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AREE METROPOLITANE INUTILI?


Istanze ad absurdum contro le aree metropolitane:

Invece che rispondere all'unisono "sì" con sostenitori del progetto aree Metropolitane, che rivendicano la necessità e l'utilità di questa ancora misteriosa riforma, proponiamo a ciascuno lettore di ragionare autonomamente sulla questione passando per una debita analisi logica preventiva, maturandone la convinzione circa l'adozione su tale nuovo istituto politico, con la dovuta verifica della positiva consapevolezza globale e collettiva ponderata su tale delicata questione, che prossimamente verrà affrontata sia dai bancopartiti che però ormai tutti sanno che provvedono a votare le nuove leggi meramente secondo le istruzioni impartite dalla loro direzione e non secondo coscienza, sia dai cittadini che potrebbero così esprimere il loro dissenso ragionato sulla questione.

- Eliminare provincie e aprire aree metropolitane, per ridurre costi e poi riaumentarli?
- Perché più semplicemente non ristrutturare le Provincie in modo razionale Macroregionale, Inter Metropolitano, ed Eurocentrico??
- Identificare macroaree ultralpine alle quali annettere le zone produttive italiane per così perderle dal controllo della macroregione Padana??


Cinisello Balsamo, storico crocevia lombardo può candidarsi ad essere il comune di raccordo tra Milano e Brianza?



Obiettivo di questo gruppo di lavoro: Definire la funzione di un sistema informativo con particolare
riferimento alle nuove popolazioni.

L’obiettivo del gruppo di lavoro è quello di tentare di arrivare a definire
una proposta di un sistema informativo sulle  aree metropolitane. Il primo aspetto da
trattare sembra essere quello delle  nuove popolazioni. Infatti una nuova problematica
che appartiene in modo specifico alle aa.mm. più di tutte le altre unità locali è quella
delle  nuove popolazioni, che rappresentano una delle sfide per la statistica. Le nuove
popolazioni plausibilmente interessano maggiormente i poli delle aa.mm. più che le aree
con termini a questi. In ambito metropolitano non sembra ormai sufficiente la
conoscenza delle caratteristiche delle popolazioni tradizionali quali quella dei residenti.


I gruppi di lavoro metropolitani sono in realtà soltanto una
proposta di ricerca e non si propongono in  nessun modo come elemento per la
definizione né come apporto alle statistiche per il governo o il funzionamento delle
aa.mm. Su questo tema l’ISTAT, per quanto riguarda il settore dei censimenti, non ha
compiuto molti passi in avanti. La delimitazione delle aree metropolitane è un problema
politico. L’unica cosa che si può fare è quella  di stimolare l’offerta di informazione
statistica anche a livello intra-comunale.


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