venerdì 12 dicembre 2014

La settimana del Movimento 5 Stelle Lombardia - 5-12 dicembre 2014

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Dal 5 al 12 dicemre 2014
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Sull'indagine degli incarichi pilotati per #Expo Maroni aveva detto: "attendo che il magistrato inquirente mi chiami per chiarire". Questa settimana non si è presentato all'interrogatorio: http://goo.gl/4SbQtE

Per una Lombardia di sana e robusta Costituzione

Il M5S Lombardia propone la gestione diretta delle risorse fiscali sul territorio regionale come già previsto dalla Costituzione al posto dell'attuale discrezionalità del loro utilizzo da parte del governo centrale.
Di seguito un breve vademecum per capire di cosa si tratta, una misura che potrebbe essere adottata da tutte le regioni italiane senza sottrarre risorse a nessuna di esse.

Come funzionano i rapporti tra Stato e Regioni?

Con la riforma del titolo V della Costituzione varata nel 2001, i rapporti tra lo Stato e le Regioni a statuto ordinario sono cambiati profondamente.

L'art. 117 della Costituzione individua le materie di esclusiva competenza statale (difesa, politica estera, giustizia, ordine pubblico, norme generali sull'istruzione e altre) e le materie definite invece di "legislazione concorrente" gli ambiti in cui è possibile la convivenza fra norme statal, e norme specifiche regionali (tutela della salute, governo del territorio, tutela e sicurezza del lavoro e via dicendo). Ogni materia non specificata è di esclusiva competenza regionale.

L'art. 119 della Costituzione, invece, disciplina la gestione finanziaria e fiscale, stabilisce che le regioni «godono dell'autonomia finanziaria di entrata e di spesa, hanno un proprio patrimonio e possono fare investimenti». In parte attingono a risorse provenienti da entrate proprie (ad esempio ticket sanitari, imposte regionali, irap e altro), e in parte a trasferimenti aggiuntivi di fondi erogati dallo Stato.

Quindi il cosiddetto "federalismo fiscale" è già in Costituzione, non c'è qualcosa da inventare a fini di propaganda. L'art. 119 della Costituzione afferma il principio della territorialità dell'imposta, laddove specifica in maniera esplicita che le Regioni «dispongono di compartecipazioni al gettito di tributi erariali riferibili al loro territorio». Però, per diverse ragioni, non si è data attuazione a quanto previsto dalla riforma del titolo V, ma solo interventi parziali.

La Costituzione consente a tutte le Regioni a statuto ordinario la possibilità di richiedere ulteriori deleghe sulle materie concorrenti e, ma solo per alcune tipologie, sulle materie attualmente di esclusiva competenza dello Stato.
E' importante sottolineare che le Regioni hanno il potere di gestire le proprie entrate e spese, attuando – limitatamente ad alcune materie – l'autonomia finanziaria e di spesa prevista dall'art. 119 della Costituzione.

Fra queste materie, ve ne sono alcune fondamentali come la "tutela dell'ambiente, dell'ecosistema e dei beni culturali" (lettera s, comma 2, art. 117 della Costituzione), oppure il "governo del territorio", la "valorizzazione dei beni culturali e ambientali e promozione e organizzazione di attività culturali", ed ancora la "ricerca scientifica e tecnologica e sostegno all'innovazione per i settori produttivi" (comma 3, art. 117, Cost.)

Oggi lo Stato, amministratore delle finanze e dell'economia del Paese, non é in grado di rispondere all'al numero sconfinato di richieste e specificità territoriali che caratterizzano le regioni italiane come si è visto tristemente con la mancata difesa del territorio e l'abbandono di giacimenti culturali come Pompei. Una cronica, scarsa, lungimiranza dello Stato centrale nel gestire le già esigue risorse a disposizione sta strozzando enti locali e cittadini.

La regione Lombardia, ma non solo, è un esempio di questa deriva. Storicamente apprezzata come il "motore d'Italia", assiste oggi impotente alla chiusura e all'esodo di centinaia di imprese, fabbriche, esercizi commerciali. Eppure solo in questa regione il residuo fiscale supera i 40 miliardi di euro. Ma nemmeno le catastrofi ambientali riescono a scuotere le coscienze di chi gestisce il portafoglio statale. La risposta alle richieste di aiuto delle Regioni è sempre la medesima: «Non ci sono i fondi». Intanto i cittadini continuano a pagare fior di tasse, ad uno Stato che si è convertito nel più implacabile dei loro esattori.

Come uscire da questo incubo? Non certo con la secessione, ma con una buona amministrazione.Alcuni partiti sfruttano la crisi e la scarsa memoria della popolazione per rispolverare la "secessione", un sempreverde che ha stimolato tante campagne elettorali targate Lega Nord, e MAI tradotto in fatti concreti. La solita promessa sempreverde mai mantenuta.
Il Movimento 5 Stelle propone invece una soluzione diversa, più semplice: applicare le leggi esistenti e che ancora non sono state rispettate.

Il M5S Lombardia si appella al principio della "territorialità delle imposte" previsto in Costituzione ma rimasto incompiuto (articolo 116, comma 3, Cost.).

Con la sua applicazione la Lombardia, nel caso specifico (ma vale anche per altre regioni) gestirebbe con chiare destinazioni di spesa autonomamente una parte degli oltre 40 miliardi presenti nel bilancio dello Stato riservata alle regioni: sei miliardi verrebbero destinati all'istruzione, un miliardo allo sviluppo e all'innovazione delle piccole e medie imprese, un miliardo alla difesa e alla sicurezza del territorio. Attualmente questo denaro, anziché essere ripartito in base alle reali esigenze dei territori e dei cittadini, viene centralmente destinato senza la benché minima idea delle priorità e le specificità locali.

Inoltre una gestione locale, più efficiente, permetterebbe di risparmiare circa un miliardo di euro. Utilizzando questi proventi sul territorio, si potrebbe diminuire le tasse investendo sul trasporto pubblico locale, prevenendo i dissesti idrogeologici e collocando risorse sull'innovazione e la ricerca per le PMI. Promuovere interventi nei settori dell'istruzione, dei beni culturali, dell'ambiente e della ricerca scientifica e tecnologica.
Tutto questo senza arrecare alcun disagio e senza provocare tagli di risorse nelle economie degli altri territori d'Italia, nel pieno rispetto della legislazione vigente.

Siamo convinti che prelevando risorse da un territorio e lasciandole nella disponibilità del territorio stesso, i cittadini che in quel territorio vivono e lavorano sarebbero in grado di gestire le proprie risorse con maggiore attenzione ed efficienza, rispetto ad uno Stato centrale autoritario, lento e farraginoso, bloccato da mille burocrazie e lontano dalle problematiche del territorio.

A ciò va aggiunto che oggi il Movimento 5 Stelle è presente in molte regioni d'Italia, dall'Abruzzo alla Lombardia, dall'Emilia Romagna al Piemonte, al Lazio. Il M5S rappresenta nei fatti un presidio di garanzia e di tutela permanente, che può supervisionare e controllare il corretto utilizzo delle risorse, a beneficio della cittadinanza.

Restituiamo le chiavi dei territori ai legittimi proprietari: i cittadini. Nessuna secessione, rispettiamo la Costituzione! Risorse al territorio!

Rimpasto: un pasticcio che pagheranno i lombardi

"Più che un rimpasto quello del Presidente della Lombardia Maroni è l'ennesimo gran pasticcio che pagheranno interamente i cittadini e pare che non sarà l'ultimo visto che tutti i gruppi di maggioranza rivendicano altri posti in Giunta", così Andrea Fiasconaro, capogruppo del Movimento 5 Stelle Lombardia.

"Oggi addirittura NCD  annuncia che non parteciperà ai lavori della Commissioni. E anche la Lega e Fratelli d'Italia non sembrano soddisfatti delle decisioni di Maroni. Siamo alle solite ritorsioni per ottenere altre poltrone. Siamo di fronte a una maggioranza irresponsabile e traballante che fa di tutto tranne che affrontare le emergenze che attendono risposte in Lombardia. Il Movimento 5 Stelle vuole parlare finalmente di strategie politiche concrete per arginare la crisi dell'occupazione, fermare il dissesto idrogeologico, efficientare la sanità e rendere la regione la locomotiva italiana", continua il capogruppo.

"Maroni ci deve spiegare in aula che cosa sta succedendo e assumersi la responsabilità del fallimento delle politiche della sua Giunta, se non altro, su temi delicati come Infrastrutture e Casa, i cui assessori sono stati defenestrati con un'implicita ammissione del loro fallimento", conclude Fiasconaro.

Ecco i fondi del M5S Lombardia per le PMI

Il 4 dicembre un decreto della Segreteria Generale del Consiglio regionale assegna alla Giunta Regionale (vedi allegato) 503.265,66 € restituiti dal Movimento 5 Stelle grazie al taglio dell'indennità. Questi fondi andranno alle PMI.

"Ci eravamo impegnati in campagna elettorale a dimezzarci lo stipendio, lo abbiamo fatto, ed ecco il decreto che nero su bianco certifica la nostra restituzione. I fondi saranno messi a disposizione dalla Giunta per le PMI. Su questo tema, come su molti altri, nella nostra attività politica quotidiana dimostriamo che siamo interessati a mantenere gli impegni presi e a dare sostegno ai cittadini lombardi. La restituzione dell'eccesso di stipendio del Movimento 5 Stelle dimostra che tutti i consiglieri regionali potrebbero contribuire con parte del loro stipendio al sostegno del tessuto economico lombardo in questo momento di crisi. Gli oltre 500 mila euro restituiti sono, nella quasi totalità, solo e soltanto del Movimento 5 Stelle. Se tutti i consiglieri si tagliassero lo stipendio il risparmio per le casse pubbliche sarebbe di almeno 7 milioni di euro all'anno", dichiara Andrea Fiasconaro, capogruppo di M5S Lombardia.

Altre notizie

Consiglio regionale

Gli argomenti trattati dal Consiglio Regionale della Lombardia il 9 dicembre 2014. Nel corso della seduta il M5S ha contestato l'assenza di Roberto Maroni.

Documento di economia e finanza regionale. "Voto contrario del Movimento 5 Stelle Lombardia sul documento di economia e finanza regionale: non aggiunge nulla di significativo e concreto per lo sviluppo della regione", così Eugenio Casalino, consigliere del Movimento 5 Stelle della Lombardia. Stefano Buffagni, consigliere del M5S, spiega: "Il documento contiene impegni altisonanti che non potranno essere finanziati. Peggio, il piano di economia  e finanza è contraddittorio: da una parte parla di sostenibilità ambientale dall'altra promuove e finanzia strade inutili come la Vigevano Malpensa e consumo di suolo. La cultura e le biblioteche saranno poi valorizzate grazie al volontariato sul modello di Expo. La maggioranza, se davvero intenzionata a promuovere la cultura, invece di rivolgersi al volontariato dovrebbe trovare finanziamenti alternativi. E' un documento di pochezza straordinaria tanto da risultare superfluo. Certo se la maggioranza intende gestire i soldi dei lombardi così è meglio che lasci perdere". VIDEO VIDEO1
 
Distributori di carburante
. Il Consiglio regionale ha approvato oggi il Progetto di Legge n. 201 (Disposizioni in materia di vendita dei carburanti per autotrazione, modifiche al titolo II, capo IV, della l.r. 6/10), introducendo ulteriori obblighi per l'apertura di nuovi distributori di carburante, nonché per l'ampliamento di quelli già esistenti, in particolare prevedendo la necessità – salvo comprovate difficoltà legate alla specificità del territorio considerato – d'installare impianti per l'erogazione di prodotti energetici a minore impatto ambientale quali metano, GPL ed energia per veicoli elettrici. La norma originaria è stata presentata e votata nella Commissione attività produttive senza neppure prevedere un confronto tra i Consiglieri e i portatori d'interesse, nonché stabilendo l'introduzione dei nuovi obblighi solo per l'apertura di nuovi impianti. In tale sede avevamo dunque optato per l'astensione, persuasi dalle ragioni ambientali effettivamente presenti nel provvedimento (essendo evidente che la diffusione di veicoli ecologici è senz'altro legata alla diffusione di una rete in grado di alimentarli), nonché dietro promessa di convocare un'audizione – benché postuma – alla quale avrebbero potuto far seguito emendamenti utili per l'odierno voto in aula. Il confronto coi portatori d'interesse (enti locali, associazioni di categoria e dei consumatori, nonché per la tutela dell'ambiente) ha confermato la nostra persuasione circa l'utilità di questo provvedimento che, tuttavia – per non apparire come una tutela corporativa – non poteva limitarsi a imporre vincoli alle nuove aperture, senza almeno considerare l'ampliamento degli impianti pre-esistenti. Da qui l'emendamento di Stefano Buffagni che, nonostante l'iniziale contrasto con la relatrice del Progetto di Legge (che avrebbe preferito impegnare la Giunta con un più blando Ordine del giorno), è stato infine condiviso anche dalla Maggioranza, che ne ha consacrato il contenuto in Legge. Così chiosa Buffagni: «l'ambiente è una risorsa che certo può giustificare l'imposizione di oneri economici che pure comprimono la libertà d'impresa, non si possono però usare un peso e due misure: le stesse ragioni ambientali devono valere per tutti gli imprenditori e non solo per i "nuovi arrivati". Per questo non possiamo che ritenerci soddisfatti del ravvedimento della maggioranza e dell'accoglimento del nostro emendamento». VIDEO

Riordino delle autonomie localiIn Consiglio Regionale si è discussa una risoluzione sul riordino delle autonomie locali. Dario Violi ha elencato tutte le criticità, in particolare sulla mancanza di incentivo alle fusioni dei comuni e sull'unione delle comunità montane che per il MoVimento 5 Stelle è totalmente inefficace. VIDEO

Commissioni Consiliari

 

III Sanità

PAR N. 48 COSTITUZIONE DELL'AZIENDA DI SERVIZI ALLA PERSONA DENOMINATA ASP BASSO LODIGIANO, CON SEDE LEGALE IN CODOGNO (LO)
Atto di iniziativa di giunta Nessuna discussione. Voto a favore di tutti i commissari meno del M5S che si è astenuto. Presentazione delle Regole di gestione dei servizi sanitari e socio sanitari 2015 da parte delle Direzioni Generali competenti Se saranno  confermati i tagli del governo centrale questi ricadranno in modo inevitabile sulla sanità regionale. Se così fosse verrà i rivista tutta la parte riguardante la contrattazione e la compartecipazione da parte dei cittadini. I DG dei due assessorati sanità e sociale/famiglia hanno esternato le loro preoccupazioni su come sarà la sanità in regione Lombardia. Anch'essi stanno lavorando alla " cieca".La delibera delle Regole sarà ovviamente influenzata dal reale budget che si avrà a disposizione. PROPOSTA DI RISOLUZIONE concernente la promozione e il coordinamento dell'utilizzo del patrimonio mobiliare dismesso dalle strutture sanitarie e sociosanitarie Vista l'ora tarda la risoluzione non è stata trattata.

IV Attività produttive e occupazione

 
Nella settimana appena trascorsa, la IV Commissione non ha tenuto la consueta seduta in Consiglio, recandosi invece in visita all'Aeroporto di Malpensa per discutere col Presidente di Meridiana Fly della vicenda occupazionale in atto. I membri della delegazione hanno ribadito l'impegno delle istituzioni regionali per cercare di risolvere la vertenza.

 

VI Ambiente e protezione civile

Si è svolta l'audizione in merito ad un progetto di fitodepurazione mediante Pioppo OGM. Si è svolta l'audizione con sindaci e comitati della provincia di Pavia in merito al progetto di realizzazione di una discarica di amianto in località Cava Manara. Hanno epsresso forte contrarietà al progetto. Iolanda Nanni aveva già presentato un'ITR in merito.Gruppo di lavoro cave: si è cominciato ad analizzare la proposta di legge sulle cave della giunta. I tecnici di Giunta hanno proseguito con la lettura del loro progetto di legge. Non vi è stato dibattito, si rimandano le osservazioni ad un prossimo incontro.

VII Cultura istruzione formazione comunicazione

Giovedì 11 dicembre 2014 si è riunita la VII commissione: si è svolta l'audizione con il Presidente della Federazione Italiana di Bocce Lombardia Alessandro Bianchi e con alcuni referenti del progetto "Junior bocce" per le scuola elementare e media. Le persone invitate hanno illustrato il progetto che ha come fine la promozione dello Sport delle Bocce all'interno delle scuole primarie e  secondarie di I grado. La commissione invierà la documentazione presentata, relativa al progetto, agli assessorati Sport e Istruzione per un eventuale incontro anche con gli esponenti della giunta.

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VIII Agricoltura montagna foreste parchi

E' continuata la discussione del progetto di legge sugli Orti urbani presentato dal PD. Nel merito siamo d'accordo (si propone di dare la possibilità di creare orti con funzione didattica e/o sociale all'interno delle città o nelle perifere, in aree dismesse e degradate), abbiamo presentato alcuni emendamenti durante la seduta. Con questi emendamenti vogliamo dare la possibilità alle associazioni di gestire gli orti sociali (non solo quindi enti locali e scuole), cerchiamo di dare più certezze sulla qualità dei terreni, promuoviamo l'agricoltura biologica.

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Commissione speciale Riordino delle autonomie locali

La Commissione speciale si è riunita martedì 9, prima dell'apertura dei lavori consiliari, per una breve discussione sugli emendamenti presentati dai gruppi e dal relatore con riferimento alla risoluzione sul riordino delle autonomie poi discussa in aula.

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Ufficio di Presidenza del Consiglio Regionale

SEDUTA ORDINARIA N. 42 DELL'11 DICEMBRE 2014 (ore 9:45)
ARGOMENTI TRATTATI

Comunicazioni del Presidente

Approvazione del resoconto sommario della seduta dell'1 dicembre 2014.

1) Piano della Performance del Consiglio regionale della Lombardia per il triennio 2015 – 2017 (art. 10 d.lgs. 150/2009): approvazione degli obiettivi strategici ed operativi.

2) Disposizioni attuative dell'art. 6, comma 2, della legge regionale 24 giugno 2013, n. 3, in materia di riduzione dei costi della politica (rilevazione e accertamento delle presenze e delle assenze) - Adozione

3) Realizzazione della mostra espositiva dei cimeli dell'Arma dei Carabinieri.

4) Incarico ad ASVAPP di Torino per la realizzazione del seminario "La valutazione delle politiche volte a favorire il rientro dei detenuti nella società" e approvazione della relativa spesa.

5) Approvazione del programma per l'acquisizione dei beni e servizi necessari al funzionamento del Consiglio Regionale per l'anno 2015.

6) Determinazione dei contributi per il funzionamento dei Gruppi consiliari per l'anno 2015.

7) Modifica dei criteri di utilizzazione del fondo stanziato per le attività assistenziali a favore del personale regionale ai sensi dell'art. 4, l.r. 54/1976.

8) Autorizzazione alla costituzione nel giudizio promosso avanti al Tribunale Civile di Milano, Sezione Lavoro, nella causa R.G. 12522/2014. Affidamento della rappresentanza e difesa in giudizio del Consiglio regionale agli avv.ti Riccardo Caccia e Roberto Grazzi del Servizio Assistenza legislativa e legale dell'Ente e contestuale conferimento al dirigente dell'Ufficio Risorse Umane del potere di rappresentare il Consiglio regionale della Lombardia.

Mozioni, interpellanze e interrogazioni

Eventi

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Cosa sono le P.M.I.

La politica viene costantemente svolta da persone competenti in moltissimi argomenti, ma molto spesso ignare delle realtà delle imprese. Le P.M.I. sono le Piccole e Medie Imprese che sostengono larga parte dell'economia della Società e delle Città.
Senza le P.M.I. non ci sarebbe forse nulla da governare perché non ci sarebbero i fondi necessari a sostenere il bilancio Nazionale ed Europeo. Le P.M.I. costituiscono parte importante dell'economia reale, e senza di loro non sussisterebbero nè grandi Industrie nè banche, nè quindi servizi sociali, organi pubblici, nè Stato. Chi vuole svolgere bene la carriera politica deve conoscere la realtà economica di un'impresa ma spesso crea solo questionari per i commercianti, camere di commercio inefficienti, sistemi di tassazione usurari, complicati e insostenibili, tribunali di giustizia iniqui, e assenza della tutela d'ufficio del credito attivo e passivo delle P.M.I.. Lo scopo di questo sito è riformare la considerazione delle P.M.I. nella classe politica. Se sei un imprenditore con partita i.v.a. qui sei il benvenuto e qui puoi fornire le tue richieste che verranno raccolte in modo sistematico per formare un programma di riforme inderogabili ed urgenti per la tutela della tua realtà lavorativa, che è quella che supporta l'economia di base, ma spesso viene ignorata, sfruttata iniquamente, mortificata, umiliata dalle caste dei poteri forti che restano ignari di questi valori. Facciamo massa critica e attiviamoci per definire le nostre necessità. Cavalchiamo la storia adesso. EF