Non bisogna odiare nessuno, ognuno fa il suo lavoro.
Persino Berlusconi e Bersani... Vendola e Lussuria..Platinette e La Russa..
Solo che chi ha molto successo, è perché si mantiene allineato con la propria energia individuale e di gruppo.. chi non lo ha è perché si trova in una situazione di disallineamento con tutto, tutti e con se stesso.
Lavorare sulle cose buone disponibili ecco l'unico punto di inizio quotidiano da mantenere da parte di tutti.
Risolvere il problema della giustizia disallineata con la realtà, e delle banche disallineate con l'economia è compito di gente allineata con se stessa e con il proprio gruppo.
E per fortuna questa gente c'è.
Ma dobbiamo sorvegliare che all'interno di questo gruppo che ci governa non si apra un disallineamento rispetto al nostra identità storica e nazionale rispetto gli altri popoli europei.
Federalizzare gestioni costose va bene, ma organizzare emorragie di energia dell'unità d'Italia, raggiunta e costituzionalizzata dai nostri nonni, sarebbe un errore.
Ridimensionare lo strapotere di banche e magistrati al rango di servitori dell'economia e della giustizia va benissimo, ed è pure urgente, ma creare scappatoie per delinquenti, commercialisti e finanzieri a danno di tutti, non sarebbe giusto.
I nostri figli devono ereditare un insieme allineato e non un caos disordinato ove per una persona di media intelligenza ci vogliono circa cinquant'anni della sua vita per capire da dove parte l'organizzazione di questa matassa politica globale.
Che vantaggio energetico enorme ci sarebbe se un giovane potesse inserirsi nella società, con titolo esecutivo già dall'età di trent'anni anziché cinquanta?
Creiamo quindi un insieme allineato, lasciamo in eredità energia, eliminiamo tutto ciò che è asincronia e assolismo, integriamoci in un unico concerto armonico e sinfonico.
Suoniamo insieme.
Ermanno Faccio
Articolo del 09/03/2011