venerdì 7 giugno 2013

Caro Governo Letta

La situazione è complessa, ma ognuno di noi può pubblicare i propri appunti personali per cercare di fare una riflessione collettiva, al fine di salvare ora il salvabile.
Il popolo è sovrano. Sarà vero? Non si è mai visto un sovrano che riceva il conto di quanto pagare dal suo amministratore. Di solito è il sovrano che assumendo l'amministratore stabilisce il suo compenso.
Il condominio Italia è di proprietà del popolo sovrano, che incarica il suo amministratore eletto, la sua squadra di gestione degli affari e dei conti, di amministrarlo stabilendo il suo compenso, in un preciso scenario storico.
Se nello scenario storico in cui le nazioni piombano nella crisi globale, si verifica che la corte dei conti italiana spiegando il bilancio statale, evidenzi disavanzi tali che il governo non riuscendo a trovare altre soluzioni, decreti di coprire necessariamente tali disavanzi con patrimoniali, con tasse sui rifiuti, con  tasse sugli assunti e sui beni acquistati, raddoppi i costi dei beni energetici e telefonici con le accise, tutte tasse illogiche sul profilo della possibilità di mantenimento in vita per lungo tempo di qualsiasi azienda o famiglia sana, è evidente che siamo in presenza di un'anomalia grave del sistema nazione.
Per curare tale anomalia la ricetta è semplice, lasciare che sia il padrone di casa a stabilire come sopravvivere, e licenziare subito "l'amministratore pazzo".
Qui non siamo di fronte ad un concetto di partito e di sistema, qui siamo difronte ad uno scippo della proprietà dei nostri beni e delle nostra autonomie di sovrani nazionali.
I capi non sono gli amministratori, ma devono esserlo i proprietari del suolo ovvero gli italiani.
Se non si riesce ad esercitare il potere degli italiani allora vuol dire che esiste un'anomalia autorizzativa, che è palesemente nulla.
Quindi in ogni momento questa anomalia può essere corretta di diritto dal popolo sovrano ristabilendo i giusti parametri per la propria sopravvivenza.
Se il costo statale è esagerato, E' SOLO QUEST'ULTIMO CHE VA RIDIMENSIONATO e non altro.
Più sovrani produttori di ricchezza, e meno amministratori sanguisughe e dissipatori.
Gli espropri giudiziari a favore di banche e tribunali? Ma quali banche? quelle che hanno fatto buchi complessivamente da centinaia di miliardi in Italia solo nell'ultimo ventennio?
Quali tribunali? Quelli che hanno rovinato centinaia di imprese sottraendo loro arricchimenti indebiti sparando sentenze pazze a favore di consumatori truffatori, inadempienti, meramente dilatori, e addirittura contestatori temerari?
Quali giudici, quelli che non conoscendo nulla di crisi economica familiare, crisi della coppia, danni e traumi derivati dalle separazioni, hanno seminato migliaia di sentenze di divorzio senza che una, solo un di esse avesse preventivamente indirizzato le coppie verso un istituzione pubblica che preventivamente alla distruzione di una famiglia si facesse carico del tentativo di salvataggio della medesima?
Il ministero delle finanze, inps ed equitalia? Vanno bene se c'è un'evasione reale, non un impossibilità a pagare cifre non guadagnate perché sottratte a priori anche su bilanci con segno negativo. Qui non esiste evasione esiste quindi solo inquisizione, esproprio ed arricchimento indebito dell'ammnistratore che rapina il sovrano del territorio: il popolo.
Abbiamo visto torce umane, icari, suicidi ed omicidi come non mai in questi ultimi sei anni, vogliamo che questo prosegua o vogliamo mettere l agente in condizione di tornare alla propria normalità?
LICENZIATEVI AMMINISTRATORI INIQUI, FATE LAVORARE IL POPOLO E CHE SI AMMINISTRI DA SOLO.
E quando pubblicate su internet il bilancio dello stato dicendo che le entrate sono solo 400 e rotti miliardi, non siate reticenti nascondendo che mancano anche tutte le entrate delle accise, dei monopoli e di tutte le attività statali provenienti dai beni dello Stato, la cui somma rappresenta il doppio delle entrate tributarie altrimenti, i dati da voi dichiarati, risultano lievemente falsati, per i lettori.
La corte dei conti confermi.
Grazie della lettura dei miei appunti e della risposta.
EF

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