venerdì 1 maggio 2015

La settimana del Movimento 5 Stelle Lombardia - 24 aprile -1 maggio 2015

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24 aprile - 1 maggio 2015
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"Con la #Marcia5Stelle per il Reddito di Cittadinanza siamo giunti a Milano, la città che nel 2008 si aggiudica Expo2015, la fiera delle fiere, con un progetto faraonico e promesse monumentali: nuove piste ciclabili, canali navigabili, nuove metropolitane, milioni di visitatori e più lavoro per tutti. Di quel progetto, in città, non rimane nessuna traccia.
Oggi, 1 maggio 2015, i lavoratori di Expo hanno poco da festeggiare.
Dal giorno dell'assegnazione, senza perdere un istante, si fanno avanti tutti coloro che si spartiranno l'enorme torta, dedicata, solo sulla carta, a "nutrire il pianeta". Sbucano dal nulla decine di nuove poltrone e altrettanti stipendi da migliaia di euro per politici navigati, amici, tirapiedi o amanti: per 3 anni l'unica preoccupazione dei partiti è sedersi al banchetto di Expo e speculare.
C'è, per esempio, un'enorme area fuori Milano, dove 1m/q di terreno ad uso agricolo costava meno di 20 euro ma grazie a Expo viene comprato a 150. I proprietari, Fondazione Fiera, pesantemente in rosso e controllata da Regione, e la Famiglia Cabassi, imprenditori legati a doppio filo con la politica meneghina, festeggiano. Quel verde scomparirà sotto una colata di cemento.
Oltre alla cementificazione dell'area espositiva e di Cascina Merlata che ha cancellato per sempre terreni a destinazione verde prolifereranno intorno al sito e in tutta la Lombardia tentacoli di asfalto, nuove autostrade e tangenziali totalmente inutili e a tutt'oggi deserte. Per nutrire il pianeta si espropriano i terreni dell'agricoltura, un controsenso che i politici da queste parti non sono in grado di cogliere.
Si costruisce comunque con estrema calma. Il sistema è quello già rodato per ogni grande opera: bisogna ritardare il più possibile i lavori per poter operare in deroga alle norme, gonfiare i costi e distribuire tangenti. E regalare appalti in modo arbitrario e senza controlli ad aziende amiche o colluse con le mafie.
Il bilancio di Expo, ad oggi, è di più di 100 tra indagati e arrestati e quasi 70 aziende allontanate dai cantieri dalla Prefettura, tra sito e infrastrutture, mentre i 4 appalti più grossi sono ancora sotto indagine della Procura e commissariati dall'Autorità Nazionale Anti Corruzione. Expo comunque non si ferma e giorno dopo giorno, scandalo dopo scandalo, arranca verso il taglio del nastro.
Tra gli invitati all'abbuffata planetaria spiccano i nomi delle multinazionali come Mc Donald's, Coca Cola, Nestlé e Monsanto che nulla hanno a che vedere con i principi di sovranità alimentare, biodiversità e filiera corta sui quali si sarebbe dovuta costruire la manifestazione. Ma non solo, a guadagnare sono anche gli amici. E' il caso di Oscar Farinetti, patron di Eataly, a cui viene affidata senza gara d'appalto la gestione di due padiglioni da 4000 metri quadri l'uno in cui funzioneranno 20 ristoranti, con ristoratori scelti a suo insindacabile giudizio e i cui proventi saranno per il 30% destinati a lui.
Anche le grandi promesse di lavoro sfumano. Si parlava di garantire un'occupazione a più di 70 mila persone, mentre oggi i posti di lavoro sono poco più di 4mila, a basso reddito, in gran parte provvisori e a termine. Ci sono poi gli schiavi… ehm, volevamo dire i "volontari" di Expo. Loro lavoreranno gratis, ma con il benestare dei sindacati.
Alla fine della fiera, Expo consegnerà ai visitatori meno di metà delle opere concluse e il resto abilmente camuffato. Expo è una grande Cinecittà costruita su terreni inquinati da idrocarburi e metalli pesanti, che forse sono ancora da bonificare. E se la visiterete sappiate che i collaudi relativi ai capannoni temporanei non sono stati effettuati.
Grazie alla gestione dissennata e utilitaristica dei partiti, Expo, che avrebbe potuto rappresentare per l'Italia un'occasione di rilancio, si è trasformata in un enorme conto da pagare per tutti i cittadini. Una voragine che ci indebiterà per decenni.
Con i 10 miliardi spesi per Expo, finiti nelle tasche di multinazionali, lobby del cemento e di amici dei potenti, avremmo potuto dare un reddito di cittadinanza a ogni italiano sotto la soglia di povertà.
Ci vediamo il 9 maggio a Perugia!" I portavoce M5S Lombardia in Consiglio Regionale

Expo. L'Assessore all'istruzione invita gli studenti da McDonald's

Un Assessorato regionale all'Istruzione promuove visite studentesche a Expo 2015 offrendo il cinquanta per cento di sconto da McDonald's. Fantascienza?

Macché. In Lombardia l'Assessore Valentina Aprea ha invitato le scuole di ogni ordine e grado a Expo e offre agevolazioni per il pranzo dei giovani: "McDonald's: per il solo mese di Maggio offrirà una soluzione ristorativa scontata. Per i più piccini che tipicamente mangiano l'Happy Meal, sarà offerto gratuitamente il gelato (o equivalente). Per i più grandi, il menu sarà scontato del 50%.".

Per il M5S Lombardia l'iniziativa è inammissibile ed è pronta una mozione urgente che chiede il ritiro immediato della convenzione: Expo e la Regione Lombardia non possono pretendere di nutrire il pianeta, e i nostri figli, da McDonald's.

Per Silvana Carcano, portavoce del Movimento 5 Stelle della Lombardia, "è inammissibile che l'Assessorato regionale all'Istruzione, per massimizzare la presenza di studenti lombardi  a Expo, offra alle scuole sconti per hamburger, salse e patatine fritte. Un'istituzione al pari di una buona madre o un buon padre di famiglia deve preoccuparsi che i propri figli adottino uno stile di alimentazione sano ed equilibrato e non può in nessun modo favorire multinazionali del junk food.

La Carta di Milano, presentata solo ieri, sul cibo e le nuove generazioni è molto chiara: "una corretta educazione alimentare, a partire dall'infanzia, è fondamentale per uno stile di vita sano e una migliore qualità della vita; Ci impegniamo a promuovere l'educazione alimentare e ambientale in ambito familiare per una crescita consapevole delle nuove generazioni". E aggiunge: "Chiediamo alle istituzioni di sostenere e diffondere la cultura della sana alimentazione come strumento di salute globale". Maroni, sempre ieri, ha dichiarato: "Regione Lombardia mira ad assicurare l'accesso al cibo sano e nutriente".

"Evidentemente l'Assessore Aprea, che può andare a titolo personale da McDonald's quando le pare e piace, – continua la portavoce – non condivide i valori della Carta di Milano, ignora il Maroni pensiero e all'eccellenza della dieta mediterranea preferisce il fast food e gli emblemi della globalizzazione".

"Abbiamo depositato una mozione urgente, che auspichiamo sia discussa nel corso del prossimo consiglio regionale utile, perché l'Assessore ritiri immediatamente quella che è a tutti gli effetti una sponsorizzazione istituzionale a McDonald's e perché l'assessorato orienti le scuole lombarde a stimolare la diffusione di una cultura della sana educazione alimentare. Ci auguriamo che le scuole non si facciano attrarre dalle lusinghe di una convenzione che fa carta straccia dei principi della sana alimentazione", conclude Carcano.

Carta di Milano, la logica di Expo è distante dalla sostenibilità alimentare

E' stata presentata questa settimana la 'Carta di Milano', il documento costruito a partire dallo slogan di Expo, "Nutrire il pianeta energia per la vita", che dovrebbe affrontare il tema del diritto al cibo garantito e la cancellazione delle disuguaglianze e del dramma della fame nel mondo.

Per Silvana Carcano, consigliere del Movimento 5 Stelle della Lombardia: "I temi trattati sono di rilevanza mondiale e sono emerse molte idee positive, ma la carta rischia di restare la solita imponente dichiarazione d'intenti retorica, senza trasformarsi in iniziative politiche concrete. Il peccato originale della carta sta proprio nel fatto che è stata promossa da Expo, che gestisce il tema del diritto al cibo, non solo con esperti, ma anche e soprattutto con imprese commerciali che fanno profitto sul cibo".

"Non si può promuovere il diritto all'alimentazione  – continua Carcano – a fianco di Mc Donald's, Coca Cola, Nestlé e Monsanto  che nulla hanno a che vedere con i principi di sovranità alimentare, biodiversità e filiera corta  che esprime la 'Carta di Milano'. Per nutrire la popolazione bisogna interrompere il circolo vizioso creato dalle multinazionali che piegano il diritto al cibo alle logiche di mercato e di profitto.".

"Molti politici si sono affrettati a sostenere che la 'Carta di Milano' sarà la grande eredità di Expo. Ma noi siamo d'accordo con Ermanno Olmi che ha presentato un video dai toni 'No Expo' in omaggio alla 'Carta di Milano': si vede il nostro amato pianeta che soffre e si vedono le colate di asfalto e cemento dei cantieri Expo. Il mondo chiede rispetto e non facile retorica".

Spese pazze, rinvio a giudizio per 56 consiglieri regionali

L'inchiesta sulle spese pazze in Regione Lombardia è chiusa: la procura di ha rinviato a giudizio 56 consiglieri lombardi accusati di peculato e truffa. Tre sono stati condannati con rito abbreviato a pene tra i 18 e i 24 mesi, tre sono stati prosciolti e un assolto. Il processo inizierà il primo luglio.

Dario Violi, capogruppo del Movimento 5 Stelle della Lombardia, dichiara: "Torroni, gratta e vinci, libri, cartucce da caccia  e cene a base di aragosta e sushi pagate con i fondi pubblici, nonostante stipendi da 12 mila euro netti al mese. Il rinvio a giudizio e il processo del luglio prossimo di 56 consiglieri di tutti i partiti, dal PD, alla Lega a Sinistra Ecologia e Libertà fino al Partito Pensionati restituisce molto chiaramente l'entità del parassitismo dei politici che hanno amministrato la regione nelle ultime legislature.

Certo i rinviati a giudizio che siedono ancora in Consiglio regionale, come per esempio Luca Gaffuri ed Elisabetta Fatuzzo, dovrebbero fare un passo indietro e dimettersi.

I reati di cui sono a accusati, oltre a gettare discredito sulle istituzioni e ad aver allontanato i cittadini dalla politica, risultano ignobili perché riguardano la sottrazione di risorse alla collettività per spese private, che nulla hanno a che fare con l'attività politico-amministrativa. Ci auguriamo che il processo si svolga in tempi rapidi e che eventuali pene siano esemplari: i politici sono eletti per amministrare e non per attingere a piene mani nelle risorse pubbliche".

500 biglietti di Expo gratis agli amici dei politici

Il Comune di Milano e la Regione Lombardia, oltre agli accrediti per i politici che garantiranno accesso a Expo, avranno a disposizione 500 biglietti a titolo gratuito e 2000 biglietti scontati del 30%. E' quanto si apprende da un'informativa, sulle modalità di accesso al sito Expo per i consiglieri regionali, transitata attraverso l'Ufficio di Presidenza del Consiglio regionale della Lombardia, il 20 aprile scorso.

Dario Violi, capogruppo del Movimento 5 Stelle della Lombardia "I politici potranno già entrare a Expo per gli eventi istituzionali e per fare il loro lavoro grazie agli accrediti istituzionali. Cinquecento biglietti gratis e duemila scontati al 30 per cento serviranno a Comune e Regione solo per fare favori a amici, amici di amici e parenti e per mantenere la filiera clientelare dei piccoli favori. Queste, a casa nostra, si chiamano marchette e sono pagate con il denaro dei cittadini, che hanno già pagato di tasca loro Expo e per i quali l'accesso all'esposizione non sarà di certo gratuito".

Altre notizie

Consiglio regionale

Il Consiglio regionale si è riunito martedì 28 aprile e ha discusso di: 

Commemorazione dell 70esimo anniversario della Liberazione. Il Consiglio regionale della Lombardia ha aperto i lavori con la cerimonia di commemorazione per il 70° anniversario della Liberazione, che si è tenuta questo nell'Aula del parlamento lombardo introdotta dall'esecuzione dell'inno nazionale.

Il Consiglio regionale ha discusso poi quattro mozioni approvando quelle relative al pedaggio sulla tangenziale di Como, alla necessità di esentare gli impianti di risalita dal pagamento dell'IMU e di garantire maggiore sicurezza nei Pronto Soccorso ospedalieri durante l'esposizione universale milanese. Respinta invece la mozione che chiedeva nuove risorse regionali per garantire la regolarità del servizio di trasporto pubblico locale in provincia di Mantova dopo i danni causati dal sisma del 2012.

Tangenziale di Como
L'apertura al traffico e l'avvio dell'esercizio del primo lotto della tangenziale di Como deve avvenire in regime di tariffa ridotta che prevede il solo pagamento del corrispettivo alla società Autostrade per l'Italia (pagamento dovuto per l'utilizzo della tratta autostradale A9), per un periodo analogo alla durata della gratuità del primo lotto della tangenziale di Varese. Lo ha chiesto oggi il Consiglio regionale approvando, con la sola astensione del Movimento 5 Stelle, una mozione presentata da Luca Gaffuri (PD) e emendata dai Consiglieri Daniela Maroni (Lista Maroni), Dario Bianchi (Lega Nord) e Francesco Dotti (FdI). Un impegno confermato dallo stesso Presidente della Giunta Roberto Maroni, che è intervenuto in Aula annunciando di aver trovato l'accordo con Società Pedemontana affinchè la gratuità del pedaggio già garantita sul tratto varesino possa essere confermata anche su quello comasco. Unico pedaggio a carico degli utenti della tangenziale di Como sarà pertanto quello dovuto alla Società Autostrade per l'Italia, attualmente pari a 2 euro e 20 centesimi, che sarà riscosso solo una volta realizzati i caselli e le strutture necessarie al rilevamento del passaggio delle vetture. Il Presidente Maroni ha in ogni caso sottolineato che almeno fino al 31 ottobre 2015 la percorrenza della tangenziale di Como sarà interamente gratuita, e la stessa sarà completata e inaugurata già il prossimo 23 maggio, entrando così subito in funzione con largo anticipo rispetto ai tempi inizialmente previsti.

IMU su impianti di risalita
Unanime via libera a una mozione (prima firmataria Lara Magoni della Lista Maroni) con cui il Consiglio regionale invita il Governo a prevedere con urgenza una modifica della legge sull'IMU in modo da sgravare dall'imposizione fiscale gli impianti di risalita, riconoscendo loro la natura di mezzi di trasporto e non di attività commerciale. Il documento ha preso spunto dalla sentenza della Corte Costituzionale n.4541 del 21 gennaio 2015 con cui si stabilisce che nel calcolo della rendita catastale rientrano anche "tutte le strutture fisse che concorrono al pregio e all'utilizzo degli immobili stessi", tra cui appunto anche le funivie e gli impianti di risalita. 
Nelle località turistiche montane della Lombardia ci sono 48 esercenti di impianti a fune per complessivi 270 impianti, numerosi dei quali sono in grave difficoltà economica: un migliaio sono i lavoratori direttamente occupati, con un indotto che interessa e coinvolge altri 7mila lavoratori.

Sicurezza nei Pronto Soccorso durante Expo
Più sorveglianza  nei Pronto Soccorso delle strutture ospedaliere situate in prossima di Expo. A chiederlo è una mozione approvata all'unanimità dal Consiglio regionale. Il documento (primo firmatario Fabio Altitonante di Forza Italia), sottoscritto da tutti i Gruppi consiliari,  impegna la Giunta a valutare attentamente le situazioni di sicurezza presso le strutture ospedaliere Sacco, Niguarda, San Carlo, Garbagnate Milanese, Legnano, Policlinico, Pini e all'ambulatorio di via Rugabella (Icp Milano). Il documento approvato chiede in particolare di dotare i presidi di adeguate misure di sicurezza, soprattutto nelle ore notturne e nei giorni festivi in modo tale da garantire la tranquillità degli operatori sanitari, dei cittadini e dei turisti.
Fabio Altitonante ha ricordato alcuni episodi recenti che rendono necessario il potenziamento dei controlli, mentre i consiglieri Dario Violi del Movimento 5 Stelle e Riccardo De Corato, capogruppo di Fratelli d'Italia, hanno auspicato che tale rafforzamento vada oltre l'evento Expo in modo tale che il potenziamento resti stabile e permanente. Via libera anche dal PD che attraverso Mario Barboni ha parlato di decisione opportuna.

Trasporto pubblico locale in provincia di Mantova
Respinta con 38 voti contrari, 30 a favore e 1 astenuto la mozione presentata da Marco Carra (PD) con cui si impegnava la Giunta regionale a garantire un intervento finanziario che potesse permettere alla Provincia di Mantova di sostenere i costi imprevisti causati dall'inagibilità del ponte di San Benedetto Po a seguito del terremoto del maggio 2012. In particolare il documento sottolineava come la chiusura ai mezzi pesanti del ponte, abbia comportato la modifica dei percorsi di numerose autolinee di trasporto pubblico con il conseguente aumento dei costi, quantificabili in 236mila euro all'anno. La Provincia di Mantova, in assenza di adeguata copertura finanziaria, ha ventilato l'ipotesi di sospensione delle corse degli autobus nella giornata di sabato con disagi che andrebbero a colpire soprattutto gli studenti e le loro famiglie, almeno fino a quando non sarà ripristinato il regolare collegamento con l'Oltrepò mantovano attraverso il ponte di San Benedetto Po. L'Assessore regionale alle Infrastrutture e Mobilità Alessandro Sorte ha spiegato come attualmente la Regione non disponga di fondi e risorse proprie da destinare a tale richiesta, in considerazione anche dei tagli operati dal Governo sul Trasporto Pubblico Locale, ma ha assicurato che la situazione sarà attentamente monitorata nei prossimi mesi perchè il servizio possa continuare a essere garantito. L'Assessore ha anche lamentato come la mancata istituzione dell'Agenzia di Trasporto Pubblico Locale da parte della Provincia di Mantova costituisca oggi il problema principale nel reperimento delle risorse necessarie.
 

Commissioni Consiliari


III Sanità
Lunedì 27 aprile Seduta dedicata alla risposte – da parte dell'Assessore alla sanità - alle ITR presentate dai vari gruppi che siedono in consiglio regionale. Per il M5S le ITR erano due: 
- ITR N. 3152 Lavoratori della Cooperativa Meridional, servizio di pulizia e sanificazione presso l'IRCCS San Matteo di Pavia della  Nanni
- ITR N. 2335 Controlli delle acque destinate al consumo umano del consigliere Corbetta

Mercoledì 29 aprile Commissione straordinaria convocata 24 h prima in cui ci hanno annunciato che si parte con la riforma sanitaria. Viene tenuto come base la delibera  della giunta dello scorso  16 gennaio,. Ci sara' tempo fino a lunedi' 4 maggio  a mezzogiorno per presentare gli emendamenti. Questo e' solo un passaggio formale intermedio perche' verra' presentato, sempre dalla giunta, un maxiemendamento sostitutivo al testo. A quel punto Rizzi ha ipotizzato 10 giorni per lavorare agli emendamenti. ......vediamo cosa succederà la prossima settimana. Di seguito:
Comunicato stampa. M5S Lombardia. Riforma sanitaria: "è una presa per i fondelli"
La Commissione regionale Sanità, riunita questa mattina in seduta straordinaria, ha deciso di non abbinare i 5 progetti di legge depositati (Giunta, FI, Ncd, Pd e M5S) sulla riforma.
Per Paola Macchi, consigliere del Movimento 5 Stelle della Lombardia, "l'iter della legge è anomalo,  la commissione e' in balia della Giunta e degli interessi dei gruppi di maggioranza che acrobaticamente lottano da mesi per trovare un accordo. I progetti presentati da noi e dagli altri gruppi sono stati addirittura esclusi da un abbinamento che avrebbe permesso un reale confronto democratico che richiede un tempo adeguato di discussione. Temiamo invece che questa accellerata insensata serva ad affrettare i tempi di approvazione di una riforma frutto di un gia' avvenuto accordo all'interno della maggioranza che lascera' nessuno spazio a eventuali sostanziali proposte da parte delle minoranze."
Dario Violi, capogruppo del M5S Lombardia, aggiunge: "Quali sono le reali ragioni di tutta questa urgenza su di una riforma annunciata, ritirata, rivista e riproposta senza soluzione di continuità? Questo modo di lavorare è una presa per i fondelli e al momento non c'è ancora nessuna certezza sulla riforma. Questo metodo è insultante per le decine di persone che lavorano nella Sanità Lombarda e per i cittadini che aspettano giorni e giorni per una visita e ore nei pronto soccorso. Anche in Lombardia, come a Roma, è ormai realtà la moda di asfaltare il dibattito democratico".
 

IV Attività produttive e occupazione

Nel consuetudinario appuntamento del Giovedì, la Commissione IV si è riunita per ascoltare la risposta dell'Assessore Sala  a una nostra interpellanza in merito ai lavoratori volontari di EXPO 2015 (ITL 6012), per discutere i PDL 249, 170 e 221 (il primo relativo alla Legge regionale di Semplificazione per il 2015, gli altri concernenti delle modifiche al Testo Unico sul commercio in relazione ai mercatini hobbistici e itineranti), per dar seguito al Gruppo di Lavoro sul PDL 236 (riforma del Testo unico sul Turismo di Regione Lombardia), nonché per audire i gestori dei Mercati Generali di Milano e i portatori d'interessi coinvolti nel PDL 241 (riforma dei sistemi d'istruzione, formazione e lavoro in regione Lombardia).

Quanto alla nostra interpellanza, l'Assessore si è sostanzialmente limitato a fare un elenco degli eventi internazionali che hanno già impiegato lavoratori volontari; dura la replica del portavoce M5S, Stefano Buffagni: «siamo di fronte a un doppio scandalo: da un lato, gli organizzatori di un evento che ha ricevuto enormi finanziamenti da parte dei cittadini non vogliono ora remunerare coloro che contribuiranno ulteriormente alla manifestazione grazie al rispettivo lavoro;  dall'altro, sindacati e istituzioni si sono accordati per autorizzare questo scempio, reputando che, per ripagare i migliaia di giovani coinvolti, fosse sufficiente n. 1 buono pasto giornaliero, n. 1 maglietta e cappellino dell'evento EXPO, nonché un mirabolante rimborso sulle spese di trasporto anticipate dal "volontario". È semplicemente una vergogna».

Sul PDL 249, la Commissione si è limitata a nominare il relatore e a dare una lettura generale al provvedimento per la semplificazione, che sarà oggetto di ulteriori valutazioni nelle prossime sedute, sfociando dunque in un parere consultivo rivolto alla Commissione Seconda, referente sulla questione.
Il PDL 170 e il PDL 221, precedentemente abbinati, sono stati quindi disabbinati: il primo – relativo agli hobbisti – sarà oggetto di un ulteriore confronto con i portatori d'interessi, il secondo – concernente i mercati itineranti – dovrebbe invece essere votato entro metà Maggio. Così si esprime il Capogruppo M5S, Dario Violi: «non abbiamo perso occasione, dall'inizio della legislatura, per segnalare la necessità di rivedere complessivamente la disciplina del Testo Unico sul Commercio, anche per risolvere i tanti problemi di concorrenza sleale a danno delle nostre piccole imprese. L'ottimo è nemico del buono e – per canto nostro – non mancheremo di dare appoggio a ogni provvedimento che – per quanto perfettibile – possa quantomeno dare visibilità all'urgenza di questa situazione: questo però non significa omettere di denunciare una gestione erratica per non dire approssimativa della vicenda da parte della maggioranza, essendo evidente che intervenire in un settore "normativamente blindato" dalla disciplina europea e nazionale con provvedimenti giuridicamente improvvisati non può certo risolvere la questione».

Il GdL sul PDL 236 (Testo Unico sul Turismo) avrebbe dovuto confrontarsi su un documento consolidato recante tutte le osservazioni dei portatori d'interessi e dell'Assessorato, il quale  avrebbe dovuto pervenire ai gruppi politici entro Lunedì, per consentire i necessari approfondimenti. Benché il documento non sia mai arrivato, né siano giunte sollecitazioni con riguardo all'opportunità di operare su documentazioni obsolete, il coordinatore del gruppo di lavoro ha ritenuto di proseguire all'esame dell'articolato, incurante di ogni nostra rimostranza. Come temevamo, in procinto di EXPO la maggioranza sembra più interessata alla rapida votazione di un provvedimento sul turismo da sbandierare davanti alla stampa, piuttosto che all'approvazione di un testo veramente in grado di rispondere alle esigenze di questo fondamentale comparto economico.

Nelle audizioni successive gli operatori dei Mercati Generali di Milano hanno riproposto le istanze già espresse durante la visita della Commissione degli scorsi mesi, al fine d'interrompere una fase di crisi che va al di là dell'attuale ciclo economico, in particolare invocando alcune modifiche normative alla disciplina sul commercio all'ingrosso. Riteniamo che i Mercati Generali siano una risorsa importante per la Città di Milano, ma non è possibile favorire una realtà commerciale specifica senza considerare l'impatto che questo potrebbe avere sul resto delle imprese lombarde, specie quelle di piccola dimensione: il nostro non è un "no" a prescindere, ma anzi un invito a considerare le  legittime esigenze dei mercati generali di Milano e delle altre città in una riforma complessiva del Testo Unico sul Commercio che riteniamo sempre più urgente.  Con riguardo al PDL 241, si rimanda alla relazione della Commissione VII.

VII Cultura istruzione formazione comunicazione

Giovedì 30 aprile nel corso della riunione della VII commissione congiunta con la IV si sono svolte numerose audizioni in merito al PDL n. 241 "Qualità, innovazione, internazionalizzazione nei sistemi di istruzione, formazione e lavoro in Lombardia". 
Hanno partecipato rappresentanti del mondo della scuola (USR), degli Istituti di formazione professionale (AFGP – ENAIP), rappresentanti delle parti sociali come la UIL, CGIL,CISL, CNA, e Confcommercio. 
Giudizi positivi sul pdl n. 241, così come proposte di modifiche sono stati espressi dalla maggioranza dei partecipanti. Quanto emerso sarà preso in considerazione dai consiglieri per valutare eventuali emendamenti da apportare agli articoli del pdl che vanno a modificare la L.R. n. 19 del 2007 e la L.R. n. 22 del 2006. La prossima seduta congiunta è prevista per giovedì 14 maggio.

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Ufficio di Presidenza del Consiglio Regionale

Seduta Ufficio di Presidenza del 27 aprile 2015

(UdP sta per Ufficio di Presidenza; CR per Consiglio Regionale; Dlgs per Decreto Legislativo, LR per Legge Regionale, DL per Decreto Legge; DUP per Delibera di Ufficio di Presidenza, OdG Ordine del Giorno; DSG Decreto del Segretario Generale; SG Segretario Generale, il Direttore Generale del Consiglio Regionale; PA Pubblica Amministrazione; PO Posizione Organizzativa)

Comunicazioni del Presidente (36 pagine di documentazione)

1. Parere dell'ufficio legale richiesto dal Cons. Stefano Bruno Galli sulle spese dei Gruppi consiliari per iniziative istituzionali e di rappresentanza
2. Verbale del Collegio dei Revisori dei conti del 14 aprile 2015
3. Deliberazione del Comune di Giussano in ordine alla LR 31/2014 in materia di consumo di suolo
4. Relazione in merito alla sicurezza del Palazzo Pirelli

Informative varie (20 pagine di documentazione)

1. Accesso ad EXPO per il consiglio regionale
2. Richieste modifica ODG consiglio del 21 aprile
3. Programmazione visite formative al consiglio
4. Programma visita Alto Mantovano "100 tappe"
5. Missione di alcuni consiglieri regionali nella regione di Novosibirsk per conto del Presidente Maroni
6. Richieste copie volumi Statuto e Costituzione del CR da parte di Comuni
7. Eventi istituzionali vari

Verbale seduta precedente (7 pagine di documentazione)

Delibere (131 pagine di documentazione)

1) Determinazioni relative alla prosecuzione e conclusione del procedimento concernente i rendiconti dei gruppi consiliari dell'anno 2012 – concessione di ulteriore e conclusivo termine al Collegio dei revisori dei conti per la presentazione dell'esito delle valutazioni sulle relazioni presentate dai Presidenti dei gruppi. 

Eugenio Casalino, consigliere regionale del Movimento 5 Stelle e segretario alla presidenza del consiglio regionale conferma il voto contrario con le stesse motivazioni con cui abbiamo votato contro alle precedenti delibere, la 314 del 16 settembre 2014 e la 39 del 16 marzo scorso.

2) Autorizzazione alla costituzione nel giudizio promosso innanzi al T.A.R. della Lombardia - Sez. Milano da 54 ex consiglieri regionali titolari di assegno vitalizio diretto al fine di ottenere, previa rimessione alla Corte Costituzionale della questione di legittimità della l.r. n. 25/2014, l'annullamento della nota del 31 ottobre 2014 prot. n. 14556/14 con la quale veniva disposta la riduzione dell'importo lordo mensile dell'assegno vitalizio, anche in merito all'intervento ad adiuvandum proposto con identiche finalità dall'Associazione dei Consiglieri regionali della Lombardia. Affidamento della rappresentanza e difesa in giudizio del Consiglio regionale agli Avv.ti Silvia Snider, Riccardo Caccia e Roberto Grazzi del Servizio Assistenza legislativa e legale dell'Ente. 

Con questa delibera viene autorizzata la costituzione in giudizio del Consiglio Regionale nella causa intentata da 54 ex consiglieri e dall'associazione degli ex consiglieri regionali della Lombardia contro la riduzione del vitalizio disposta a seguito dell'approvazione della legge regionale 25/2014. Voto favorevole di Eugenio Casalino, consigliere regionale del Movimento 5 Stelle e segretario alla presidenza del consiglio regionale. 

3) Autorizzazione alla costituzione in n. 5 giudizi promossi avanti alla Corte dei Conti – Sezione giurisdizionale per la Regione Lombardia da 5 ex consiglieri regionali della Lombardia avverso le comunicazioni riguardanti l'accreditamento dei ratei mensili dell'assegno vitalizio in loro godimento, previa declaratoria di incostituzionalità dell'art. 3 della l.r. n. 25/2014. Affidamento della rappresentanza e difesa in giudizio del Consiglio regionale agli Avv.ti Silvia Snider, Riccardo Caccia e Roberto Grazzi del Servizio Assistenza legislativa e legale dell'Ente. 

La motivazione di questi ricorsi è la stessa della causa di cui alla delibera 2. In questo caso, però, gli ex-consiglieri ricorrono alla Corte dei Conti e non al TAR. Voto favorevole per la costituzione in giudizio di Casalino del M5S Lombardia.

4) Autorizzazione all'utilizzo del marchio istituzionale del Consiglio regionale da parte dell'Associazione of British Engineers in Italy, per il Meeting internazionale "Energia per nutrire il pianeta – politiche ecosostenibili – le professioni tecniche in Europa", che si terrà il 19 e 20 giugno 2015 presso il Palazzo Reale di Milano. 

Proposta di voto favorevole di Eugenio Casalino, consigliere regionale del Movimento 5 Stelle e segretario alla presidenza del consiglio regionale .

Seguono una delibera di concessione di patrocinio gratuito e una di patrocinio oneroso. Casalino esprime voto contrario su entrambe, anche sul patrocinio gratuito perché si tratta di una Onlus (la Caramella Buona) che già era stata oggetto di polemiche lo scorso anno per aver chiesto il patrocinio per un evento che in realtà era stato organizzato da un'altra associazione legata ad ambienti post-fascisti. La Onlus in questione era stata anche diffidata ufficialmente, noi avevamo chiesto che fosse revocato il patrocinio, ma la richiesta non era stata accettata.

Totale 194 pagine di documentazione analizzate.

Mozioni, interpellanze e interrogazioni

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Cosa sono le P.M.I.

La politica viene costantemente svolta da persone competenti in moltissimi argomenti, ma molto spesso ignare delle realtà delle imprese. Le P.M.I. sono le Piccole e Medie Imprese che sostengono larga parte dell'economia della Società e delle Città.
Senza le P.M.I. non ci sarebbe forse nulla da governare perché non ci sarebbero i fondi necessari a sostenere il bilancio Nazionale ed Europeo. Le P.M.I. costituiscono parte importante dell'economia reale, e senza di loro non sussisterebbero nè grandi Industrie nè banche, nè quindi servizi sociali, organi pubblici, nè Stato. Chi vuole svolgere bene la carriera politica deve conoscere la realtà economica di un'impresa ma spesso crea solo questionari per i commercianti, camere di commercio inefficienti, sistemi di tassazione usurari, complicati e insostenibili, tribunali di giustizia iniqui, e assenza della tutela d'ufficio del credito attivo e passivo delle P.M.I.. Lo scopo di questo sito è riformare la considerazione delle P.M.I. nella classe politica. Se sei un imprenditore con partita i.v.a. qui sei il benvenuto e qui puoi fornire le tue richieste che verranno raccolte in modo sistematico per formare un programma di riforme inderogabili ed urgenti per la tutela della tua realtà lavorativa, che è quella che supporta l'economia di base, ma spesso viene ignorata, sfruttata iniquamente, mortificata, umiliata dalle caste dei poteri forti che restano ignari di questi valori. Facciamo massa critica e attiviamoci per definire le nostre necessità. Cavalchiamo la storia adesso. EF