Totale 345 pagine di documentazione analizzate.

Mozioni, interpellanze e interrogazioni

ITR in tema di richiami vivi. Si chiedono delucidazioni in merito all'annullamento da parte del Governo della dgr sulla cattura di richiami vivi. 
ITR in tema di Autorizzazione Integrata Ambientale. E' uscita solo pochi giorni fa la delibera di Giunta che si adegua alla normativa statale ed europea in materia di AIA. M5S aveva già segnalato il tema e l'urgenza circa un anno fa. 
ITR sulla dismissione degli impianti  di incenerimento. ACCAM di Busto Arsizio ha deliberato la dismissione dell'impianto entro il 2025 e la riconversione dello stesso in "fabbrica dei materiali".  Si chiede la posizione della giunta in merito e quali prospettive per il futuro.
ITR sull'inceneritore di Desio (MB) BEA: il tema è la fidejussione, destinata a coprire gli eventuali costi da sostenere in caso di ripristino ambientale, prestata a favore della Regione Lombardia. 

Eventi

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