lunedì 27 dicembre 2010

Aziende, recuperiamo un pò di soldi?

In un momento in cui non c'è molto lavoro, potrebbe essere un'attività da non trascurare..

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Coordinamento Nazionale Campagna Rimborso Anatocismo


Coordinamento Nazionale Campagna Rimborso Anatocismo

COMUNICATO STAMPA



ANATOCISMO: TRIBUNALE CONDANNA BANCA A RISARCIRE 1.339.310 EURO IMPRENDITORE CHE AVEVA SUBITO CALCOLO INDEBITO INTERESSI TRIMESTRALI SU AFFIDAMENTI.

PRESIDENTE ABI FAISSOLA, SCONFESSA AUSILIO GOVERNO CLASS ACTION, CHE

SENZA RINVIO, AVREBBE DATO PIU’ DIRITTI UTENTI E RESO LE BANCHE MENO PROTERVE.



Le sentenze sull'anatocismo a difesa dei vessati e tartassati utenti puniscono l'"arroganza" delle banche: l’ultima del Tribunale di Lanciano,pubblicata l’11 settembre u.s. ha condannato una banca a rimborsare 1.339.000 di euro a favore di un imprenditore abruzzese. Per arginare il fiume in piena di sentenze, le banche – che fanno finta oggi con il presidente dell’Abi Faissola di non aver avuto aiuti- hanno chiesto ed ottenuto dal Governo, il rinvio della class action,che avrebbe offerto la possibilità collettiva di agire a milioni di imprenditori taglieggiati,per il recupero dell’illecita prassi bancaria, sanzionata da Cassazione e Corte Costituzionale.

Dopo le sentenze a sezioni Unite di Cassazione che hanno cassato definitivamente la pratica illecita dell'anatocismo, ovverosia la ricapitalizzazione trimestrale degli interessi, praticata in passato dagli istituti di credito, nonostante fosse vietata dall’art.1283, norma imperativa del codice civile,le banche che avevano una probabilità su cento di vincere in Tribunale, oggi non hanno più alcuna speranza di vincere,per questo continuano a soccombere.

L’ultima sentenza fa recuperare ad un associato ADUSBEF, con il patrocinio dell’Avv. Antonio Tanza, euro 1.339.310,00,dopo l’impugnativa di un conto corrente in rosso. Il giudice monocratico del Tribunale di Lanciano (CH) dott.ssa Francesca DEL VILLANO ACETO, (Sentenza n. 296/09) ha condannato la Banca Popolare di Lanciano e Sulmona (Gruppo BPER) al pagamento della somma di euro 1.339.310,00 per indebite competenze (interessi ultralegali indeterminati, commissioni di massimo scoperto trimestrali, valute fittizie, spese forfettarie e capitalizzazione composta).

Molte aziende hanno nei propri archivi vere e proprie fortune e non lo sanno: l’invito di ADUSBEF è quello di rispolverare i vecchi rapporti, chiusi da meno di 10 anni od in corso, chiedendo alla propria “cara” banca la restituzione del maltolto. La sentenza riguarda tutti i correntisti “in rosso” che hanno pagato interessi alla banca dall’entrata in vigore dell’art. 1283 c.c. (21 aprile 1942) sino ad oggi. Per i soli contratti di conto corrente aperti, per la prima volta, dopo il 22 aprile 2000 (data dell’entrata in vigore della delibera CICR, del 9 febbraio 2000, prevista dall’art. 252 del D. Lgs. n. 342 del 1999) non è possibile recuperare l'anatocismo (legittimato da quest'ultimo provvedimento legislativo).

Hanno il diritto di esercitare il rimborso sia gli utenti che hanno il conto corrente aperto, sia quelli che lo hanno chiuso negli ultimi dieci anni: chi es...
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La politica viene costantemente svolta da persone competenti in moltissimi argomenti, ma molto spesso ignare delle realtà delle imprese. Le P.M.I. sono le Piccole e Medie Imprese che sostengono larga parte dell'economia della Società e delle Città.
Senza le P.M.I. non ci sarebbe forse nulla da governare perché non ci sarebbero i fondi necessari a sostenere il bilancio Nazionale ed Europeo. Le P.M.I. costituiscono parte importante dell'economia reale, e senza di loro non sussisterebbero nè grandi Industrie nè banche, nè quindi servizi sociali, organi pubblici, nè Stato. Chi vuole svolgere bene la carriera politica deve conoscere la realtà economica di un'impresa ma spesso crea solo questionari per i commercianti, camere di commercio inefficienti, sistemi di tassazione usurari, complicati e insostenibili, tribunali di giustizia iniqui, e assenza della tutela d'ufficio del credito attivo e passivo delle P.M.I.. Lo scopo di questo sito è riformare la considerazione delle P.M.I. nella classe politica. Se sei un imprenditore con partita i.v.a. qui sei il benvenuto e qui puoi fornire le tue richieste che verranno raccolte in modo sistematico per formare un programma di riforme inderogabili ed urgenti per la tutela della tua realtà lavorativa, che è quella che supporta l'economia di base, ma spesso viene ignorata, sfruttata iniquamente, mortificata, umiliata dalle caste dei poteri forti che restano ignari di questi valori. Facciamo massa critica e attiviamoci per definire le nostre necessità. Cavalchiamo la storia adesso. EF