| | | | Gli ex-consiglieri regionali del Pirellone per anni hanno incassato stipendi d'oro, spesso e volentieri gestendo la Regione come fosse "cosa loro" e contribuendo a mandare nel baratro il nostro paese. Ma i cittadini evidentemente non avevano già pagato abbastanza e, "cornuti e mazziati", assistevano impotenti a questi signori che, dopo il loro mandato, si intascavano vitalizi da 2.000, 3.000 o 4.000 € al mese a fronte di cifre ridicole versate. Poi siamo arrivati noi del MoVimento 5 Stelle che, dopo una lunga battaglia, dopo mesi di denunce a mezzo stampa,proteste e, soprattutto, proposte, abbiamo ottenuto una sforbiciata ai vitalizi d'oro degli ex consiglieri regionali. Un orrore che costa alle casse della regione 7 milioni di euro all'anno e che ingrassa 221 ex politici di tutti gli schieramenti. Parliamo di una riduzione del 10 per cento che gli ex-consiglieri cominceranno a percepire a 66 anni e non a 60, come qualsiasi dipendente pubblico. Più che un taglio onestamente si tratta di un rammendo, ma comunque un passo in avanti nell'opera di pulizia delle istituzioni nella quale siamo impegnati. Evidentemente non si aspettavano che avremmo colto nel segno, che avremmo portato a casa una prima battaglia come promesso ai cittadini. Dormivano sonni tranquilli e invece li abbiamo svegliati. Un risveglio troppo brusco per le abitudini del privilegiato tipo. Un taglio del 10%? Troppo per la casta degli ex consiglieri regionali della Lombardia: secondo loro il beneficio non può essere messo in discussione! Così arriva la notizia del ricorso al TAR di 54 degli oltre 200 beneficiari del malloppo, tra cui, come riporta un articolo de Il Fatto Quotidiano "c'è pure chi con la giustizia ha già avuto a che fare, e non con quella amministrativa. Come l'ex assessore Domenico Zambetti, a processo per voto di scambio nell'inchiesta sulle infiltrazioni della 'ndrangheta in Regione, che nel 2013 s'è preso dal Pirellone 34.082 euro lordi. O come il ciellino Antonio Simone, il vecchio amico di Roberto Formigoni rimasto coinvolto in Mani Pulite e più di recente nelle inchieste sugli scandali della sanità. Guai a toccargli i suoi 59.154 euro annui. Una convinzione unisce tutti, al di là che siano di destra, centro o sinistra: i diritti acquisiti sono sacrosanti, di metterli in discussione nemmeno a parlarne." "La lista di chi ha presentato ricorso è lunga. Non vuole che vengano ridotti i suoi 46.641 euro incassati nel 2013 Alessandro Patelli, l'ex tesoriere della Lega arrestato nel 2002 per una mazzetta da 200 milioni di lire saltata fuori nell'inchiesta Enimont. E ancora: il cognato di Formigoni Giulio Boscagli (33.786 euro), anche lui coinvolto in un'inchiesta dell'era del Celeste, l'attuale assessore alla Casa del comune di Milano Daniela Benelli (50.054 euro), il consigliere a Palazzo Marino Roberto Biscardini (65.979 euro), l'ex sindaco di Milano Giampiero Borghini (70.783 euro), l'ex assessore provinciale Maria Chiara Bisogni (25.279 euro), l'ex assessore regionale socialista Michele Colucci (47.829 euro), l'ex governatore democristiano Giuseppe Giovenzana (39.219 euro), l'ex vicepresidente del consiglio regionale del Pdl Carlo Saffiotti (38.393 euro), uno dei 64 per cui la procura di Milano ha chiesto il rinvio a giudizio per le spese pazze dei gruppi consiliari." Al vitalizio gli ex-consiglieri sono aggrappati con le unghie e con i denti: il vitalizio ad ogni costo, il vitalizio prima di tutto. E' il caso dei nominati politici nei diversi enti pubblici che,in base un emendamento del M5S inserito nella legge sul taglio dei vitalizi, devono scegliere se tenere il vitalizio o abbandonare la poltrona su cui siedono e la relativa remunerazione. E tra questi, Mario Capanna, ex leader del Movimento studentesco, ha già rassegnato le dimissioni da presidente del Corecom Umbria scegliendo di continuare a percepire solo il vitalizio regionale. Noi siamo senza parole. Tutte queste persone dall'"alto profilo istituzionale" hanno tessere di partito di ogni schieramento, da destra a sinistra. Queste persone sono lo specchio dei partiti che rappresentano, perché i rami marci si possono anche tagliare ma guarda il caso, in ogni situazione dove c'è da fare i propri interessi a discapito dei cittadini, poi ricrescono sempre dagli stessi alberi. Ci aspettiamo che il TAR risponda a questi esponenti della casta come abbiamo reagito noi quando siamo venuti a conoscenza del ricorso: siete senza vergogna. | | Una riforma della sanità non si fa a colpi di tweet | | Questa settimana si è riunita la Commissione sanità, all'ordine del giorno la presentazione della riforma sanitaria. La commissione si è conclusa con un nulla di fatto: la riforma va riscritta. Paola Macchi e Dario Violi, consiglieri del Movimento 5 Stelle Lombardia dichiarano: "i tweet non bastano, per fare riforme ci vogliono capacità, intelligenza e competenza. La Maggioranza non prenda in giro i cittadini sostenendo che bastano tre mesi per fare la riforma perché questa riforma, se mai vedrà la luce, andrà per le lunghe. Solo stamattina è stato annunciato dal presidente di Commissione Rizzi che non sarebbe stato possibile incominciare i lavori in Commissione ma che si dovrà rivedere il progetto di legge di riforma approvato dalla Giunta il 23 dicembre scorso e presentato alla stampa con grande clamore dal Presidente Maroni perché nessuno, in Giunta, si è accorto che l'iter assunto dalla Giunta era illeggittimo perché il regolamento del Consiglio regione dice chiaramente che le modifiche di un testo unico possono essere fatte unicamente abrogando e integrando gli articoli esistenti cosa che la proposta di riforma di Maroni non fa. Allo stesso modo il progetto di legge del PD dovrà essere completamente riscritto. Oltretutto nel progetto di legge manca del tutto la norma finanziaria. A questo punto la delibera è bloccata, un gruppo di tecnici e di legali è al lavoro per renderla conforme alle regole e iniziare finalmente la tanto sospirata discussione sulla riforma sanitaria. Dopo gli annunci roboanti Maroni è stato costretto a presentare il progetto entro la fine dell'anno. Il nostro sentore è che la maggioranza sia talmente spaccata su questo tema fondamentale, che coinvolge 100 mila operatori e quasi 18 miliardi di euro, l'80 per cento del bilancio di Regione Lombardia, che Maroni voglia procrastinare fino alla fine di Expo la riforma per evitare di far cadere l'amministrazione regionale. La Sanità lombarda è un settore problematico e superare il sistema formigoniano, e i suoi innumerevoli scandali, è urgente". | | Charlie Hebdo. In Lombardia momento di solidarietà importante | | Il Movimento 5 Stelle ha accolto con un applauso le note della Marsigliese a chiusura della commemorazione delle vittime dalla strage a Parigi nell'Aula del Consiglio regionale della Lombardia. E' stato un momento di solidarietà importante per ribadire con fermezza una condanna unanime contro ogni forma di violenza. Quanto alle risposte semplicistiche che abbiamo ascoltato da Maroni, che non ha mai mosso un dito per difendere Biagi, Guzzanti e Luttazzi, per il contrasto del terrorismo l'invito del Movimento 5 Stelle è che la politica non propagandi risposte sbrigative ma che agisca per garantire libertà, uguaglianza e democrazia, la stessa che i terrorismi negano. La Lega Nord da 20 anni basa la sua politica sulla paura del diverso e degli immigrati, non è questa la strada da seguire", così Andrea Fiasconaro, capogruppo del M5S Lombardia, a margine della Commemorazione delle vittime dalla strage a Parigi che si è tenuto all'apertura della seduta del Consiglio regionale della Lombardia. Oltre ai gravi fatti di Parigi, con correttezza, il consiglio regionale ha ricordato anche quanto sta accadendo in Nigeria perché le risposte alla violenza e al terrorismo vanno cercate nella collaborazione istituzionale internazionale, nelle politiche di inclusione e solidarietà e in una Europa che sia vera comunità di popoli e non una costruzione disfunzionale di interessi meramente economici senza nessun controllo democratico. | | Convegno di M5S sul sovraindebitamento | | Venerdì 23 gennaio 2015, dalle 16:30 alle 19:30, presso Palazzo Pirelli (Sala Pirelli – 1° piano) in via Fabio Filzi 22, il Movimento 5 Stelle della Lombardia terrà un convegno dal titolo "Come difendersi dal sovraindebitamento, la nuova normativa italiana che introduce il "fallimento civile" già in vigore da tempo nei paesi anglosassoni e della UE". Eugenio Casalino, consigliere regionale M5S, spiega: "Secondo dati ufficiali nel 2013 in Italia ci sono 39 milioni di pratiche avviate per il recupero crediti insoluti pari a 48,6 miliardi di euro, 6,7 in Lombardia. E' il momento quindi di approfondire la legislazione già approvata (Legge 27/2012) a tutela dei sovraindebitati ma priva di attuazione a tutto vantaggio delle banche. Alcune associazioni di consumatori e Regione Toscana e Lombardia si sono messe a disposizione dei cittadini e consumatori sovra indebitati per aiutarli ad andare presso il Tribunale e rendere sostenibile la propria situazione finanziaria rispetto alla propria capacità di reddito. Il convegno vuole informare i cittadini e consumatori di queste possibilità e di questa novità assoluta.". Interverranno al convegno l'Assessore regionale al Commercio, Terziario e Turismo Regione Lombardia, Presidente del Comitato Regionale per la tutela dei diritti dei Consumatori e degli Utenti Mauro Parolini sul tema "Le proposte di Regione Lombardia per la difesa dei sovraindebitati". Il commercialista Gilberto Battistini che relazionerà sulla legge 3 del 27/1/2012, "il fallimento civile", i ritardi del Legislatore e le sentenze della magistratura in latenza. Elio Lannutti dell'associazione ADUSBEF parlerà di "Italiani, da formidabili risparmiatori a forzati debitori". Lucia Moreschi, del Movimento Difesa del Cittadino, racconterà "L'esperienza degli "Sportelli del Consumatore" in Regione Toscana e in Regione Lombardia come supporto ai sovraindebitati". Daniele Pesco, Deputato Gruppo M5S, Commissione Finanze della Camera dei Deputati, introdurrà il tema "Il regolamento attuativo che disciplina gli "Organismi di Composizione della Crisi" delegati sotto il controllo dei Tribunali a gestire i sovra indebitati, da formulare da parte del Ministero della Giustizia". Seguirà un dibattito con le domande del pubblico. L'ingresso al convegno è libero e gratuito fino a esaurimento posti. | | Il Consiglio regionale si è riunito martedì 13 gennaio per discutere atti di indirizzo e controllo. Gli atti sottoposti all'attenzione dell'assemblea (o commentati) dal Movimento 5 Stelle della Lombardia. Convegno omofobo in Regione Lombardia. "Con la nostra interrogazione, – dichiara la consigliera regionale M5S Iolanda Nanni, prima firmataria – abbiamo richiesto che fosse revocato il convegno sulla famiglia in attesa di essere riorganizzato con la partecipazione di tutte le associazioni che difendono la famiglia, famiglia omosessuale compresa. Purtroppo, la risposta è stata negativa, e a rafforzare la posizione di una maggioranza dalle posizioni anacronistiche a discriminatorie, hanno approvato la mozione NCD a sostegno del Convegno che si terrà sabato prossimo. "Ancora una volta – prosegue Iolanda Nanni – questa maggioranza mostra il suo peggior volto familista e discriminatorio tanto da pretendere di sostenere un solo modello di famiglia. La Corte Costituzionale ha riconosciuto che tutte le famiglie devono essere sostenute, riconosciute e promosse ed hanno pari dignità. Pretendere di sostenere solo la famiglia naturale o tradizionale, che esiste solo nelle analisi di chi assume posizioni di parte e di intolleranza verso il diverso, oltre che gravissimo è antistorico. Le Istituzioni devono farsi garanti di imparzialità e rappresentare tutte le voci in campo, non solo quelle più compiacenti al proprio bacino di voto. La società è ormai composta da diverse forme di famiglia ognuna con la medesima dignità, siano esse uomo donna, uomo uomo o donna donna. La discriminazione delle famiglie fa il gioco dei peggiori fondamentalismi da qui il voto contrario di M5S alla mozione confessionale di NCD. Quanto al PD, nonostante il nostro sostegno a una loro mozione di segno opposto, non può fare il gioco del miglior amico dei gay solo quanto gli fa comodo. A Roma una legge sul matrimonio attende da anni una meritata approvazione che non arriva mai", conclude Nanni. VIDEO Serravalle. Inopportuna la nomina del nuovo amministratore delegato. Il Movimento 5 Stelle Lombardia ha sottoposto all'attenzione del Consiglio regionale, con una interrogazione, il caso dell'ingegner Massimo Sarmi, nuovo amministratore delegato della Milano Serravalle-Milano Tangenziali spa, per chiedere chiarimenti sul compenso che percepisce. Per l'Assessore regionale al Bilancio Garavaglia il manager "prende poco", 240 mila euro lordi all'anno, e ha un curriculum adatto a rilanciare la società. Stefano Buffagni, consigliere regionale del Movimento 5 Stelle, ha replicato all'assessore: "Non discutiamo il CV dell'Ing Sarmi, ma il Decreto Madia parla chiaro: niente soldi negli enti pubblici e nelle partecipate, come Serravalle per i pensionati; lui ha addirittura una delle cosiddette "pensioni d'oro"; dargli ulteriori 240 mila euro oltre che discutibile in valore assoluto è illegale". "L'assessore Garavaglia per difendere Sarmi, che gestisce oltre 180 chilometri di autostrade, si è arrampicato sugli specchi. Non è questione di curriculum, la remunerazione che percepisce il manager, che dovrebbe già percepire un trattamento pensionistico, non è sostenibile stando alla situazione patrimoniale fortemente esposta della società. Il Decreto Madia vieta incarichi a ex lavoratori pubblici e provati in quiescenza. Sarebbe il caso che la Giunta rivedesse la nomina, altrimenti ci vedremo costretti a rivolgerci alla corte dei conti per trovare un nome opportuno per Serravalle. Non possiamo far scegliere alle banche i nomi dei top manager delle aziende pubbliche come Serravalle dove in passato, già l'operato della Provincia con Penati vide bruciati centinaia di milioni di euro pubblici a vantaggio del gruppo Gavio che fece una plusvalenza mostruosa a spese dei cittadini", conclude Buffagni. VIDEO No ticket per gli esposti all'amianto. Oggi, 13 gennaio 2015, in Aula del Consiglio Regionale, il M5S Lombardia – di fronte alla tragica emergenza delle patologie e morti asbesto correlate a Broni (PV) dovute all'amianto, ha presentato una mozione per impegna la Giunta Lombarda a rendere accessibili ai cittadini lombardi, ex-esposti o attualmente esposti all'amianto, mediante esenzione dei ticket sanitari, i servizi sanitari di diagnosi e cura di malattie asbesto correlate. Iolanda Nanni, consigliere regionale M5S e prima firmataria della mozione dichiara: "Quella dell'amianto è una tragedia che colpisce in primo luogo, ma non solo, Broni, riconosciuto dalla Legge quale Sito di Interesse Nazionale per la gravità dell'inquinamento da amianto e la conseguente drammatica ricaduta sulla salute degli ex lavoratori della Fibronit e della cittadinanza del Comune di Broni. La mozione che abbiamo presentato è volta a garantire l'accesso con esenzione dai ticket sanitari a tutti gli esami diagnostici e alle eventuali cure per le malattie asbesto correlate per tutti quei cittadini che siano stati, o siano tutt'ora, esposti all'amianto. La Legge Regionale lombarda (Legge del 29 settembre 2003, n. 17) già prevede ma non rende attuative le misure sanitarie ad hoc per i cittadini che vedono la propria salute a rischio a causa dell'esposizione all'amianto: con questa mozione chiediamo che tali misure siano attuate e rese effettive tramite un programma regionale puntuale, che non rimanga lettera morta solo sulla carta, e il primo passo è proprio quello di garantire un accesso esente da ticket al Sistema Sanitario Regionale". "La mozione – prosegue Nanni – è stata respinta con il voto contrario di tutta la maggioranza. Hanno votato favorevolmente le opposizioni. Tutto potevamo aspettarci, fuorchè una motivazione così poco rispettosa della dignità di questi cittadini. La motivazione addotta è che il fatto NON sussiste, vale a dire che – secondo le dichiarazioni dell'Assessore alla Salute Mantovani (FI), del Presidente della Commissione Sanità Fabio Rizzi (LEGA), della Vice Presidente della Commissione Ambiente Lara Magoni (Lista Maroni Presidente) – i cittadini esposti ed ex esposti già godono di esenzione dai ticket per le cure diagnostiche." "E' significativo che questa Giunta che, oltre un anno fa, aveva espresso aperture verso questa tematica, oggi non abbia voluto tradurre in fatti e azioni istituzionali concrete quanto evidentemente millantato solo a parole. Durante il mio intervento in risposta all'Assessore alla Salute, costui si è alzato ed è andato a parlare con un altro consigliere regionale, nonostante il mio richiamo a poter ottenere la sua necessaria attenzione: questo non è un dispetto che si è fatto a me o al mio gruppo politico, bensì a una fascia di popolazione in drammatica sofferenza che ha bisogno di interventi concreti e di cui oggi mi sono fatta portavoce in Aula del Consiglio Regionale, purtroppo trovando di fronte a me un vero muro di gomma di totale insensibilità". VIDEO Variante di Zogno (BG). Il Movimento 5 Stelle Lombardia ha sottoposto all'attenzione del Consiglio regionale, con una interpellanza, il caso della Variante di Zogno, un'opera strategica per il M5S che ha subito numerosi ritardi e ha visto aumentare enormemente i costi di realizzazione per sapere se e quando l'infrastruttura sarà disponibile. L'Assessore regionale alle Infrastrutture e Mobilità Alessandro Sorte garantisce l'impegno della regione, e degli uffici regionali, per capire che cosa non abbia funzionato nelle procedure e abbia fatto insorgere gli extracosti per circa 23 milioni di euro per la costruzione della variante. L'Assessore rinvia a dicembre 2017 l'inaugurazione della variante. Dario Violi, consigliere del Movimento 5 Stelle Lombardia, dichiara: "Ci vorranno altri tre anni di lavori per un'opera urgentissima su un territorio in difficoltà? Sono balle, la verità è che non ci sono i soldi. Se a maggio 2013 secondo l'ex presidente Pirovano e l'assessore Del Tenno sarebbe bastato poco più di un anno di lavori per concludere l'opera, perché dopo ulteriori 16 mesi di lavoro mancano ancora 3 anni? Perché sara dura trovare un'impresa che lavori senza essere pagata! Mi spieghino dove la Provincia pensa di trovare i 7,8 milioni di Euro di sua competenza, dato che sta già dismettendo l'impossibile per garantire gli stipendi dei dipendenti. Vorremmo capire anche se chi ha progettato l'opera ha sbagliato e perché la cifra richiesta per completare l'opera è pari al ribasso con il quale una ditta si è giudicata l'appalto nel corso delle procedure di gara. Errori nella valutazione geologica sono evidenti e non devono essere i cittadini a pagare per extracosti che dovevano essere previsti prima dell'avvio dei lavori". VIDEO Casinò a San Pellegrino Terme (BG). "Non siamo assolutamente convinti che un casinò risolva il problema dell'attrattività turistica della Val Brembana. Per di più, l'atto presentato che è una mozione, risulta solo un generico invito al Governo a aprire una nuova casa da gioco che rischia di rimanere lettera morta e utile solo ai politici locali per farsi belli sui media. Insomma, ancora una volta dalla regione arriva solo fumo negli occhi per i cittadini bergamaschi. Se volessero davvero un casinò sarebbe bastato un emendamento dei parlamentari bergamaschi a Roma, cosa peraltro promessa e mai fatta" così Dario Violi, sulla mozione discussa dal consiglio regionale di oggi per realizzare una casa di Gioco a San Pellegrino Terme. | | II Affari Istituzionali Seduta riguardante le 3 proposte di referendum (2 sono del M5S) per l'autonomia della Lombardia. La decisione è di proseguire col tavolo di lavoro accorpando tutti e 3 i progetti sopra citati. IV Attività produttive e occupazione Giovedì 15 la Commissione attività produttive s'è aperta con l'audizione di ANCI-Lombardia sul progetto di risoluzione in tema di somministrazione temporanea di alimenti e bevande, con riferimento all'annosa questione delle "sagre". Nella successiva seduta – alla presenza dell'Assessore al commercio, turismo e terziario, Mauro Parolini – sono stati invece discussi il PdL 137-bis (Abilitazione alla professione della guida turistica a livello nazionale […]) e il PAR 50 ([…] Completamento degli itinerari ciclo-pedonali sulla sponda orientale del lago d'Iseo […]). Come previsto, l'Associazione dei Comuni italiani ha espresso parere favorevole alla risoluzione elaborata dalla maggioranza, raccomandandosi soltanto affinché – nel successivo intervento normativo che il provvedimento richiede alla Giunta – non vi sia l'introduzione di nuovi adempimenti burocratici: in altre parole, che non venga effettivamente introdotta quella calendarizzazione preventiva e obbligatoria che quantomeno porrebbe i sindaci dinnanzi alla responsabilità di anticipare, ai propri elettori, il numero di sagre autorizzate per l'anno a venire. È la riprova che – come avevamo anticipato – la risoluzione in esame non impone neppure la futura adozione di questo minimo criterio di trasparenza, che avrebbe del resto potuto essere prontamente introdotto col sostegno, da parte degli altri gruppi politici, del PdL 205 a firma Dario Violi. Il nostro portavoce sintetizza così la vicenda: «lo scorso Giugno, depositando il PdL 172, eravamo convinti di poter trovare una sinergia con le forze politiche di maggioranza, che si erano pubblicamente espresse – a partire dalla Lega – affermando la necessità di trovare una rapida e definitiva soluzione a una vicenda che desta tanta apprensione tra i piccoli imprenditori del settore. Ci siamo presto accorti del nostro errore di valutazione: spinta dalla necessità di non contraddire NCD e PD (con evidenti interessi nella partita), il resto della maggioranza è rimasto fondamentalmente inerte, mentre nel Gruppo di Lavoro che si era aperto sul tema si sosteneva dapprima "l'impraticabilità giuridica" delle nostre soluzioni – poi smentita anche dal parere tecnico dell'ufficio legislativo del Consiglio – e, successivamente, veniva invocata la necessità di un intervento meno invasivo che, nei fatti, veniva però rigettato insieme alla nostra seconda proposta legislativa (quella di cui al PdL 205), con cui si demandava quantomeno l'introduzione dell'anzidetta calendarizzazione obbligatoria, cui – però – la maggioranza preferisce far riferimento con un atto d'indirizzo e solo con un valore "tendenzialmente vincolante"». «In democrazia è la maggioranza a dettare l'agenda politica e ad avere l'ultima parola su ogni progetto di legge: questo è perfettamente accettabile. Quello – però – che non è accettabile, è l'ipocrisia di chi non perde mai l'occasione di proclamarsi dalla parte delle piccole imprese per poi girarsi dall'altra parte quando avrebbe modo d'intervenire in loro favore secondo le proprie promesse: questo – purtroppo – è già accaduto tante volte in questa legislatura e – purtroppo – sta accadendo anche oggi con le sagre. Si sa: il lupo perde il pelo ma non il vizio.. speriamo solo che tutti i piccoli imprenditori vogliano finalmente rendersene conto». Nella seduta è quindi stato illustrato anzitutto il PAR 50, con cui la Regione propone lo stanziamento di circa un milione di euro per il completamento di un percorso ciclabile sulla strada litoranea della sponda bresciana del lago d'Iseo. È un progetto sul quale anticipiamo la nostra approvazione, convinti della necessità di valorizzare la forte vocazione turistica del sebino. Successivamente, l'Assessore ci ha aggiornato sul PdL 137-bis, che è sostanzialmente stato accantonato in vista della prossima presentazione del nuovo Testo Unico sul Turismo (che, invero, Parolini si era impegnato a presentare già lo scorso Dicembre) e nel quale sarà necessariamente recepita la valenza nazionale dell'abilitazione a guida turistica imposta dalle normative comunitarie a superamento dell'attuale regime abilitativo provinciale. Speciali titoli saranno comunque necessari per svolgere la professione di guida in siti di particolare interesse culturale individuati dalla Legge Statale. Qui è possibile consultare l'elenco provvisorio dei siti richiamati per la Lombardia: vi invitiamo a farci avere eventuali ulteriori segnalazioni. V Territorio e infrastrutture "L'ascolto del Coordinamento Associazioni Islamiche di Milano e Monza e Brianza e degli ospiti della Commissione Territorio che si è riunita oggi ha riportato il dibattito sull'apertura dei luoghi di culto nell'ambito della realtà: nella nostra regione può sembrare più facile aprire sale gioco che rovinano migliaia di persone piuttosto che aprire luoghi di preghiera, luoghi destinati alla pace e sostegno spirituale delle persone", così Eugenio Casalino e Silvana Carcano, consiglieri del Movimento 5 Stelle Lombardia. "Ci sono oltre 400 mila residenti islamici regolari in Lombardia che pregano nelle catacombe e la politica deve dare loro risposte nell'ambito della Costituzione che garantiscano la piena libertà di culto. Fin qui la proposta della maggioranza è stata ostacolare in tutti i modi l'apertura di nuovi luoghi di culto collegandoli a problemi di pubblica sicurezza e "relegando" l'impatto del progetto di legge alle sole moschee anche se riguarda tutti i luoghi di culto. Questo non aiuta l'integrazione e getta ombre discriminatorie pesanti sull'operato dei partiti di maggioranza. La libertà di culto è un diritto fondamentale sancito nella nostra Costituzione e non lo si garantisce allontanando le diverse comunità. L'obiettivo di un legislatore è di avvicinare tutti coloro che, nel rispetto delle leggi, esercitano i diversi diritti fondamentali tutelati dalla Costituzione. Se la costruzione di nuovi luoghi di culto crea problematiche oggettive di fruizione queste si possono e devono risolvere con le regole e le leggi urbanistiche esistenti al netto di intenti discriminatori e di considerazioni ideologiche che nulla hanno a che fare con questioni tecniche e pratiche. Queste norme già esistono e questo dovrebbe far riflettere sull'effettiva utilità della legge in discussione", concludono i consiglieri regionali. VI Ambiente e protezione civile si sono svolte le audizioni sull'inquinamento del lago di Varese, presenti ARPA, ASL, ATO, Provincia di Varese e il professor Cenci esperto biologo. Il lago è fortemente eutrofizzato (fioriture algali dovute alla presenza di enormi quantitativi di fosforo dovuto sia al carico esterno, cioè agli scarichi civili, sia al carico interno, cioè la conformazione del lago stesso). E' emersa l'importanza di "bloccare" gli scarichi antropici nelle acque del lago prima di poter affrontare il discorso per abbattere il carico interno di fosforo. Depositate 1400 firme di cittadini che chiedono a gran voce interventi risanatori delle acque del lago. VII Cultura istruzione formazione comunicazione Giovedì 15 gennaio alla riunione della VII Commissione ha partecipato l'assessore allo Sport Antonio Rossi. L'Assessore ha illustrato le"Linee guida e priorità d'intervento per la promozione dello Sport in Lombardia nel triennio 2015-17". Questo documento sarà approvato dalla stessa commissione nella prossima seduta e successivamente dal consiglio regionale. Nei prossimi mesi sono previsti nuovi bandi di finanziamento di progetti per la promozione e la diffusione dello sport in vari ambiti. VIII Agricoltura montagna foreste parchi Incontro con l'assessore Fava sullo stato di approvazione del PSR (Piano di Sviluppo Rurale) 2014-2020. A luglio 2014 la regione ha inviato,come da procedura, la bozza di PSR all'Unione Europea, la quale ha formulato varie osservazioni al piano, che Regione ha dovuto recepire ed inserire. Tra queste uno stanziamento di ben 48 milioni di euro (il 5% dei fondi a disposizione) per l'infrastrutturazione con Banda Ultra Larga nelle zone rurali. Regione Lombardia è stata la prima regione italiana a redigere il piano, rispettando pienamente le tempistiche. Nonostante ciò il Ministero ha comunicato all'UE che l'approvazione dei piani dovrà avvenire a giugno 2015, per "aspettare" anche le altre regioni che sono rimaste indietro. L'assessore Fava teme tuttavia che anche l'ipotesi di giugno sia ottimistica in quanto molte regioni italiane sono ancora in alto mare. Più tardi verrà approvato il piano più tardi saranno attivi i bandi, il rischio è quello di rimanere scoperti per tutto il 2015. Commissione speciale Riordino delle autonomie locali La commissione per il riordino delle autonomie si è riunita Martedì 13, prendendo atto dell'esito delle iniziative referendarie condotte a Perego e Rovagnate, in provincia di Lecco, per interrogare la popolazione sull'opportunità di una fusione delle due anzidette realtà comunali. I Commissari, stante il voto favorevole della maggioranza della popolazione di entrambe le località, hanno dunque votato favorevolmente al PdL 189 che porterà all'istituzione del Comune di La Valletta Brianza. Commissione speciale Antimafia Si è espresso un parere sul Piano triennale di prevenzione della corruzione del Consiglio regionale – 2015/2017. Voto favorevole del Movimento 5 Stelle poichè sono state recepite tutte le nostre proposte. Presenti alcuni esponenti dell'associazione "Avviso pubblico" che hanno illustrato alcuni punti del codice etico per la buona politica. Commissione speciale rapporti con la Confederazione elvetica La Commissione speciale si è riunita, in una seduta congiunta con la Commissione I, per la presentazione di due ricerche del centro-studi Èupolis: la prima, riguardante il ruolo delle assemblee legislative regionali all'interno della politica dell'unione europea; la seconda, concernente le questioni relative alle politiche transfrontaliere e alle problematiche di confine, con particolare riferimento ai rapporti tra Lombardia e Svizzera. Le due ricerche hanno offerto spunti interessanti che non mancheremo di tradurre in proposte concrete nelle settimane a venire. | | Ufficio di Presidenza del Consiglio Regionale | | Seduta di Ufficio di Presidenza del 12 gennaio 2015 (UdP sta per Ufficio di Presidenza; CR per Consiglio Regionale; Dlgs per Decreto Legislativo, LR per Legge Regionale, DL per Decreto Legge; DUP per Delibera di Ufficio di Presidenza, OdG Ordine del Giorno; DSG decreto del Segretario Generale; SG Segretario Generale, il Direttore Generale del Consiglio Regionale; PA Pubblica Amministrazione) 1) Attribuzione delle funzioni di Segretario Generale al dott. Enrico Gasparini nel periodo di assenza del titolare dell'incarico. Visto il prolungato periodo di assenza per malattia del SG titolare, viene nominato un sostituto, fino al massimo a fine marzo 2015, nella persona del dirigente che ha svolto le funzioni di supplenza del SG finora e titolare della posizione di staff allo stesso. E' sostanzialmente una presa d'atto, voto favorevole di M5S Lombardia. 2) Approvazione del documento tecnico di accompagnamento e del bilancio finanziario e gestionale, a seguito dell'approvazione del bilancio di previsione finanziario per gli anni 2015 – 2016 – 2017 per il funzionamento del Consiglio Regionale. A seguito dell'approvazione del bilancio del Consiglio Regionale in aula nella seduta del 23 dicembre scorso, si procede al passaggio formale dell'approvazione del bilancio dettagliato per capitoli di entrata/spesa con questa delibera. Per coerenza con il voto contrario da me espresso in aula (si veda la dichiarazione di voto in questo video) e in UdP propongo voto contrario anche su questa delibera. 3) Autorizzazione alla costituzione nel giudizio promosso, innanzi al T.A.R. della Lombardia - Sez. Milano, dall'ex Presidente del gruppo consiliare "Sinistra Ecologia Libertà" - presente in Consiglio regionale nella IX legislatura - Chiara Cremonesi al fine di ottenere, previa sospensiva, l'annullamento della deliberazione dell'Ufficio di Presidenza del Consiglio regionale n. 316 del 16 settembre 2014. Affidamento della rappresentanza e difesa in giudizio del Consiglio regionale agli Avv.ti Silvia Snider, Riccardo Caccia e Roberto Grazzi del servizio Assistenza legislativa e legale dell'Ente. 4) Autorizzazione alla costituzione nel giudizio promosso, innanzi al T.A.R. della Lombardia - Sez. Milano, dall'ex Presidente del gruppo consiliare "Unione di Centro" - presente in Consiglio regionale nella IX legislatura - Gianmarco Quadrini, al fine di ottenere, previa sospensiva, l'annullamento della deliberazione dell'Ufficio di Presidenza del Consiglio regionale n. 316 del 16 settembre 2014. Affidamento della rappresentanza e difesa in giudizio del Consiglio regionale agli Avv.ti Silvia Snider, Riccardo Caccia e Roberto Grazzi del Servizio Assistenza legislativa e legale dell'Ente. Si tratta di due delibere fotocopia che affidano la rappresentanza in giudizio del Consiglio Regionale agli avvocati del Consiglio stesso, contro i due ricorsi fotocopia presentati dai presidenti dei gruppi SEL e UDC della scorsa legislatura che sono stati condannati dalla Corte dei Conti della Lombardia a restituire, rispettivamente, 1.393,79 euro e 16.178,45 euro per spese irregolari relative all'anno 2013. Il ricorso al TAR è volto all'annullamento di una DUP del 2014 (approvata ovviamente anche da me) che richiedeva loro la restituzione delle somme contestate dalla Corte dei Conti. Propongo voto favorevole. 5) Proposta di regolamento delle assegnazioni degli affari consultivi e del contenzioso e riparto dei compensi professionali agli avvocati del Consiglio regionale della Lombardia. Questa delibera, molto tecnica, ha avuto una lunga gestazione all'interno dell'UdP perché abbastanza delicata sia dal punto di vista tecnico sia dal punto di vista normativo. A seguito del DL 90/2014 che ha portato diverse novità nella PA italiana è adesso possibile regolare i compensi extra-stipendio per i professionisti (avvocati, ingegneri, architetti) che lavorano nelle diverse PA. Il 23 dicembre scorso la Giunta della Regione Lombardia ha emanato sul tema un proprio regolamento che è ovviamente conforme a questa delibera. Noi condividiamo l'ottica premiante contenuta, ossia incentivare gli avvocati a vincere le cause in cui è coinvolto il CR stesso, e non abbiamo rilevato nessuna criticità normativa e tecnica ad eccezione del punto nel quale gli avvocati sono premiati anche nel caso in cui arrivano ad un patteggiamento o transazione con le controparti, che significa di fatto un disincentivo. Proporrò di togliere questo punto dalla delibera. Se non accettata questa modifica propongo voto di astensione. | | | | | | | |