sabato 15 marzo 2014

Fondo di garanzia per le Pmi: le modifiche in “GU”

Il decreto interministeriale Mise/Mef del 27 dicembre 2013 recante “Disposizioni per il rafforzamento del Fondo di garanzia per le piccole e medie imprese” è stato pubblicato sulla “Gazzetta Ufficiale” n. 56 dell’8 marzo 2014. Il provvedimento, attuativo delle disposizioni dell’articolo 1 del decreto “Fare” (Dl N. 69/2013), contiene le nuove disposizioni operative del Fondo centrale di garanzia per le Pmi, per consentire loro di fronteggiare al meglio la crisi. L’intervento del Ministero dello sviluppo economico, di concerto con quello dell’Economia, consente ora di ridefinire i requisiti e i parametri di valutazione per l’accesso al Fondo di garanzia, al fine di ampliare la platea delle imprese potenzialmente beneficiarie delle garanzie fornite dal Fondo stesso. Pertanto, dal 10 marzo 2014: - le percentuali di copertura del Fondo salgono all’80%; - i criteri di valutazione si fanno meno rigorosi consentendo di abbassare le soglie di ingresso al Fondo; - gli interventi vengono estesi anche ai professionisti iscritti agli ordini, agli studi professionali e alle associazioni professionali; - le imprese in fase di start up potranno essere ammesse quasi automaticamente; - la presentazione delle domande avverrà attraverso l'utilizzo di una nuova piattaforma telematica. Con riferimento alla categoria delle associazioni professionali – appunto nuovi beneficiari – sono stati previsti specifici criteri di valutazione che vengono indicati nell’allegato al decreto. La valutazione avviene tramite due indici, calcolati sui dati contabili riportati nelle ultime due dichiarazioni del modello Unico presentate dall’impresa. 08/03/2014 - ItaliaOggi, p. 21 - Credito alle pmi, cambia tutto - Lenzi 08/03/2014 - fondidigaranzia.it - Fondo di Garanzia - L'intervento pubblico di garanzia sul credito alle PMI italiane a cura di eDotto S.r.l. L'elaborazione dei testi, anche se curata con scrupolosa attenzione, non può comportare specifiche responsabilità per eventuali involontari errori o inesattezze.

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Cosa sono le P.M.I.

La politica viene costantemente svolta da persone competenti in moltissimi argomenti, ma molto spesso ignare delle realtà delle imprese. Le P.M.I. sono le Piccole e Medie Imprese che sostengono larga parte dell'economia della Società e delle Città.
Senza le P.M.I. non ci sarebbe forse nulla da governare perché non ci sarebbero i fondi necessari a sostenere il bilancio Nazionale ed Europeo. Le P.M.I. costituiscono parte importante dell'economia reale, e senza di loro non sussisterebbero nè grandi Industrie nè banche, nè quindi servizi sociali, organi pubblici, nè Stato. Chi vuole svolgere bene la carriera politica deve conoscere la realtà economica di un'impresa ma spesso crea solo questionari per i commercianti, camere di commercio inefficienti, sistemi di tassazione usurari, complicati e insostenibili, tribunali di giustizia iniqui, e assenza della tutela d'ufficio del credito attivo e passivo delle P.M.I.. Lo scopo di questo sito è riformare la considerazione delle P.M.I. nella classe politica. Se sei un imprenditore con partita i.v.a. qui sei il benvenuto e qui puoi fornire le tue richieste che verranno raccolte in modo sistematico per formare un programma di riforme inderogabili ed urgenti per la tutela della tua realtà lavorativa, che è quella che supporta l'economia di base, ma spesso viene ignorata, sfruttata iniquamente, mortificata, umiliata dalle caste dei poteri forti che restano ignari di questi valori. Facciamo massa critica e attiviamoci per definire le nostre necessità. Cavalchiamo la storia adesso. EF